La dieta crudista si caratterizza per permettere il consumo solamente di alimenti che non sono stati cotti oltre i 50 gradi. I cibi principali sono la frutta, verdura, semi, cereali, noci e succhi di frutta fresca. Secondo tutti coloro che difendono questa particolare dieta, gli alimenti che vengono cotti oltre i 50 gradi lasciano per strada tutti gli enzimi che sono utili per la digestione, ma anche diverse vitamine e minerali molto importanti per l’organismo. Inoltre, la cottura dei cibi porta spesso questi ultimi a risultare acidi. Una dieta crudista, invece, presenta un’elevata concentrazione di antiossidanti, mentre pochissimi grassi trans e saturi. La dieta crudista è un’ottima alleata, secondo i suoi sostenitori, per la cura del mal di testa, allergie, acne, artrite, reflusso gastroesofageo, diabete, diverse patologie che colpiscono lo stomaco, gli occhi e l’intestino.
Tra i punti di forza della dieta crudista troviamo sicuramente il fatto di aiutare la diminuzione di peso. Il cibo crudo, infatti, presenta una notevole concentrazione di acqua, nutrimento e fibre, in maniera tale da bloccare il senso di fame velocemente. Si tratta di una dieta che porta quasi certamente a perdere peso, visto che tra l’altro viene consumato anche un più alto numero di cibi alcalini.
All’interno della dieta crudista si possono consumare tutti quegli alimenti crudi, che non sono stati trasformati e nella maggior parte dei casi sono organici. Questa particolare dieta ruota intorno alla frutta cruda, alle verdure, alle noci, ai semi e ai cereali germogliati. Diversi crudisti consumano anche dei latticini non pastorizzati, ma anche uova crude, pesce e carne. Il cibo, quindi, può essere consumato solamente freddo o tiepido. Per la preparazione degli alimenti si possono sfruttare diversi elettrodomestici. La dieta crudista, tra l’altro, si adatta anche alle persone che soffrono di celiachia, dal momento che presentano, nella maggior parte dei casi, degli alimenti che non contengono glutine.
Negli ultimi tempi girano diversi video online circa la possibilità che la dieta crudista possa cambiare il colore degli occhi della persona che la inizia. In modo particolare è stata una famosa blogger, apertamente vegana, che sostiene come sia stata in grado di modificare il colore dei suoi occhi. Sembra che i suoi occhi, infatti, siano passati da una colorazione marrone scuro fino ad una colorazione verde, tendente all’azzurro. Sembra che questa trasformazione non sia altro che una delle conseguenze dell’aver intrapreso una dieta crudista vegana. In realtà, ci sono diversi soggetti come la dieta crudista, dopo alcuni anni, possa portare ad un cambiamento del colore dell’iride. Si tratta di qualcosa davvero di complicato, dal momento che tale trasformazione, spesso, si verifica in seguito a degli importanti traumi.
Una dieta del genere può comportare l’assunzione di pochissimi nutrienti essenziali, come ad esempio il ferro, piuttosto che il calcio, la vitamina D, la vitamina B12 e gli acidi grassi Omega-3. Diversi crudisti, proprio per via delle lacune di vitamina D o di calcio, devono fare i conti con una massa ossea particolarmente scarsa. In poche parole, il rischio di osteoporosi è incrementato e allo stesso modo il pericolo delle fratture. Diversi ricercatori, invece, sottolineano come il problema più importante sia rappresentato dalla magrezza. Il passaggio da un’alimentazione normale ad una dieta crudista può avere diverse conseguenze, come ad esempio un ritardo del ciclo mestruale, anche se già dopo due mesi le mestruazioni dovrebbero riprendere il ciclo normale. Nel corso della gravidanza è meglio chiedere un consiglio ad un nutrizionista prima di iniziare una tale dieta, in maniera tale da non provocare alcun tipo di carenza delle sostanze nutritive essenziali per quanto riguarda il bambino.
Cerchiamo di capire meglio quali siano gli alimenti permessi e da dove il crudista ottenga carboidrati, proteine e grassi. Per quanto riguarda i carboidrati, la principale fonte deriva dalla frutta, ma anche dalle carote e dai cereali. Le proteine, invece, derivano essenzialmente dalla frutta secca (in modo particolare le mandorle), ma anche da semi, cereali e dagli ortaggi a foglia verde. Spesso vengono suggeriti anche i semi di canapa. Per quanto riguarda i grassi, invece, la principale fonte è rappresentata dalle noci e dai semi, ma anche dal burro di avocado. Per quanto concerne il consumo dei latticini, viene del tutto escluso quello dei latticini pastorizzati, dal momento che possono portare numerose conseguenze negative per il corpo umano e, in modo particolare, per l’apparato digestivo. Il latte di soia rappresenta una buona alternativa, visto che ha una buona concentrazione di grassi e si può associare anche a caffè e tè.
SI tratta di una particolare dieta che rappresenta un’ulteriore variante della dieta vegetariana. In questo tipo di alimentazione non vengono consumate le proteine di origine animale, ovvero non si possono mangiare uova, latticini e latte.