Benexol appartiene al gruppo terapeutico della vitamina B1 in associazione con le vitamine B6 e B12 (Tiamina più Piridossina più Cianocobalamina) ed è indicato per trattare gli stati da carenza di vitamine del gruppo B, o anche come cura aggiuntiva per combattere la nefrite non carenziale, le iperemesi gravidiche e radioterapiche.
Benexol, come abbiamo visto sopra, è un medicinale contenente tre vitamine del gruppo B, e, nel dettaglio, la vitamina B1, la vitamina B6 e la vitamina B12 e viene utilizzato per trattare soprattutto gli stati carenziali di queste vitamine. Sotto un profilo biochimico e biologico queste vitamine entrano nei meccanismi di controllo di parecchie reazione di natura enzimatica come cofattori indispensabili per l’espletamento delle medesime.
La vitamina B1, anche conosciuta come tiamina, difatti è indispensabile per l’espletamento di reazioni di carbossilazione ossidativa ed anche di tranchetolazione, che servono per produrre energia ed anche alla produzione di macromolecole quali, ad esempio, gli acidi nucleici.
La vitamina B6, anche conosciuta come piridossina, invece è fondamentale per il sostenimento delle attività enzimatiche di transaminasi e decarbossilasi, fondamentali sia nelle reazioni di biosintesi di neurotrasmettitori quali il GOBA, la noradrenalina la serotonina e la dopamina, che nelle reazioni a carattere ergogenico.
Per ultima, la vitamina B12, nella sua variante assorbibile in modo più efficace e cioè la cianocobalamina, grazie alla cessione ed alla acquisizione di gruppi metilici riesce nel sostenimento della sintesi della timina, una base indispensabile per i processi di replicazione cellulare, nella trasformazione di un composto potenzialmente neurotossico come l’acido metilmalonico in succinil CoA e nel processi detossificativi da omocisteina.
Considerando quali siano le funzionalità biologiche delle vitamine prese singolarmente e le azioni prevalentemente neurotrofiche e neuroprotettive, appare chiaro come l’impiego di Benexol più diffuso sia rivolto alla cura delle nevriti carenziali e non carenziali.
Il Benexol è venduto sotto forma compresse gastroresistenti da 250 milligrammi di piridossina cloridrato, 250 milligrammi di tiamina cloridrato e 500 microgrammi di cianocobalamina.
La terapia dello stato carenziale di vitamine della famiglia B e l’uso delle medesime per la cura coadiuvante per trattare la iperemesi tanto di natura gravidica che da radioterapia e le nevriti non carenziali richiede di assumere una compressa al giorno per un periodo superiore o almeno pari ad una settimana.
Se le condizioni cliniche fossero particolarmente gravi, lo specialista potrebbe anche optare per un aumento del dosaggio o anche di modificare la forma farmaceutica, scegliendo il Benexol in polvere e solvente al fine di ottenere delle soluzioni da iniettare per le vie intramuscolari.
L’elevato dosaggio vitaminico presente in Benexol suggerisce l’utilizzo di tale farmaco per periodi di tempo non troppo lunghi, giusto quelli necessari al ripristino delle corrette condizioni relativamente all’equilibrio vitaminico e, preferenzialmente, sempre sotto stretta supervisione dello specialista.
L’uso di Benexol nella forma farmaceutica della soluzione per le iniezioni intramuscolari potrebbe favorire la comparsa di qualche reazione allergica anche grave, per questo motivo è consigliato di ricorrere, quando si può, all’assunzione di tale farmaco nella forma farmaceutica delle compresse gastroresistenti. Risulta particolarmente utile, inoltre, ricordare che la vitamina B6 assunta in dosi molto elevate potrebbe in taluni casi produrre effetti antagonizzanti gli effetti di natura terapeutica della levodopa.
I dosaggi di vitamine così elevati, vale a dire in quantità nettamente superiori al normale fabbisogno quotidiano, fanno sì che le controindicazioni già esposte siano da estendere anche ai casi di donne in dolce attesa ed anche alle donne in fase di allattamento al seno.
Assumere il Benexol per via orale, se contemporaneamente si stanno assumendo altri principi attivi quali la metformina, oppure dei contraccettivi orali, o, ancora, farmaci ad azione antistaminica o di inibizione della pompa protonica, potrebbe ridurre drasticamente l’assorbimento intestinale delle vitamine contenute nel farmaco.
L’assunzione contemporanea di Benexol e di farmaci ad azione antitubercolare, quale, ad esempio, l’isionazide, oppure di penicillamina, o, ancora, di L-dopa, potrebbe rendere più facile le formazioni di complessi molecolari che contengono la vitamina B6, determinando così un deficit di natura funzionale della medesima vitamina, mentre medicinali come la furosemide ed alcuni anticonvulsivanti potrebbero modificare le proprietà farmacocinetiche normali della tiamina.
Le vitamine del gruppo B, inoltre, potrebbero portare a variazioni sensibili degli esami ematochimici.
L’uso di benexol è controindicato per quei pazienti che soffrano di insufficienza renale ed epatica, ancora è controindicato in stato interessante ed anche se ci si trovi in fase di allattamento. Oltre, naturalmente, che in caso di ipersensibilità accertata nei confronti del principio attivo od anche di uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco.
Le informazioni che ci giungono dalle esperienze cliniche mettono in evidenza che Benexol potrebbe essere causa di diarree, nausee ed anche dolore addominale. Solo raramente si osservano reazioni di natura allergica che possono essere caratterizzate da orticaria, eritema, eruzioni cutanee, dispnea e, solo in qualche rarissimo caso più grave, shock anafilattico.
Benexol in compresse gastroresistenti è un medicinale SOP, quindi vendibile nelle farmacie senza la prescrizione medica.
Benexol solvente e polvere per soluzioni iniettabili richiede, invece, obbligatoriamente, la prescrizione medica.