Quando si parla di coma etilico si fa riferimento ad un’intossicazione dovuta a metanolo, ovvero alcol etilico. La persona ha ingerito un quantitativo di alcol eccessivo, al punto tale che il suo organismo non è più in grado di smaltirlo. L’alcol è una di quelle sostanze che il corpo umano, nello specifico il fegato, non riesce a metabolizzare sotto il profilo molecolare. Ecco spiegato il motivo per cui un eccesso di alcol porta a queste situazioni estreme. Il coma etilico non è altro che un improvviso collasso che trascina dietro di sé organi e apparati del corpo umano.
Coma etilico tasso
Quando si beve una quantità eccessiva di alcol, ecco che il soggetto deve fare i conti con un’intossicazione particolarmente intensa e la situazione si può aggravare in base a diversi fattori, come ad esempio le caratteristiche fisiche e la resistenza del soggetto colpito. In base a dei parametri standard, il tasso alcolemico che è in grado di provocare il coma etilico è pari o va oltre i 4 grammi per litro di sangue. In realtà, però, si tratta di dati che possono cambiare notevolmente in base all’età della persona. Per gli adolescenti, esattamente come per le donne, il tasso considerato come limite massimo oltre il quale insorge il coma etilico, corrisponde a 2,5 grammi per litro di sangue. Ovviamente ci sono anche altri fattori che sono in grado di condizionare tale dato, come ad esempio il fatto di aver bevuto a stomaco vuoto, che va a provocare un tempo di intossicazione del corpo più rapido. Altri fattori che possono incidere sul tasso alcolemico corrispondono all’abitudine a bere bevande alcoliche e alla resistenza personale del singolo soggetto, così come all’eccesso di alcol consumato insieme a delle droghe.
Coma etilico sintomi
Tra i sintomi del coma etilico che possono capitare più di frequente troviamo sicuramente uno stato di incoscienza complessivo, con la pelle che risulta essere fortemente arrossata, mentre emerge un’intensa alitosi dovuta allo smaltimento del metanolo tramite gli alveoli polmonari. Nelle situazioni di maggiore gravità, ci sono anche delle pesanti difficoltà a respirare e anche l’apparato cardiaco potrebbe subire forti ripercussioni. Tra le altre conseguenze troviamo la brachicardia, battito del cuore molto rallentato, respirazione strana o, in ogni caso, notevolmente complicata. Dal punto di vista vascolare, invece, l’alcol ha la particolarità di provocare una dilatazione delle arterie e delle vene. In questo modo viene causata l’ipotensione, ovvero una generale riduzione della pressione del sangue che pian piano trascina l’organismo in uno stato di ipotermia. Si tratta di una situazione particolarmente grave, dal momento che il sistema di termoregolazione così danneggiato può portare a delle gravi conseguenze relativamente alle funzioni vitali. Nei casi più gravi, addirittura, questa situazione può sfociare nella morte per assideramento.
Come etilico cosa fare
Se un soggetto finisce in coma etilico, la prima e la più importante cosa da fare è quella di chiamare il più in fretta possibile un’ambulanza. Piuttosto di frequente, infatti, c’è la tendenza a minimizzare circa la gravità della situazione, sottovalutando il coma etilico. Nell’attesa che arrivi l’ambulanza, il primo accorgimento che si può mettere in atto corrisponde a riscaldare la persona utilizzando una coperta oppure dei vestiti particolarmente caldi, in maniera tale da fare in modo che non riesca ad insorgere l’ipotermia. Una volta coperto e riscaldato il soggetto in coma etilico, dovreste portarlo in un luogo tranquillo e senza troppi rumori, aspettando l’arrivo dell’ambulanza. La persona deve essere posta su un fianco, in maniera tale da favorire la fuoriuscita di succhi gastrici oppure di altri liquidi. Si tratta di una manovra che deve essere eseguita facendo attenzione che il soggetto non possa soffocare.
Coma etilico terapia
Nella maggior parte dei casi, la prima cosa che viene fatta dai medici su una persona in coma etilico è quella di ritornare ad un equilibrio chimico, abbassando il ph del sangue e andando ad apportare delle variazioni nel livello di glicemia. Tra i farmaci maggiormente sfruttati per aumentare la rapidità con cui avvengono i processi metabolici troviamo l’acido piroglutamminico. Per il risveglio del paziente, invece, si sfrutta di solito il naloxone. Nel caso in cui il coma etilico sia già in una fase piuttosto grave, con il soggetto colpito da problemi nella respirazione e dall’ipotermia, allora si deve eseguire la respirazione artificiale, usando al contempo anche delle coperte termiche oppure delle soluzioni saline molto calde.