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Alga Wakame: tutte le proprietà di questo straordinario alimento

Pubblicato da
Lorenzo

In Giappone, ad esempio, questa alga ha rappresentato una fonte nutrizionale importantissima, ed è divenuta oggetto di specifiche coltivazioni.

L’alga Wakame è un’alga bruna che cresce in una profondità fino a 7 metri, su fondali roccioli di aree temperate in Giappone, in Corea e in Cina. L’alga predilige delle temperature comprese tra i 5 ed i 18 gradi, mentre non riesce a crescere quando la temperatura dell’acqua supera i 25 gradi. Tra le varie specie di alghe brune utilizzate per finalità alimentari, dirette ed indirette, l’alga Wakame è la fonte più ricca di proteine, con un contenuto medio di 16,3 grammi per 100 grammi di prodotto. Anche il profilo aminoacidico e gli indici di qualità proteica vengono ritenuti molto buoni dai nutrizionisti, con ottimi contenuti di amminoacidi essenziali (il 47,1 per cento del contenuto proteico totale).

Questi sono invece i contenuti vitaminici di alga Wakame per 100 grammi di prodotto essiccato:

  • beta carotene 1.30 +/- 0.12
  • retinolo equivalenti 0.217 +/- 0.006
  • vitamina B1 0.30 +/- 0.04
  • vitamina B2 1.35 +/- 0.09
  • vitamina B6 0.18 +/- 0.02
  • niacina 2.56 +/- 0.11

Questo il contenuto in fibre alimentari, in percentuale su peso a secco:

  • fibra solubile 30
  • fibra insolubile 5.3

Ulteriormente, questo il contenuto in minerali dell’alga Wakame:

  • Calcio 950 +/- 30
  • Magnesio 405 +/- 10
  • Fosforo 450 +/- 12
  • Iodio 26 +/- 2.4
  • Sodio 6494 +/- 254
  • Potassio 5691 +/- 215
  • Nichel 0.265 +/- 0.015
  • Cromo 0.072 +/- 0.026
  • Selenio 0.05 +/- 0.055
  • Ferro 1.54 +/- 0.07
  • Zinco 0.944 +/- 0.038
  • Magnesio 0.332 +/- 0.039
  • Rame 0.185 +/- 0.016
  • Piombo 0.079 +/- 0.015
  • Cadmio 0.028
  • Mercurio 0.022 +/- 0.003
  • Arsenico 0.055 +/- 0.008

Proprietà benefiche

credit: stock.adobe.com/lesterman

Sebbene in Oriente l’alga Wakame sia utilizzata generalmente alimento, in Occidente il suo profilo nutrizionale ha condotto l’alga a divenire un vero e proprio integratore alimentare: proteine in ampia quantità e buona qualità, rendono l’alga Wakame un complemento ideale dell’alimentazione vegetariana nelle sue varie forme e di quella macrobiotica. Pertanto, l’alga può essere considerata un ottimo ricostituente, fornendo al nostro organismo un buon supporto per poter raggiungere i fabbisogni dei vari nutrienti in caso di insufficienze alimentari o di aumentato fabbisogno.

Inoltre, l’alga Wakame può fornire un buon aiuto sul fronte del tentativo di raggiungere i propri obiettivi dimagranti, con stimolo sul dispendio energetico: il merito è dell’ottimo contenuto di iodio e selenio, due minerali che sono essenziali per la corretta funzionalità della tiroide, la quale – con i suoi ormoni – influenza direttamente il metabolismo corporeo. L’alga Wakame possiede inoltre ottime quantità di fucoxantina, un carotenoide che può attivare la proteina disaccopiante UCP1 che, a sua volta, stimola l’ossidazione dei grassi per generare calore, bruciandoli ed impedendo che questi si depositino nel nostro corpo come riserva adiposa.

Dosi di assunzione consigliate

Sebbene ogni assunzione debba essere naturalmente calibrata sul singolo soggetto, le dosi di assunzione consigliate sono di norma comprese tra i due ed i quattro grammi di alga Wakame essiccata al giorno. Come intuibile, degli apporti così contenuti non determinano straordinari cambiamenti nei nutrienti benefici assunti, rendendo significativo solamente l’apporto di iodio.

Di fatti, tra i tanti nutrienti più significativi e più caratteristici dell’alga Wakame, in testa si trova certamnete lo iodio, il cui apporto giornaliero consigliato è di 90-150 mcg: un fabbisogno che può essere facilmente coperto dalla semplice ingestione di 557 mg (0,557 grammi) di alga Wakame essiccata. Naturalmente, è bene non esagerare: la dose massima di iodio che non arreca danni in un individuo sano è di 1100 mcg al giorno, che potrebbero essere superati con il consumo di alga Wakame in dosi superiori a 4,23 grammi.

