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Acetabolo: che cos’è e quali sono i problemi che si possono verificare

Pubblicato da
Lorenzo

Da un punto di vista chirurgico i danni del Còtile prima della fine degli anni cinquanta erano molto difficile da trattare, ci si limitava a primitive ricostruzioni con risultati spesso molto deludenti e non risolutivi. La classificazione delle fratture del versante anteriore e posteriore di questa zona del bacino ha inizio solo nel 1955 con Robert Judet.

I problemi principali dell’acetabolo sono due: Le lesioni del labbro acetabolare dell’anca, e come trauma la frattura pluriframmentata dell’acetabolo. Vediamo da cosa sono caratterizzati e come vengono trattati dalla medicina moderna.

Lesioni del labbro acetabolare dell’anca

Queste lesioni si verificano quando il labbro è danneggiato, rotto o consumato e colpisce di solito adulti tra i 20 ed i 40 anni, quindi la terapia conservativa è essenziale. I sintomi più comuni sono rigidità articolare e dolore all’articolazione dell’anca.

Le cause un tempo erano attribuite a cadute o ad una cattiva torsione dell’anca, l’avvento dell’artroscopia ha fatto capire che la forma anomala dell’acetabolo o della testa del femore erano fra le cause più frequenti , il conflitto femoro acetabolare è il problema più comune.

Conflitto femoro acetabolare

Viene definito anche FAI ovvero impingement femoro acetabolare, è una particolare condizione osteoarticolare nella quale la testa del femore ha poco spazio per muoversi all’interno dell’acetabolo, quando questa condizione è presente il movimento dell’anca causa lo sfregamento continuo fra la cartilagine della testa del femore e il Còtile, è una vera e propria patologia che se non curata adeguatamente può portare ad una artrosi dell’anca anche molto grave. Chi non è ancora in una condizione patologica ha problemi nei movimenti di intrarotazione avvertendo dolori alla natica, al gluteo e sopratutto all’inguine. Questa patologia è di recente scoperta e colpisce particolarmente chi pratica arti marziali, yoga ed in alcuni casi la pallanuoto.

Cause

Le cause del Conflitto femoro acetabolare sono essenzialmente due ed entrambe hanno in comune un difetto anatomico.

  • Conflitto Pincer, la forma dell’acetabolo è eccessivamente chiusa e tende a bloccare dentro di sé la testa del femore.
  • Conflitto Cam, la forma della testa del femore non ha la normale forma sferica e quando ruota entra in conflitto con l’acetabolo.

Trattamento

La diagnosi del Conflitto femoro acetabolare viene diagnosticato tramite una radiografia al bacino specifica con proiezioni assiali delle anche che evidenza un eventuale processo artrosico in corso.
La sola terapia possibile è chirurgica, ha lo scopo di riportare l’articolazione alla forma originaria. Gli interventi chirurgici possibili sono tre e cambiano in base all’età ed allo stadio della malattia.

  • Chirurgia sostitutiva articolare, è la più invasiva in quanto consiste nell’impianto di una
  • protesi dell’anca
  • Chirurgia Conservativa a cielo aperto, è consigliata nei casi più gravi.
  • Chirurgia conservativa artroscopica, è un intervento mini-invasivo che risolve le deformità anatomiche o dell’acetabolo o della testa del femore.

Frattura pluriframmentata dell’acetabolo

Le fratture dell’acetabolo possono essere di vari tipi, semplici o complesse e spesso accompagnate da altre fratture del bacino. Per di più causati da traumi violenti e quindi ad elevata energia possono anche essere scomposte e frammentate, le conseguenze possono essere spesso invalidanti:

  • danni neurologici
  • danni vascolari
  • coxartrosi post-traumatica
  • necrosi della testa femorale

Il fondo dell’acetabolo può arrivare a sfondarsi a causa di un forte impatto laterale alla coscia.
Negli incidenti di auto o moto sono comuni le fratture del ciglio cotiloideo per una sollecitazione lungo l’asse del femore.

Trattamento

Le fratture scomposte del Còtile vengono trattate chirurgicamente con una riduzione tramite placche e viti. Nei casi più rari di fratture molto frammentate e danno grave alla testa del femore come nei pazienti anziani si procede con l’utilizzo di una protesi.

Essendo una zona ossea ed articolare parecchio complessa la ricostruzione morfologica dell’acetabolo può portare ad una deformazione, che può essere permanente.
Il decorso dell’intervento è caratterizzato dall’immobilizzazione dell’anca e dal divieto di deambulazione per 3-4 mesi. La guarigione richiede lunghi periodi di riabilitazione, i problemi persistenti sono spesso quelli legati alla non prefetta rotazione dell’anca dovuta alla formazione di callo osseo eccedente, spesso l’accorciamento anche lieve dell’arto è inevitabile.

Lorenzo