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Dolore lombare: sintomatologia, cure, rimedi ed esercizi per la lombalgia

Pubblicato da
Lorenzo

Viene sovente chiamato “mal di reni” poiché affligge una zona prospiciente questi due organi, ma nella maggior parte delle volte i reni non hanno niente a che vedere con il dolore lombare. Questo è motivo di tranquillità perché è noto che un dolore proveniente da organi così importanti e delicati è più grave di un dolore lombare dovuto molto più probabilmente ad un problema di tipo muscolare.

Sintomi

Il dolore lombare, o lombalgia o anche lombaggine, è una sindrome dolorosa che insiste nella parte più inferiore della schiena, e più specificamente si irradia nei segmenti sacrale e lombare della colonna vertebrale, talune volte interessando anche i glutei e gli arti inferiori e spesso anche una porzione del tratto dorsale.

Questa patologia spesso si manifesta in forme acute, generalmente comunque risolvibili in tempi brevi e senza richiedere un particolare intervento, nonostante ciò noi consigliamo sempre di richiedere un consulto medico in questo tipo di situazioni: può, infatti, rivelarsi di fondamentale importanza scovare quanto prima la causa del disturbo così da permettere al soggetto di poter riprendere quanto prima le sue normali attività (e prevenendo così eventuali complicazioni).

Certamente vi sarà capitato più o meno spesso di sentire nominare il disturbo “colpo della strega”. Bene, questo è un modo di chiamare una sindrome dolorosa molto acuta ed improvvisa che generalmente è causata da movimenti bruschi per esempio mentre si solleva un peso, sensazione dolorosa che si irradia nella porzione inferiore della schiena e può mantenere la sua caratteristica intensità anche per molto giorni.

Occorre tenere a mente che molto più spesso di quanto non si possa immaginare, ai tempi nostri, il dolore lombare acuto quando non viene trattato in modo idoneo e la persona non rieducata correttamente, tende ad evolvere in lombalgia cronica.

Quest’ultima se non viene adeguatamente seguita potrebbe anche causare sintomi dolorosi per parecchi anni dal momento in cui compare e riacutizzarsi semplicemente assumendo delle posture non corrette (ad esempio lunghi viaggi in automobile).

Purtroppo questi casi, sebbene ancora non eccessivamente diffusi, stanno aumentando in modo preoccupante di anno in anno.

Ove mai i sintomi dovessero interessare anche una o entrambe le gambe, allora si potrebbe parlare più che altro di lombosciatalgia, vale a dire che al dolore lombare si associa il dolore della sciatica, anche detta sciatalgia.

Un problema dell’evoluzione

L’evoluzione che ha caratterizzato la nostra razza e che ci ha condotto sino alla posizione eretta che ci caratterizza in questa era, è proprio una delle cause da cui originano questi frequenti dolori lombari, disturbi che affliggono l’uomo fin dai tempi dei Romani e dei Greci antichi.

Effettivamente, sin dagli albori della scienza medica e degli studi sul corpo umano, è stato uno dei principali motivi di interesse cercare una soluzione proprio al dolore lombare: dai tempi antichi fino ai nostri, la ricerca per una soluzione al dolore lombare è sempre stata di grande attualità.

Di certo c’è che il dolore lombare predilige la persona sedentaria, anticamente come oggi. Risulta quindi automatica l’associazione tra lo stile di vita del soggetto ed il suo dolore lombare, ed infatti gli individui che ne sono afflitti maggiormente rispetto ad altri, in genere svolgono lavori caratterizzati dalla sedentarietà, come, ad esempio, le segretarie (sempre sedute alla scrivania) o gli agenti di commercio (seduti in automobile).

L’evoluzione di questi ultimi decenni ha sensibilmente innalzato i numeri della casistica di questa malattia: le cause sono da ricercarsi in un progresso che, almeno per come viene erroneamente inteso da buona parte delle popolazioni, è stato interpretato sì come velocità, comodità e sicurezza, ma anche, purtroppo, come sedentarietà, stili di vita sbagliati e quindi anche posture scorrette e, di conseguenza, anche dolori sparsi per varie parti del corpo.

La sedentarietà rappresenta uno dei fattori di rischio più diffusi, e ciò è provato dal fatto che il dolore lombare cronico affligge in larga parte quegli individui che trascorrono la maggior parte del loro tempo dentro un’automobile o dietro ad una scrivania, anche se rientrano in questa casistica coloro che, per lavoro, son costretti a sollevare pesi ingenti ed in modi non comodi e corretti (si pensi ai magazzinieri, gli infermieri o i giardinieri).

