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Bruciore vaginale: prevenzione e cura

Pubblicato da
Lorenzo

Il bruciore vaginale molto spesso è la causa di un’infiammazione dovuta ad infezione, e trattandosi di questo, le possibilità di contagio sessuale sono molto elevate. Per prevenire la formazioni di tali infezioni, bisogna rispettare alcune regole igieniche, comprese quelle in campo sessuale: come prima cosa, un’accurata igiene intima regolare e costante, e quindi l’utilizzo di metodi di contraccezione che fungono da barriera, ovvero adoperare il profilattico, specialmente nei rapporti occasionali che aumentano i rischi di contagio. Per quel che riguarda l’igiene intima, molti ginecologi raccomandano lavaggi quotidiani, ma non eccessivamente frequenti o almeno con l’utilizzo di un detergente, che potrebbe comportare un effetto contrario a quello desiderato, ovvero portare via la flora batterica che difende la vagina e quindi lasciarla indifesa. Come vedremo, un solo lavaggio al giorno, con il detergente, è sufficiente, mentre per gli altri lavaggi si consiglia solo acqua.

Se il partner viene contagiato dall’infezione vaginale, si raccomanda di sottoporre anche l’uomo ad una terapia specifica, per evitare l’effetto rimbalzo anche quando non sono presenti i sintomi. Le infezioni vaginali che creano bruciore più ricorrenti sono: clamidia, candidosi, herpes genitale ed infine gonorrea. Quando si adopera il termine vaginite o vaginosi, si vuole indicare infezioni ed infiammazioni a carico della vagina, molto spesso sostenute da diversi agenti patogeni, come la Candida Albicans, Gardnerella Vaginalis, il Mycoplasma Hominis, e la Trichomanas Vaginalis.

Bruciore da Candida

La Candida è un micete che molto spesso nelle donne vive in sintonia con la flora batterica dell’intestino, senza causare alcun danno alla persona. In condizioni vantaggiose, la Candida prolifera nell’organismo arrecando alla persona affetta problematiche di varie entità. Questo fungo provoca tendenzialmente infezioni vaginali e la trasmissione può avvenire sia attraverso rapporti sessuali non protetti, sia mediante l’impiego promiscuo di biancheria intima infetta o per via materno fetale. Ci sono malattie che possono esporre la donna a maggiori probabilità di contagio della Candida, e queste sono: iposurrenalismo, l’ipertiroidismo, la neutropenia grave, i tumori e la leucemia. I sintomi di questa infezione sono: dolore durante la fase di minzione, eritema localizzato, ipersensibilità, dispareunia, perdite vaginali di colore bianco, prurito intenso e continuo.

Per debellare questa patologia, la donna deve sottoporsi a delle cure mediche specifiche: la terapia si base principalmente sulla somministrazione alla paziente, di medicinali orali di antifungini, in associazione ad un trattamento locale, come l’applicazione di creme, ovuli specifici e pomate, oltre all’introduzione di fermenti lattici per il ripristino della flora batterica intestinale.

Inizialmente, alla paziente, la cura per le infezioni da Candida può sembrare molto semplice, ma in realtà è l’esatto contrario, perché questa patologia tende a manifestare recidive, provocando sintomi molto importanti, per questo la prevenzione dopo aver contratto per la prima volta la malattia è fondamentale, in maniera tale di minimizzare il rischio di ricadute che come sappiamo si presentano in maniera molto invasiva rispetto al primo contagio. Anche la Gardnerella Vaginalis, come la Candida, deriva dalla flora batterica intestinale, che trovandosi in condizioni favorevoli, può causare alla donna gravi problematiche che si ripercuotono sull’organismo. Questo batterio fa parte degli agenti eziologici che sono i responsabili di infezioni batteriche come la vaginite e la vaginosi, che proliferano con l’abuso di antibiotici, contraccettivi vaginali, lavaggi interni vaginali frequenti, scarsa igiene intima e rapporti sessuali completi, perché la composizione chimica dello sperma è alcalina, e di conseguenza potrebbe alterare il pH della vagina che è acido.

Rimedi naturali

Come prima cosa, bisogna mantenere inalterate le proprie difese immunitarie, compresa la flora vaginale che difende l’organo, in maniera tale da tener lontane possibili infezioni evitando il problema alla radice. Un alleato per contrastare i fastidiosi sintomi del bruciore vaginale, è il consumo di yogurt, che contribuisce a regolare anche la flora intestinale, ma generalmente un’alimentazione sana, priva di grassi e ricca di frutta e verdura fresca e vitamina C, è il primo passo da compiere per evitare la comparsa di bruciore. Anche il detergente intimo ha un ruolo importante, e per questo vi raccomandiamo un sapone che abbia un pH che rispetti quello vaginale, per evitare irritazioni e la comparsa di prurito.

L’igiene intima può essere garantita anche facendo frequenti lavaggi solo a base di acqua fresca, o con l’aggiunta di olio essenziale di camomilla o bicarbonato di sodio, aceto bianco o tea tree oil, particolarmente indicato in presenza di infezione vaginale dovuta da candida. Per quanto riguarda la biancheria intima, vi consigliamo di utilizzare solo indumenti di cotone non colorati, e di evitare tamponi vaginali nel periodo mestruale.

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Lorenzo