Anche per questo motivo, è bene parlare con il proprio medico della convenienza ad alimentarsi con l’alga Wakame, valutandone le potenzialità in termini di integratore alimentare, o individuando altri prodotti naturali che potrebbero permettervi di aspirare agli stessi risultati, o a finalità ancora più meritevoli. E voi che ne pensate? Avete mai sentito parlare dell’alga Wakame? L’avete mai assunta come alimento o come integratore?

In cucina

credit: stock.adobe.com/Elena Schweitzer

L’alga Wakame oggi, viene coltivata anche nel nord della Francia, in Bretagna. Si può reperire, oltre che sotto forma di integratore, anche essiccata. In questo ultimo caso può essere utilizzata in cucina. Basta infatti metterla a bagno, un po’ come si fa per i funghi secchi. Una volta bagnate, le foglie essiccate si aprono e possono essere cucinate.

Il problema è il costo, più che la reperibilità. Infatti oramai si può trovare nei tanti supermercati asiatici. Ma il costo si aggira attorno ai 40 euro l’etto. Se siete disposti a spendere questa cifra, potrete usare le foglie di Wakame per tante ricette, naturalmente di origine asiatica.

Comunque l’alga, per chi ha fiducia, viene venduta anche su internet, precisamente da Amazon. Qui il costo è molto ridotto, rispetto al precedente. La confezione da 50g non supera i 9 euro.

L’alga Wakame è molto semplice da cucinare, anche per la sua grande versatilità. Il suo sapore delicato infatti, le permette di essere compagna di molti ingredienti.

Il riferimento è certamente per le ricette classiche giapponesi. Una è la insalata classica giapponese, semplicissima da fare, ma con ingredienti chiaramente esotici.

Dovrete avere oltre all’alga, anche la salsa di soia, il misu, lo yuzu, il mirim, i semi di sesamo e l’olio di semi di sesamo. Basterà mettere a bagno le alghe secche in acqua tiepida, e poi mescolare bene il tutto.

Anche il tofu è un ottimo compagno dell’alga Wakame. I due ingredienti si possono unire insieme all’uvetta, al sedano, al succo d’arancia e un pochino di paprika. Mettete a bagno l’alga e nel frattempo pulite e tagliate il sedano a pezzetti piccoli. Fatelo soffriggere in padella prima di unirvi anche il tofu a pezzetti. Mescolate bene per qualche minuto, durante la cottura, alzando bene il fuoco. Quindi unite l’uvetta e l’alga, prima di sfumare con il succo d’arancia e la paprika.

Ricette più complesse

L’Alga Wakame può essere cucinata anche in ricette più complesse e particolari. In questo modo avrete un sapore più “europeo”. Ad esempio potrete fare i canederli di zucca con porro e alghe. Questa pietanza è classica della cucina povera dell’Alto Adige. Sono infatti delle polpette a base di pane secco e vecchio, mischiato ad altri ingredienti.

Succedeva spessa che il pane si seccasse, in passato. Ma non veniva mai buttato, ma ammorbidito con latte o acqua, e poi fritto in polpette.

In questa ricetta, il pane, dopo essere stato ammorbidito, viene mescolato a zucca cotta, crema di porri, speck, formaggio e alghe. Altri ingredienti sono funghi secchi, la salvia, il timo, il limone, e se volete lo zenzero. Cuocete la zucca e i porri a parte, e poi riduceteli in purea. Infine mescolate tutto, e fate un impasto. Con le mani fate le polpette e poi friggetele nel burro, oppure cuocetele nel brodo.

Per chi ama i sapori di Sicilia, ultimamente anche gli arancini si sono “piegati” alle alghe. Utilizzate una carota, la verza, i funghi, il riso, il pan grattato e le alghe. Mettete il riso a bagno con le alghe per un’ora. Potete usare le alghe anche per fare il brodo vegetale. Cuocete il riso e le alghe nel brodo, fino a farlo evaporare tutto.

Qualche minuto prima, metteteci anche lo zafferano. Tagliate le carote a cubetti e avvolgeteli nella verza. Una volta cotto, mescolatelo a della margarina e dell’olio. Poi spegnete il fuoco e lasciate il riso a parte. Nel frattempo, bollite per soli tre minuti la verza. Fate altrettanto con la carota, dopo averla ridotta a cubetti.

Quando è tutto freddo, iniziate a creare gli arancini. Mettete un cubetto di carota al centro di una palla di riso, che avvolgerete con la verza. Fate una pastella di acqua e farina, dove immergere gli arancini. Dopo di che passateli nel pan grattato e friggeteli nell’olio bollente. Questo è un piatto totalmente vegano, come il precedente, con le alghe Wakame.

Lorenzo