La postura è l’insieme di tutti gli adattamenti che il nostro corpo ha rispetto all’ambiente conseguentemente a situazioni, condizioni fisiche ed emotive. La postura è la posizione che il corpo ha rispetto alla gravità nella sua totalità o in parte di esso in determinate condizioni statiche o in movimento.
Una postura corretta è molto importante per la prevenzione di dolori fisici e la prevenzione di traumi muscolari o ossei, per avere una maggiore mobilità fisica, un’agilità più sviluppata e una resistenza in generale migliore. Anche l’aspetto della persona e la sua capacità di comunicare con il linguaggio del corpo ne giovano.
Le deviazioni posturali possono avere cause diverse dovute e problematiche fisiche oppure a abitudini scorrette e creano dei disequilibri in un sistema nel quale ogni piccola parte ha un suo preciso ruolo e posizione, come nel corpo umano. È chiaro che una postura sbagliata non ha conseguenze in negativo immediatamente visibili, ma a seconda dei casi si tratta di problemi che con il tempo diventano irrimediabili.
Proprio per questo motivo è bene tenere sott’occhio la propria postura e in caso di disequilibri agire per modificarsi e riportare il corpo in asse: fare degli esercizi posturali mirati, grazie all’utilizzo di test appositi per capire dove è il problema con precisione, e in caso si renda necessario, utilizzare strumenti destinati alla correzione posturale. I controlli devono però essere fatti da personale competente e questo perché il corpo umano sembra riprogrammarsi in senso posturale in base al cambiamento delle situazioni al fine di raggiungere un nuovo equilibrio: se in un primo momento le modifiche del corpo sono fisiologiche, col tempo possono diventare addirittura anatomiche, a livello osseo e poi a livello chimico diventando realmente un contatto (che in questo caso definiamo gap) fra neuroni.
Tutto questo è determinato dal fatto che nell’organismo umano la funzione incide e comanda la struttura, si parla in questo senso di enagramma motorio, indicando con questa definizione l’insieme delle capacità motorie che l’organismo di una persona ha memorizzato e che attiva un legame fra i neuroni e quelle capacità. Tutto questo è per spiegare quanto gli errori posturali possano incidere in maniera significativa sul corpo umano e sulla possibilità di soffrire di alcune patologie.
Esercizi posturali, come riportare il proprio corpo in asse
La posturologia ha il compito di determinare gli errori di postura, capirne la causa e trovare il modo per ripristinare la situazione sia statica che dinamica. Gli esercizi posturali sono stati ideati per ridare armonia, mobilità ed equilibrio alla struttura del corpo, a partire dalla colonna vertebrale, fino ad arrivare alle anche, al torace, alle scapole, alle spalle e alla testa.
Le modalità con le quali si svolgono questi esercizi sono diverse: vi è il sistema isotonico, che prevede un accorciamento del ventre con una tensione costante, quello isometrico, nel quale invece va tenuto in allungamento il muscolo e, infine, il sistema eccentrico nel quale il ventre muscolare va allungato e con una tensione costante. Molto importante anche l’allungamento come nello stretching, ovvero l’allungamento muscolare, tendineo e dei legamenti.
Negli esercizi posturali vengono coinvolti sia lo scheletro, sia i muscoli, che i tendini, i legamenti, le cartilagini e i tessuti connettivi e contemporaneamente entrano in gioco anche l’apparato cardiocircolatorio poiché si accelera la circolazione. Gli esercizi posturali vanno eseguiti lentamente e controllando l’allineamento del corpo con attenzione, sia nei momenti di staticità, sia in quelli dinamici, per questo è consigliabile l’esecuzione davanti allo specchio. É fondamentale controllare la respirazione, coordinandola con l’esercizio in esecuzione: in linea di massima nel momento di tensione si espira, mentre a rilascio si inspira.
Esercizio tipo numero 1
In piedi, magari davanti allo specchio, prendere una barra alle estremità con le braccia dritte. Portare il bastone dietro la testa e oscillare in maniera lenta da un lato e dall’altro restando immobile con la parte inferiore del corpo, si muove solo la schiena e il bacino è fermo. Ripetere l’esercizio per 15 volte.
Esercizio tipo numero 2, con variabile
Sedersi su una sedia, mettere i palmi delle mani sulle gambe stando eretti sulla schiena. Guardando in avanti, ruotare ora il collo a sinistra e poi a destra lentamente, non muovendo null’altro che la testa. Sempre partendo dalla stessa posizione, guardando avanti, inclinare il collo a sinistra e poi a destra verso la spalla fino a dove si riesce, senza sentire troppo dolore.
Esercizio tipo numero 3
Sedersi su una sedia e piegarsi su se stessi fino a toccare per terra con le mani, fermarsi così per alcuni secondi, facendo tre bei respiri e tornare alla posizione di seduta normale.
Esercizio tipo numero 4 e 5
Sdraiati su un piano con la schiena, prendere una posizione supina, ovvero con le gambe piegate e le braccia distese in alto a fianco della testa. Portare le braccia in avanti perpendicolarmente al corpo tenendo tutto il resto del corpo fermo, per poi tornare alla posizione di origine. Ripetere l’esercizio 10 volte. Sempre partendo dalla stessa posizione abbracciare le gambe piegate, fare tre respiri e tornare a distendere completamente braccia, parallelamente alle orecchie e gambe.
Esercizio tipo numero 6
In posizione supina con la schiena a terra, piegare uno degli arti inferiori e spingerlo dalla parte opposta aiutandosi con la mano, torcendo il busto, ma mantenendo le spalle attaccate a terra. Mantenere la posizione per qualche secondo facendo 3 bei respiri.