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Osso occipitale: cosa è e come si presenta

Pubblicato da
Lorenzo

È altresì l’osso che mette in comunicazione il cranio con la colonna vertebrale tramite l’atlante, la prima vertebra cervicale. Di forma losanga, è anatomicamente strutturato con 2 facce (interna ed esterna), 4 margini (2 superiori e 2 inferiori) e 4 angoli (superiore, inferiore e due laterali). È inoltre attraversato da un foro occipitale con cui la cavità cranica può comunicare con il canale vertebrale. Cerchiamo dunque di raffigurarne, sinteticamente, le caratteristiche principali, porzione per porzione.

Superficie interna

Nella superficie interna dell’osso occipitale è riscontrabile un rilievo a forma di croce, che permette di individuare 4 depressioni, 2 superiori (che ospitano i poli occipitali dell’encefalo) e 2 inferiori (che invece ospitano gli emisferi del cervelletto). I due bracci della croce di cui sopra, si incrociano in un rilievo centrale chiamato “protuberanza occipitale interna”. Ogni metà del braccio orizzontale è inoltre percorsa dal tratto del solco trasverso: nella metà superiore del braccio verticale è invece presente il solco sagittale; la metà inferiore del braccio verticale si chiama invece “cresta occipitale interna” e si sdoppia in due rami (con la cresta occipitale interna che fornisce un approdo alla falce del cervelletto).

L’ultimo tratto della superficie interna della parte laterale è costituito dal tratto finale del solco sigmoideo e dall’orifizio interno del canale condiloideo, che fornisce il passaggio a una vena. Medialmente si trova il tubercolo giugulare e, posteriormente, l’orifizio interno del canale dell’ipoglosso. La parte basilare presenta il clivo.

Superficie esterna

Così come quella interna, anche la superficie esterna dell’osso occipitale presenta un
rilievo centrale, chiamato “protuberanza occipitale esterna”, che continua con la linea nucale superiore, una cresta a concavità inferiore. A sua volta la linea nucale superiore fornisce approdo ai muscoli estrinsechi del cranio, dividendo la parte esterna nel piano occipitale (la parte superiore) e nel piano nucale (parte della base cranica). A sua volta, ricordiamo come il piano nucale sia diviso in due metà simmetriche dalla cresta occipitale esterna, decorrendo verticalmente dalla protuberanza occipitale esterna al foro occipitale e fornendo attacco al legamento nucale.

credit: stock.adobe.com/Matthias Stolt

Dalla parte centrale della cresta occipitale esterna si distacca poi, in maniera perpendicolare, la linea nucale inferiore, che decorre parallela alla linea nucale superiore. Dall’incrocio tra la cresta occipitale esterna e la linea nucale inferiore, prende forma una divisione del piano nucale in quattro distinte aree che sono in grado di fornire un attacco a diversi muscoli estrinseci del cranio.

Infine, si ricorda come la superficie esterna delle parti laterali sia costituita da due rilievi ellittici chiamati “condili occipitali”, il cui asse maggiore è orientato in senso obliquo da dietro in avanti e dall’esterno all’interno. Attraverso i condili occipitali l’osso occipitale si articola inoltre con l’atlante, la già ricordata prima vertebra cervicale. Dietro l’estremità posteriore dei condili occipitali si apre il canale condiloideo, mentre nella parte laterale a quella anteriore dei condili occipitali sbocca il canale dell’ipoglosso.

Margini

A comporre anatomicamente l’osso occipitale sono anche 4 margini, 2 superiori e 2 inferiori. In particolare, i 2 margini superiori, chiamati “lamboidei”, convergono in corrispondenza dell’angolo superiore e si conducono in senso inferiore e laterale per poter raggiungere gli angoli laterali. Di contro, i margini inferiori, chiamati “petromastoidei”, sono suddivisi a metà dal processo giugulare. La metà che si trova nella zona posteriore è articolata con la parte mastoidea dell’osso temporale, mentre la metà che si trova nella parte anteriore è articolata con la parte petrosa dello stesso osso.

Ulteriormente, nella parte “davanti” del processo giugulare, il margine inferiore dell’occipitale mostra un’incisura che ne fronteggia una analoga della parte petrosa dell’osso temporale: le due incisure, a loro volta, delimitano il foro giugulare, diviso tramite il processo intragiugulare.

Angoli

L’ultimo elemento in cui è strutturato l’osso occipitale sono i 4 angoli. Quello superiore è posto fra le due ossa parietali, quelli laterali sono posti fra le ossa parietali e le parti mastoidee delle due ossa temporali. Infine, l’angolo inferiore dell’osso occipitale finisce con il corrispondere alla sincondrosi (o alla sinostosi dopo l’ossificazione) tra la parte basilare dell’occipitale e il corpo dello sfenoide.

Lorenzo