L’ulcera duodenale è una patologia frequente (interessa il 10% della popolazione mondiale) e che può comparire ad ogni età, anche se nella maggior parte dei casi si manifesta tra i 30 e i 40 anni e perlopiù negli uomini.
Che cos’è e quali sono i sintomi
L’ulcera è una lacerazione che può essere all’interno della mucosa dello stomaco, del duodeno o dell’esofago. Molto comune è l’ulcera ubicata nella parte iniziale dell’intestino tenue, ovvero nel duodeno. La lacerazione può evolvere in perforazione della parete e diventare ulcera acuta e sanguinante.
Nella maggior parte dei casi l’ulcera duodenale si trova nel bulbo duodenale, dalle pareti molto sottili, ad una distanza non più lontana di 3 centimetri dal piloro, in percentuale maggiore sulla parete anteriore, ma anche sulla posteriore, sui margini superiori e inferiori del bulbo.
Le ulcere duodenali hanno solitamente un diametro di circa un centimetro e da luogo a emorragia, perforazione e stenosi. La vicinanza tra il duodeno e il pancreas fa sì che possa accadere che in caso di ulcera, si sviluppi anche un’infiammazione del pancreas, che si definisce pancreatite acuta. In casi gravi l’ulcera è fatale, poiché l’approfondirsi del foro può causare l’erosione delle arterie importanti.
Sintomi
L’ulcera nella maggior parte dei casi genera dolore epigastrico e quindi risulta facile da diagnosticare che c’è qualcosa che non va, il dolore è variabile, va da un senso di fastidio, di fame a una sensazione sgradevole di costrizione. In certi casi il dolore è localizzato a livello dell’addome, leggermente verso destra e può arrivare, quando l’ulcera si approfondisce verso il pancreas, a coinvolgere la regione dorsale, lombare e la spalla destra.
Il dolore generato dall’ulcera compare solitamente dopo il pasto, tra l’ora e le tre ore e in molti casi causa il risveglio notturno del paziente. L’assunzione di alimenti e di medicinali anti-acidi fa passare il dolore velocemente, anche se possono esserci episodi di nausea e di vomito. La sintomatologia dell’ulcera tende ad essere episodica, ma ricorrente. Questa altalenanza fa sì che talvolta la diagnosi sia lunga, per mesi o anni. L’ulcera viene diagnosticata con la gastroduodenoscopia.
Cause dell’ulcera duodenale
Le motivazioni alla base dell’ulcera duodenale non sono precise e chiare, ma i fattori responsabili possono essere molteplici. Innanzitutto il principale motivo sembra essere l’ipersecrezione acida, ovvero l’aumento delle cellule acido-secernenti presenti nella mucosa gastrica, l’aumento della risposta dello stomaco agli stimoli secretori e l’alterazione del rilascio di gastrina. I pazienti con ulcera duodenale rispondono più spiccatamente rispetto al normale alla stimolazione della gastrina, questo probabilmente perché in loro è aumentata la capacità di risposta delle cellule parietali. L’ipersecrezione può essere anche indotta dalla stimolazione del nervo Vago.
Molti pazienti affetti da ulcera duodenale hanno anche alterazioni dello svuotamento gastrico: il passaggio di chimo acido è troppo veloce a livello del duodeno, che non ha capacità tamponante sufficiente e di conseguenza resta esposto troppo a lungo all’acido. La situazione è aggravata ulteriormente dal fatto che chi è affetto da questa patologia secerne nel duodeno un quantitativo ridotto di bicarbonato.
Lesioni ulcerose del duodeno possono anche essere favorite dalla caffeina, poiché ha la particolarità di far aumentare la produzione acida gastrica; allo stesso modo l’assunzione di medicinali antinfiammatori FANS e cortisonici, la nicotina, il consumo di alcol. Anche ricorrenti stati di stress, ansia e fattori psicologici possono favorire l’insorgenza dell’ulcera duodenale, così come la predisposizione genetica, coloro che hanno gruppo sanguigno 0 sembrano esserne più esposti, come per l’ulcera gastrica.
Gastrite e duodenite, che possono poi sfociare in ulcera, possono essere anche causate da un battere in molti casi. L’Helicobacter pylori genera delle alterazioni infiammatorie che rendono la mucosa duodenale più sensibile e vulnerabile all’acido, favorendo l’ulcera.
Terapia
L’ulcera viene curata solitamente per mezzo di medicinali specifici, come l’amoxicillina e la claritromicina, a prescrizione medica e in certi casi viene curata anche con degli antibiotici se la causa è l’Helicobacter pylori e vanno assunti per qualche settimana. I farmaci anti-ulcera (ranitidina e famotidina) diminuiscono la percentuale di acido cloridrico dell’apparato digerente, evitando che l’istamina raggiunga i suoi recettori e generi la secrezione di succhi gastrici con acido cloridrico. A differenza di questi, gli antiacidi neutralizzano gli acidi gastrici già prodotti.
Fra i farmaci utilizzati per la cura dell’ulcera vi sono anche gli inibitori della pompa protonica, sempre per la riduzione degli acidi dello stomaco. I più noti: l’omeprazolo e il lansoprazolo. Che con i loro agenti citoprotettivi tutelano anche le mucose.
La terapia per l’ulcera duodenale prevede anche una certa responsabilità nel regime alimentare. Il cibo deve essere masticato lentamente e i pasti devono essere esigui. Le tecniche di cottura predilette devono essere quelle al forno, la cottura alla griglia, quella al vapore oppure la lessatura. Così i cibi possono essere cotti in maniera light. L’olio e il burro meglio assumerli con moderazione e possibilmente a crudo. No ai fritti, al piccante, limitati caffè, thé e alcolici, bevande gasate, troppo calde oppure troppo fredde. Gli alimenti favoriti sono pane secco, fette biscottate, riso, pasta, cereali, latte, formaggi, uova.