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Patereccio, infezione batterica delle dita

Pubblicato da
Lorenzo

Il patereccio è un’infiammazione che agisce sulle piccole ferite già aperte, che vengono infettate da alcuni batteri. Gli agenti micotici o batterici che causano il paterecci penetrano nel tessuto attraverso lesioni oppure graffi superficiali e vengono trasportati dalla saliva. Una volta che questi organismi si trovano nei tessuti, la risposta fisiologica del corpo è quella di manifestare una sintomatologia tipica che avviene nei processi di infiammazione, ovvero la comparsa di gonfiore, rossore e dolore. Oltre a questi sintomi, in casi più gravi, si possono manifestare infezioni batteriche di origine fungina.

Il patereccio non deve essere considerata una patologia banale, perché se trascurato, può espandersi verso le strutture profonde delle dita provocando anche gravi conseguenze. Per quanto riguarda la diagnosi di patereccio, il medico curante farà un’ispezione accurata della zona interessata da tale patologia che spesso viene debellata attraverso l’assunzione da parte del paziente, di antibiotici ed antimicotici e mediante il drenaggio della materia che si forma con la malattia.

Tipologie di patereccio

Questa patologia è molto comune ed interessa principalmente le strutture superficiali oppure profonde di uno o più dita delle mani. Il processo di sviluppo del patereccio è piuttosto acuto e doloroso, e si possono verificare anche casi in cui la malattia si cronicizza. Esistono molto tipologie di patereccio:

  • patereccio in superficie: si può manifestare solo in natura eritematosa, oppure nei casi più gravi si manifesta con la comparsa di un essudato di origine infiammatoria, che è in grado di staccare gli strati superficiali epidermici con la produzione di flittene, ovvero di vescicole con all’interno siero purulento. Quando si parla di patereccio superficiale, questo può manifestarsi anche non più dita delle mani e la malattia si evolve nell’arco di breve tempo. Tra le tante forme, quella più comune è il giradito, ovvero un’affezione che circonda il dito e la paronichia, un patereccio che colpisce la zona che si trova in prossimità dell’unghia.
  • Patereccio sottocutaneo: l’infezione nel patereccio sottocutaneo interessa i tessuti periungueali e sottounguali, con la totale perdita della materia cornea dell’unghia.
  • Patereccio profondo: interessa le strutture ossee ed anche quelle osteoarticolari, e se non vengono debellate o trascurate, possono risalire facilmente verso le guaine dei tendini o nelle articolazioni presenti tra le due falangi, provocando gravi alterazioni della funzionalità sia delle dita delle mani, che del piede.

Cure mediche

Il trattamento per la cura del patereccio tendenzialmente agisce alla rimozione dell’agente causale, ed in casi di patereccio acuto con la presenza di dolore persistente ad eziologia batterica, per accelerare la regressione dell’infezione, è necessario lasciare il dito in ammollo in una miscela di acqua calda e sapone antibatterico per circa 4 volte al giorno per una durata di 15 minuti. Quando il patereccio è la causa di un’infezione batterica, è possibile che il medico prescriva al paziente una cura di antibiotici ed antimicotici in caso di infezione determinata da funghi. Il patereccio fungino è forse una delle forme più difficili da debellare, e quindi il paziente affetto deve innanzitutto avere molta pazienza ed eseguire costantemente tutte le raccomandazioni del caso.

In casi molto gravi ed in presenza di pus, è possibile incidere il dito con un bisturi, e per farlo il medico intorpidirà la zona colpita dall’infezione, separando la pelle dalla base oppure nei lati dell’unghia e farà uscire tutti il materiale purulento. Nel corso dell’intervento, se il medico lo riterrà necessario, è possibile l’asportazione parziale o totale dell’unghia. In casi di paterecci frequente, il paziente deve sempre mantenere le unghie ben asciutte e protette da sostanze chimiche aggressive.

Per proteggere la pelle delle mani e delle unghie, è possibile usare i guanti ed una crema protettiva che tenga lontana l’umidità dal patereccio. Anche l’applicazione di una crema steroidea topica potrebbe essere indicata per la cura del patereccio, a base di etanolo e timolo. Se l’infezione al dito non si risolve entro due settimane, la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico, che cambierà la cura alla quale dovrete sottoporvi, oppure vi indirizzerà da un dermatologo, che una volta osservata attentamente la patologia, vi prescriverà una ulteriore cura medica. Come abbiamo visto, il patereccio è una malattia che non va assolutamente sottovalutata, e deve essere curata in tempi brevi, prima che l’infezione vada a colpire in profondità causando ulteriori problemi.

Lorenzo