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I cerotti antinfiammatori: un metodo di cura pratico ed efficace

Pubblicato da
Lorenzo

Un dispositivo amato dai pazienti perché non invasivo e per la grande efficacia curativa

Il cerotto transdermico è un dispositivo medico in cotone molto elastico ideato dal chiropratico Kenzo Kase per somministrare ai suoi pazienti un determinato medicinale tra una seduta di chiroterapia e l’altra. Oggi sono dispositivi medici diffusissimi per curare infiammazioni e dolori in maniera pratica ed efficace e non solo: questo sistema è utilizzato anche per a scopo contraccettivo, per respirare meglio, per la cura di patologie come l’herpes labiale.

Questi cerotti possono avere diverse dimensioni, a seconda della zona per cui sono destinati , hanno al loro interno un materiale assorbente nel quale è stato concentrato un principio attivo che continua ad essere rilasciato in maniera costante. I cerotti vengono posizionati sulla pelle integra, pulita e asciutta ed il principio attivo penetrato lo strato esterno della barriera epidermica entra nella circolazione sistemica dell’organismo.

La protezione esterna del cerotto è solitamente impermeabile sia al farmaco che all’acqua in modo da resistere al meglio per tutta la durata della cura. È sconsigliato coprire il cerotto con un bendaggio che non faccia passare aria. La rimozione del cerotto è molto semplice, sarà sufficiente staccarlo con delicatezza o per agire in maniera ancora più impercettibile è consigliato inumidire il cerotto con dell’acqua e dopo qualche secondo procedere tirandolo da un lembo. Eventuali residui di colla del dispositivo rimasti sulla pelle possono essere eliminati semplicemente con un poco di acqua. Una volta rimosso il cerotto è consigliabile per qualche giorno non esporre quella zona alla luce del sole diretta o a lampade solari perché l’area risulta più sensibile.

I cerotti antinfiammatori: perché sceglierli

I cerotti transdermici con all’interno principi attivi antinfiammatori sono una metodologia eccezionale di cura poiché sono un sistema efficace e nel contempo non invasivo per il paziente. Il fatto che restino applicati per lungo tempo (circa 12 ore) fa sì che l’azione dell’intervento sia costante e misurata, il che riduce alla persona eventuali effetti collaterali pur con un efficacia uguale ad un’assunzione completa mediante altri sistemi curativi. Solitamente dato il minimo, anche se costante, apporto di farmaco all’organismo i cerotti antinfiammatori non interagiscono e interferiscono con altre cure farmacologiche. La loro efficacia è provata per il trattamento dei disturbi che coinvolgono i muscoli, i legamenti, i tendini e le ossa. Vengono molto usati anche dagli sportivi in caso di contratture, stiramenti, traumi e in generale per tutti i trattamenti curativi degli stadi dolorosi a livello locale come per esempio torcicollo, tendiniti, borsiti e dolori di diversa natura: reumatici, muscolari, articolari.


La posologia dei cerotti antinfiammatori dipende dai singoli casi, tuttavia possiamo dire in linea generale che vanno applicati sulla pelle due volte al giorno e quindi circa ogni 12 ore, magari una al mattino e una alla sera. La durata della terapia con i cerotti transdermici con antinfiammatorio varia anche questa a seconda della patologia per i quali vengono impiegati, tuttavia è sempre opportuno non abusarne, si tratta infatti sempre di un farmaco. Il limite che solitamente si adopera è 10 giorni d’uso e sono da usare solo in soggetti con più di 16 anni di età. È chiaro che una tipologia di cura attraverso la pelle come i cerotti antinfiammatori non è adatta a persone con sensibilità o disturbi dell’epidermide come chi soffre di orticaria, rinite, ulcera peptica e nemmeno dalle donne in stato di gravidanza.

I principi attivi presenti nei cerotti antinfiammatori

I cerotti antinfiammatori possono contenere diversi principi attivi. I più diffusi sono certamente il diclofenac e il flurbiprofene, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ovvero non cortisonici. Questo tipo di farmaci hanno lo scopo di ridurre l’infiammazione localizzata in una determinata area che può essersi lesa per diversi motivi. Oltre ad un’azione antinfiammatoria solitamente questi principi hanno anche una funzione terapeutica analgesica, ovvero fanno provare meno dolore, e antifebbrile.

Il diclofenac viene utilizzato per malattie reumatiche infiammatorie e degenerative quali artrite reumatoide, spondilite, artrosi, reumatismi, , dismenorrea primaria e a seguito di traumi. Farmaci contenenti il diclofenac sono per esempio Diclofenac, Dealgic, Diclofan, Voltaren, Declamat, Fenadol; mentre alcuni di quelli a base di flurbiprofene sono Ocufen, Benactiv, Froben, Transact, Tantum.

Lorenzo