Cause e fattori di rischio

Si è visto, quindi, come il dolore lombare origini anche e molto da una vita sedentaria, però occorre sempre ricordare che esso è un problema che può trovare origine anche in tantissimi altri fattori e che riguarda molti aspetti dei nostri stili di vita. Vediamo qualche esempio insieme:

  • Sedentarietà: non lo si ribadirà mai abbastanza, più si è sedentari più si soffrirò di dolore lombare;
  • Posture scorrette: certamente è una delle cause primarie, unitamente alla sedentarietà, di dolore lombare; si stima che sia la causa principale nell’ottante percento dei casi;
  • Debolezze muscolari: spesso la lombalgia è originata da debolezze della muscolatura addominale e lombare che non riescono a tenere il peso soffrendo poi di contratture di tipo cronico;
  • Insufficiente core stability: un concetto che si lega al punto precedente con un concetto molto più ampio (pavimento e pelvico diaframma, ad esempio);
  • Diminuzione delle mobilità articolari: una riduzione del rom (range of movement) articolare per la schiena è un’altra delle cause di dolore lombare;
  • Curve disarmoniche: la colonna vertebrale, e nel dettaglio il tratto lombare, sostiene il peso del corpo in modo armonico, grazie alle particolari curvature che se si deformano in una iperlordosi (a causa di una retrazione dello psoas per esempio) o in un appiattirsi della curvatura lombare, o, ancora, a causa di una scoliosi, provocano il dolore lombare;
  • Peso eccessivo: tutti gli apparati vertebrali, tanto muscolare che osseo o articolare, risentoni in maniera gravosa del peso eccessivo che può deformare le curvature, indurre un degrado dei dischi intervertebrali e creare affaticamento ai muscoli della colonna vertebrale.
  • Disidratazione: i dischi intervertebrali contengono anche una grande percentuale d’acqua che consente loro di ammortizzare correttamente; quando si è disidratati, il disco intervertebrale si assottiglia lavorando di conseguenza in modo scorretto
  • Fumare: anche il fumo delle sigarette può essere considerato una causa di dolore lombare in quanto si inserisce in modo negativo nell’ossigenazione dei tessuti
  • Sindrome del piccolo gluteo e del piriforme: sono due muscoli posturali, in special modo il piriforme, che intervengono pesantemente sull’equilibrio della schiena
  • Alterazione degli appoggi plantari: come ad esempio il piede piatto o cavo, ed anche l’alluce valgo
  • Deficit propriocettivi ed alterazioni della articolazione temporo-mandibolare e dei muscoli deputati alla masticazione: un funzionamento non corretto degli apparati propriocettivi e/o dell’articolazione temporo-mandibolare può ingenerare squilibrio e affaticamenti della colonna vertebrale
  • Problemi cronici dell’apparato osteo-articolare: come l’osteoartrite, l’osteoporosi o l’artrosi
  • Quadro patologico acuto: quali ernie del disco, fratture alle vertebre o la spondilolistesi (che possono essere generati da traumi o altre cause)
  • Fattori psicologici: quali eccessi di stress, ma anche ansie, paure o stati depressivi; anche le insoddisfazioni lavorative sono considerate cause psicologiche primarie

Questo elenco potrebbe continuare a lungo e riempire ancora delle pagine, diciamo che abbiamo elencato solo proprio le principali cause di dolore lombare (o anche di “mal di schiena” intesi in modo più generico).

Diagnosi e cura del dolore lombare

Come andiamo ripetendo per quasi tutte le patologie di cui trattiamo, il consiglio più corretto è quello di recarsi dal proprio medico di fiducia il quale, se lo riterrà opportuno, potrà indirizzare il paziente presso un ortopedico, oppure un fisiatra, oppure ancora, a seconda della natura del dolore lombare, anche da un neurochirurgo.

Come per ogni patologia il consiglio principe è quello di recarsi presso il proprio medico di base che in caso di necessità vi indirizzerà presso uno specialista ortopedico, o fisiatra o neurochirurgo.

A seconda della diagnosi che verrà stilata, le terapie possibili dovrebbero essere:

  • Terapia a base di medicinali antidolorifici e antinfiammatori in attesa della guarigione spontanea
  • Terapia a base di medicinali cortisonici e miorilassanti
  • Manipolazioni, massoterapia, e ginnastica posturale
  • Terapie elettromedicali e fisiche quali ionoforesi, tens, tecar o laser terapia
  • Intervento chirurgico seguito da riabilitazione, fisioterapia e rieducazione funzionale
Lorenzo