Mangiare in maniera corretta nel corso dell’allattamento permette alla mamma di mettere a disposizione del neonato il miglior cibo possibile. Al tempo stesso è fondamentale sapere quali siano i cibi da evitare in allattamento, anche per permettere alla madre stessa di conservare un’ottima condizione di saluto psico-fisica e affrontare senza troppe preoccupazioni o timori i primi mesi del nuovo nato. Si tratta certamente di un impegno, ma che vale assolutamente tutti i sacrifici che vengono richiesti, dal momento che l’allattamento è una fase in cui la donna dispende tante energie ed è chiaramente più complicato andare a smaltire i chili che sono stati presi durante la gravidanza.
Il primo elemento da evitare è sicuramente la caffeina, dal momento che viene secreta all’interno del latte della mamma. In questo modo, è in grado di portare facilmente a iperattività e notevoli complicazioni a riposarsi e a prendere sonno. Di conseguenza, è fondamentale consumare il minor quantitativo possibile di the, caffè e bibite gassate, come ad esempio la coca-cola oppure delle bevande energetiche, come ad esempio la Red Bull. Ci sono diversi cibi da evitare in allattamento perché, almeno a livello potenziale, c’è la possibilità che portino dei batteri all’interno del latte materno o comunque siano allergenici.
Si tratta della selvaggina, della carni conservate, degli insaccati, delle mitili, dei molluschi, della polpa di granchi, di diversi tipi di pesce. Anche i salami piccanti e quelli eccessivamente speziati sono da evitare, così come tutti quei cibi che sono stati oggetto di cotture pesanti o sono stati fritti e soffritti. Le spezie che hanno un sapore particolarmente intenso, come ad esempio il curry oppure il peperoncino, sono da evitare, esattamente come il pesce affumicato, come ad esempio salmone o pesce spada. Anche altri pesci come lo sgombro e il tonno sarebbero da evitare. I succhi di frutta e tutti quegli alimenti che sono eccessivamente zuccherini non sono completamente da evitare, ma in ogni caso è meglio non abbondarne. In quest’ultimo elenco bisogna inserire anche le creme, i dolci e la cioccolata. In modo particolare quest’ultima è da mangiare il meno possibile. Per delle possibili reazioni di natura allergica è meglio evitare di mangiare i frutti di mare e i crostacei.
Ci sono diversi alimenti il cui sapore potrebbe non essere gradito al bambino. Di conseguenza è meglio evitare di consumare determinati cibi in grandi quantità. Ad esempio, gli asparagi, così come l’aglio, la cipolla, diverse verdure che si caratterizzano per avere un sapore molto intenso, come ad esempio i cavoli e i vari derivati (tra cui possiamo includere le cime di rapa, le verze, i broccoli e i cavolfiori), ma anche i porri e i peperoni. È assolutamente da smentire la teoria secondo cui bisogna bere latte in maniera da poter produrre un quantitativo maggiore. Spesso, inoltre, quando vi sono dei casi di intolleranza o di allergia in famiglia, è molto meglio evitare di consumarlo troppo di frequente. Un bicchiere di vino ogni tanto non può portare ad alcuna complicazione, cosa che invece si verifica quando il consumo di alcol comincia ad essere costante. Altrettanto interessante è consumare con moderazione i legumi. Si tratta di una regola valida soprattutto nel caso in cui il bambino soffra di coliche gassose. È vero che durante la gravidanza la madre mangia un po’ di tutto e, di conseguenza, il feto nel corso dei nove mesi ha già assaggiato tutti i vari sapori legati all’alimentazione della madre grazie all’ingestione del liquido amniotico.
Tra i migliori suggerimenti per le neo-mamme troviamo sicuramente quello di stare il più distanti possibile dal fumo e dall’alcol. Nel primo caso, infatti, le sigarette possono provocare una riduzione nel quantitativo di latte disponibile, eliminando gran parte della sua vitamina C. inoltre, può comportare anche diversi rischi per la salute del neonato. Invece, l’alcol non va a stimolare in alcun modo la secrezione e può arrivare anche nel latte materno, provocando danni poi al bambino appena nato. Ci sono diversi farmaci che possono essere secreti nel latte. Ecco spiegato il motivo per cui è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare una certa terapia farmacologica piuttosto che un’altra, in modo tale da verificare possibili interazioni e controindicazioni in maniera approfondita.