Bello da vedersi, dal sapore gradevole, ha ottime dosi di vitamina C, e riserva qualche buona sorpresa che sarebbe opportuno cercare di approfondire. Domandiamoci pertanto quali siano le sue caratteristiche, le sue qualità e le sue controindicazioni!
L’alchechengi, conosciuto con il nome di Physalis alkekengi, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Si tratta di una pianta piuttosto resistente, anche al freddo più intenso, ed è utile altresì per poter abbellire il proprio giardino o il proprio balcone. Reperibile facilmente anche nella vostra zona (è oramai diffuso in tutta Italia), ha un sapore leggermente agrumato. Nonostante il suo aspetto diventi particolarmente attraente grazie alle foglie che lo circondano, è bene tenere conto che esse contengono della solanina, una sostanza tossica per l’organismo…
Quali sono i valori nutrizionali
I valori nutrizionali per 100 grammi di alchechengi sono i seguenti:
- Acqua 85,4 g
- kcal 66
- Proteine 2,38 g
- Grassi 0,97 g
- Carboidrati 14 g
- Vitamina C 11 mg
- Indice glicemico 15
- Colesterolo 0 g
Proprietà
Tra le proprietà più conosciute dell’alchechengi vi è sicuramente la sua caratteristica di essere un depurativo e un diuretico naturale. Nella medicina orientale, viene inoltre utilizzato per poter per trattare i calcoli renali e la gotta: l’alchechengi è inoltre una pianta ricca di mucillagini, di flavonoidi e di carotenoidi. Si tratta altresì di un ottimo antiossidante, che è capace di integrare all’interno del nostro organismo delle buone quantità di vitamina C (dai valori nutrizionali emerge infatti che ne possiede circa il doppio rispetto al limone). Integrare l’alchechengi all’interno della propria alimentazione, consente pertanto di rafforzare le naturali difese immunitarie dell’organismo, e incrementare le proprietà antiossidanti e di vitamine, ma anche di carotenoidi e di acidi che riescono a mantenere in buona salute i reni.
Benefici
Come abbiamo già anticipato, l’alchechengi è un elemento naturale in grado di contribuire a purificare fegato e reni, e sostenere il naturale lavoro degli anticorpi. L’alchechengi può inoltre contribuire a proteggere l’organismo sia dalle malattie influenzali che da quelle croniche, che sono determinate da virus e da batteri. I benefici sono evidenti soprattutto per la sua azione sulle vie urinarie, che possono essere purificate, prevenendo la formazione dei calcoli renali. Tra le altre proprietà benefiche, vi sono quelle a beneficio della nostra pelle e, in fitoterapia, anche quelle relative alla cura della gotta e per i problemi legati alla ritenzione idrica.
Controindicazioni
Non mancano, naturalmente, le controindicazioni legate all’utilizzo di questo prodotto. Le foglie dell’alchechengi sono infatti tossiche per l’organismo: si possono comunque utilizzarle esternamente, per fungere da impacchi rilassanti e alleviare in questo modo le infiammazioni della pelle. Pertanto, ribadiamo in maniera chiara come sia sconsigliabile assumere le foglie di forma ovale che circondano il frutto, che essendo particolarmente ricche di solanina, una sostanza tossica per l’organismo, possono condurvi a dei sintomi piuttosto sgradevoli come il vomito, la diarrea, la nausea e il mal di testa. I sintomi scompaiono di solito nell’arco di 1-2 giorni.
Si tenga inoltre conto come alcuni studi recenti abbiano evidenziato che la loro assunzione può interferire con quella di alcuni medicinali, come ad esempio quelli diuretici. È proprio per questo motivo che, se state seguendo una cura, è bene iniziare a consumare questo frutto solamente dopo che vi siete consultati con il vostro medico di riferimento. Infine, tenete conto che gli alchechengi possono avere delle tracce di alcaloidi, presenti soprattutto in foglie e steli. Proprio per questo motivo, i frutti dovrebbero essere consumati in quantità moderate e sotto consiglio del vostro nutrizionista di fiducia.
Alchechengi in cucina
Concludiamo infine ricordando come l’alchechengi possa essere utilizzato anche in cucina. Di norma la sua fruizione nella cucina occidentale è legata alla realizzazione delle marmellate. Il frutto si presta ad essere ingrediente per i dolci, le macedonie e i dessert. Le foglie, sulla base di quanto sopra abbiamo ricordato, non devono essere utilizzate a scopo alimentare.
E voi che ne pensate? Vi piace l’alchechengi? Ne avete mai mangiato uno?