Secondo una teoria scientifica esiste un collegamento tra il gruppo sanguigno cui una persona appartiene, la sua personalità e il suo organismo. Questa teoria affascinante parla di una sorta di eredità genetica giunta dall’uomo primitivo sino a noi, che insite abbiamo delle caratteristiche che riproducono quelle di tempi antichi.
La dieta del gruppo sanguigno 0 è stata formulata sulla base dell’evoluzione. Anticamente l’uomo aveva un’unica tipologia di sangue, con l’evoluzione queste però si sono andate distinguendosi attraverso una trasformazione del sistema immunitario e una diversificazione degli antigeni a livello sanguigno, fino ad avere oggi quattro gruppi sanguigni. Questo tipo di cambiamento è stato determinato dalle condizioni climatiche, ambientali e di conseguenza alimentari: l’ambiente e le abitudini dell’uomo preistorico hanno fatto sì che passasse da un consumo prevalentemente di vegetali, ad un consumo prevalente di carne ad un’alimentazione di tipo onnivoro.
Il gruppo sanguigno più antico è certamente il gruppo 0 e risale ai primi uomini esistenti sul pianeta.
Questi, probabilmente abitanti della zona oggi Africa, non erano cacciatori come abbiamo detto ma si nutrivano di vegetali. In tutta probabilità non vivevano a lungo e le cause di morte erano diverse: aggressioni animali, malattie e anche banali fratture potevano trasformarsi in infezioni fatali. Due milioni e mezzo di anni fa si iniziarono ad utilizzare i primi utensili, ma ancora non si cacciava: l’alimentazione era sempre vegetale o al massimo di larve o di prede morte abbandonate da altri predatori.
Con la scoperta del fuoco, quindi la possibilità di cucinare, e dall’evoluzione degli utensili finalmente l’uomo inizia con la caccia. Inizia a spostarsi sul territorio e inizia a nutrirsi perlopiù di carne. È questo il periodo di comparsa dell’uomo di Neanderthal (100mila anni fa) e del CroMagnon Sapiens (40.000 anni fa), che sviluppa presto abilità tali da salire in cima alla catena alimentare e di prolificare in tutto il mondo. Questi uomini avevano sangue del gruppo sanguigno 0 che quindi in questo momento conosce la sua massima espansione.
Il gruppo sanguigno di tipo 0 è ancora il più diffuso al mondo e i gruppi etnici più antichi sono tutti appartenenti a questo gruppo. Le persone con questa tipologia di sangue hanno un sistema immunitario che reagisce molto attivamente agli stimoli. Hanno un apparato digerente robusto e con un livello acido predisposto a tollerare tranquillamente uno stato di leggera chetosi, ovvero di tollerare un’alterazione metabolica come una dieta con un alta percentuale di proteine e grassi e bassa di carboidrati. Questo risultato è determinato proprio dalle condizioni in cui questo gruppo sanguigno si è sviluppato: in un ambiente molto ostile l’uomo doveva avere per forza un tipo di metabolismo resistente ad alimenti di origine animale e un fisico pronto ad intraprendere un’attività fisica intensa. I soggetti con gruppo sanguigno 0 solitamente non tollerano i latticini, il glutine e certi legumi perché in quel momento non erano ancora presenti nella sua alimentazione.
La dieta del gruppo sanguigno 0 prevede innanzitutto la limitazione dei carboidrati e del glutine perché questi interferiscono a livello metabolico, favorendo un aumento del peso e aumentando la possibilità di disturbi anche gravi, come per esempio il diabete cui questo gruppo è predisposto. Ben vengano invece alimenti di origine animale, pesce, uova e le verdure, così si nutrivano anticamente i suoi avi.
Coloro che appartengono a questo gruppo devono anche prestare attenzione ai legumi, soprattutto per esempio le lenticchie e i fagioli di Spagna poiché ricchi di determinate lectine che troppo in linea con cellule già presenti nel corpo umano, non creano le condizioni per quel pizzico di acidità necessario, potremmo dire, alle persone di questo gruppo per metabolizzare gli alimenti.
Un problema che devono tenere in considerazione le persone con gruppo sanguigno 0 è la tendenza all’ipotiroidismo, ovvero la patologia nella quale la tiroide non genera abbastanza ormoni per far funzionare il metabolismo al 100%. In questi casi è bene che assumano molto iodio, che è possibile trovare nelle alghe e nel pesce, e che serve per stimolare la produzione ormonale tiroidea.
Le persone del gruppo sanguigno 0 hanno la particolarità inoltre di reagire allo stress in maniera fulminea e istintiva, così come i loro antichi predecessori dovevano agire velocemente per difendersi in situazioni di pericolo. Gli effetti delle situazioni stressanti nei soggetti con questo gruppo si concentrano quindi nei muscoli: allo stress la reazione è una carica di energia fisica che se viene imbottigliata nelle cose giuste può avere effetti estremamente positivi. Se non risponde allo stress la persona di gruppo sanguigno 0 arriva prima o poi ad esplodere in senso negativo e a dare luogo a depressione, insonnia e a una maggiore propensione a patologie infiammatorie autoimmunitarie, come per esempio l’asma e l’artrite. È opportuno, al giorno d’oggi, che questi soggetti pratichino quindi dell’attività sportiva al fine di scaricare la tensione: aerobica, body building, bici, corsa, camminata e tutto ciò che è sufficientemente dinamico.