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Acero campestre: cos’è e per cosa si usa

Pubblicato da
Lorenzo

L’acero campestre denominato anche Ioppio o testuccio è un albero di piccole dimensioni, appartiene alla famiglia dell’Aceraceae e non supera solitamente i 12 m di altezza, presenta un tronco robusto con una corteccia bruna, i rami sono sottili e a differenza degli altri aceri presenta una inconfondibile peluria.

Habitat ideale

L’acero campestre in Italia cresce principalmente nelle zone della Toscana, gli alberi d’acero vengono piantati nelle coltivazioni fungendo da supporto alle viti.

L’acero campestre predilige un clima fresco e un terreno non molto umido, preferibilmente esposto al sole, questi tipi di alberi sono abbastanza comuni anche in Europa centro meridionale, in Sicilia, in Grecia, in Asia ed in Italia in quasi tutta la penisola, li troviamo nei parchi e giardini come pianta ornamentale. Le foglie sono di colore verde, i fiori anch’essi verdi e piccoli e i frutti sono delle disamare alate (frutto secco che presenta delle membrane laterali come fossero ali che sfruttano il vento per poi diffondere i semi che vi contengono).

Attacchi dei parassiti

Gli aceri vengono minati da malattie causate da attacchi da parte di parassiti, bisogna preoccuparsene solo quando abbiamo un acero di dimensioni ancora piccole, in quanto la perdita di parte del fogliame può causare danni seri al futuro sviluppo di un albero ancora giovane; in questi casi quindi è bene intervenire tempestivamente, con fungicidi a base di rame o zolfo. Nel caso di esemplari di grandi dimensioni generalmente la pianta tende a non manifestare alcun sintomo che ne indichi l’infestazione. I parassiti più temuti sono i coleotteri xilofagi.

Antiche leggende

credit: stock.adobe.com/saaraah97

L’Acero campestre è nelle antiche credenze simbolo di modestia, gli venivano conferiti poteri magici contro le streghe; nella mitologia greca l’Acero era l’albero del dio della paura (fobos).

In Germania si crede che le cicogne depongano ramoscelli d’Acero per tenere lontani i pipistrelli dal loro nido, nella mitologia celtica l’Acero campestre simboleggia l’indipendenza della mente. L’Acero campestre inoltre per la cultura contadina rappresenta ha segnalato per millenni il cambio di stagione cambiando il suo colore da giallo-ambrato a rosso delle viti. Questo albero è ancora oggi un simbolo importante per il popolo canadese, infatti la foglia d’Acero fu introdotta nella bandiera canadese nel 1965, sotto la forma stilizzata di foglia a undici punte.

Rimedi naturali

L’estratto della corteccia dell’Acero campestre ha le seguenti proprietà:

  • riesce a contrastare il colesterolo;
  • è un ottimo astringente intestinale;
  • un buon lenitivo per le pelli arrossate;
  • Un buon rinfrescante contro gli occhi arrossati;
  • contrasta in manifestarsi dell’Herpes Zoster.
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Il decotto di corteccia d’acero è molto adatto per applicazioni sugli occhi irritati, la sua linfa è ricca di zuccheri e quindi si può ottenere dello sciroppo, del vino o essere bevuta bollita. Le proprietà della sua corteccia ricca di tannini ha degli effetti astringenti ed anti-colesterolo. Il quantitativo di zucchero inferiore rispetto ad altre varietà di acero permette di produrre dalla varietà campestre dell’ottimo miele con una buona resa. Lo zucchero ottenuto dall’acero campestre è un ottimo sostituto dello zucchero di canna e barbabietola ed ha ben conosciute proprietà rinfrescanti.

Il macerato glicerico di questo albero ha una leggera azione anticoagulante e riduce il colesterolo, è consigliato per trattare nevrosi fobica, arteriosclerosi, herpes intercostale e litiasi biliare, il ministero della salute nel 2010 ha consentito ai derivati dell’acero campestre di essere considerati degli integratori alimentari, in particolar modo la sua gemma, le funzionalità riconosciute sono quella epatica, digestiva, regolatrice del colesterolo e di tutto l’apparato cardiovascolare.

Decotto e macerato glicerico come assumerli

L’acero campestre è utilizzato per ricavarne un rinfrescante decotto, dopo la bollitura della corteccia si può’ ottenere un gustoso sciroppo, grazie al suo contenuto di zuccheri si può ottenere una qualità di miele dal gusto particolare.

Le gemme di Acero campestre se vengono macerate in un’opportuna soluzione (acqua, glicerina, alcol etilico) vengono trasformate in un gemmo derivato che ha comprovate proprietà antiinfiammatorie, può’ essere impiegato per ridurre la formazione di calcoli biliari (ed eventualmente sciogliere quelli già presenti), per frenare le contrazioni della cistifellea, per abbassare il livello di glicemia nonché per proteggere i vasi sanguigni nell’arteriosclerosi.

Dosaggi:

  • Decotto (corteccia) 5%: 2-3 tazzine il giorno, come astringente nelle diarree.
  • Macerato glicerico: 30-50 gocce, tre volte al dì, prima dei pasti, nei casi di calcoli biliari, nelle nevralgie, nei tic nervosi, negli herpes oftalmici.
Lorenzo