La tosse persistente può avere natura secca, oppure produttiva (anche detta “tosse grassa”). Quella definita grassa si caratterizza per la presenza di muchi, anche chiamati espettorato o catarro.
Oltre alla tosse persistente, che per definirsi tale deve avere una durata di almeno due settimane, il medico di base classifica la tosse anche come acuta, se ha una durata minore di tre settimane, e subacuta, se la tosse dura per un periodo che va dalle tre alle otto settimane).
L’essere affetti da tosse persistente potrebbe rappresentare il sintomo di una vasta gamma di disturbi, malattie e/o condizioni cliniche che possono essere di leggera, media o elevata gravità. Tali situazioni patologiche possono includere ostruzioni delle vie respiratorie, tumori maligni, eventi traumatici, processi infiammatori ed un ampio spettro di infezioni.
La tosse persistente potrebbe originare da situazioni patologiche anche di non elevata gravità, come un raffreddore, ad esempio, con i suoi gocciolamenti retronasali. Se il paziente è un fumatore, allora una tosse persistente sicuramente può essere causata dagli effetti negativi del fumo e può anche degenerare in bronchiti croniche. Però non dobbiamo dimenticare che una tosse persistente, purtroppo, può anche avere origini da patologie di estrema gravità, quali una tubercolosi o una insufficienza cardiaca di tipo congestizio. Esistono patologie di natura allergica ed anche determinati prodotti farmacologici che possono determinare l’insorgenza di una tosse persistente.
Ma una tosse persistente potrebbe anche essere uno dei segni sintomatologici di una patologia di estrema gravità. Se al sintomo della tosse persistente si associano, per esempio, la presenza di striature sanguinolente nell’espettorato, o un muco di colorito rosato, oppure, ancora, gonfiore alle caviglie unitamente ad un gonfiore, dolori e gonfiori anche a carico delle gambe, aumento del battito cardiaco, dolori in petto e difficoltà di natura respiratoria, allora la immediata ricerca di un pronto soccorso o, almeno, di una visita medica diventa una esigenza di fondamentale importanza per la incolumità del paziente.
Per intenderci, se la tosse persistente è associata a fuoriuscite di muco con un colorito rosato, oppure con evidenti striature di natura sanguigna (e magari di consistenza schiumosa), vuol dire che ci si trova in presenza di un pericoloso edema polmonare e, quindi, che di lì a poco si potrebbe andare incontro ad un esiziale arresto respiratorio. Quindi si tenga sempre bene a mente che la presenza di sangue in un espettorato è sempre da considerare come il sintomo di un problema almeno potenzialmente grave.
La tosse persistente può manifestarsi in associazione con altri segni sintomatologici, i quali possono variare a seconda delle patologie, dei disturbi o di qualche altra condizione sottostante. Per esempio alcuni di questi altri sintomi potrebbero essere un dolore al torace, alcune difficoltà di respirazione, ed anche un rialzo termico, uno stato febbrile.
Qualcuno dei sintomi che si associano alla tosse persistente può essere messo in evidenza solo per il tramite dell’utilizzo di alcune apparecchiature medicali. Per esempio qualche suono anomalo emesso mentre si eseguono gli atti respiratori (il cosiddetto “rumore respiratorio”), un basso livello di ossigeno nel sangue o qualche variazione dei livelli di pressione arteriosa.
I sintomi che possono associarsi alla tosse persistente possono essere riassunti nel seguente elenco:
Ma la tosse persistente può essere che insorga anche in associazione con una sintomatologia molto meno comune, all’interno della quale si possono riconoscere sintomi quali:
In taluni casi la tosse persistente, come già indicato più sopra, potrebbe associarsi con una sintomatologia che potrebbe essere la manifestazione di patologie più gravi e che necessitano di una immediata visita medica per valutazioni più approfondite. Potrebbe essere necessario telefonare immediatamente al numero di pronto soccorso 118 o, se risulta possibile, recarsi autonomamente presso uno dei centri di pronto soccorso più vicini, se si accusa anche uno solo di questi sintomi:
Le più diffuse cause di una tosse persistente possono essere ricercate, generalmente, fra un reflusso gastroesofageo, un gocciolamento retronasale o una asma. In genere una tosse persistente non viene generata da un processo infettivo, ma tale causa non è da escludere del tutto perché in ogni caso esistono alcune patologie di natura infettive che si associano ad una tosse di tipo cronico.
Cause meno diffuse ed associabili a patologie dalla gravità elevata potrebbero essere un carcinoma ai polmoni, un edema polmonare o una insufficienza cardiaca. Ma le possibili cause non si esauriscono in questo breve elenco, per cui, come raccomandiamo SEMPRE, è di fondamentale importanza, nel caso si avvertano uno o più di questi sintomi, consultare il proprio medico di fiducia.
Quei rari casi in cui una tosse persistente può trovare origine da un processo di natura infettiva, possono essere così schematizzati:
Altre cause che potrebbero essere all’origine di una tosse persistente potrebbero essere correlate con problemi a carico degli apparati circolatorio, digerente e, soprattutto, respiratorio. Ne ricordiamo alcuni:
Taluni medicinali potrebbero essere una causa di insorgenza di tosse persistente secca, ricordiamo, tra questi, gli ACE inibitori, utili per il controllo della pressione sanguigna quando questa è troppo alta (tra questi il captopril)
Una tosse persistente potrebbe essere la manifestazione evidente di processi infiammatori o anche infettivi. Parecchi di questi tipi di processo si possono, però, trattare con estrema facilità. Ma, ricordiamolo ancora una volta, occorre sempre consultare il proprio medico di fiducia ove mai insorgesse una tosse persistente senza che vi sia in atto una situazione che possa essere considerata una evidente causa di questa tosse. Quando sia stata diagnosticata la causa del disturbo, occorrerà, ovviamente, seguire le terapie indicate dl medico perché, benché la tosse persistente non sia di per se un problema grave, potrebbe portare con se eventuali complicazioni, tra le quali ricordiamo: