La gravidanza ectopica viene diagnosticata in quei casi in cui il feto si sviluppa in una sede diversa da quella naturale, ovvero la cavità uterina, e crea una serie di problematiche che possono comportare anche eventi fatali.
Se questa problematica viene trascurata e la diagnosi fatta in ritardo, la patologia è molto pericolosa per il feto e potrebbe avere esito fatale. Attraverso studi scientifici, circa 1,6% delle gravidanze avvengono in via extrauterina, un risultato inaspettato se viene paragonato alle statistiche fatte diversi anni fa, dove l’incidenza aveva un percentuale pari alla metà.
Se pensiamo che il 10% della mortalità materna è causata dalla gravidanza ectopica, questo dato non è ammissibile ed accettabile, visto e considerato che oggi viviamo in un mondo dove la tecnologia è all’avanguardia e le tecniche per la diagnosi sono sempre in miglioramento. Nonostante questo, non si riesce a salvare la vita di moltissime future mamme.
Fornire una valutazione corretta sull’influenza della gravidanza ectopica tra le gestanti, essendo questo disturbo in gran parte eterogeneo, manifesto in base alla razza, all’età della gestante ed anche alla predisposizione e familiarità, è molto difficile, anche se diversi studi hanno dimostrato che le donne con meno gravidanze extrauterina sono quelle caucasiche, a differenze delle donne molto giovani che non hanno ancora mai avuto figli e quelle in età avanzata, che sembrano essere le più predisposte a questa problematica.
Le mamme che hanno avuto, nel corso della loro vita, diversi aborti spontanei, oppure indotti, sono a rischio gravidanza ectopica.
Attraverso le statistiche mediche l’indice di incidenza mondiale delle gestanti che presentano una gravidanza extrauterina possono variare da 1/80 fino ad arrivare a 1/2.000 gravidanze.
La gravidanza ectopica si suddivide a sua volte in due categorie molto importanti: la prima è la gravidanza ectopica intrauterina, l’altra la gravidanza ectopica extrauterina. Nel primo caso l’embrione si trova nella cavità uterina, ma si sta sviluppando in una sede non adeguata alla sua crescita, mentre nel secondo caso, l’embrione si è posizionato al di fuori dell’utero.
Nella maggior parte delle gravidanze extraeuterine, l’embrione si deposita nella Tube di Falloppio in una percentuale pari al 95% dei casi, e si tratta di gravidanza ectopica extrauterina tubarica. Le tube non sono il solo posto anomalo dove l’embrione può depositarsi, e per questo le gravidanze a sua volta vengono classificate in base alla sede di annidamento.
La gravidanza ovarica e quella tubo-ovarica sono delle patologie poco diffuse, e proprio per questo non è raro che alcuni autori identifichino queste due gestazioni come varianti o evoluzione della gravidanza tubarica. Oltre a questa gravidanza extrauterina che vi abbiamo appena descritto, ce n’è un ‘altra assai rara ed è quella addominale.
In cosa consiste questa patologia? In questo caso specifico, gli organi che si trovano nell’addome e la cavità peritoneale solo le sedi possibili dove l’embrione decide di stazionarsi.
Il corpo di ogni singola donna reagisce in maniera differente, e proprio per questo descrivere un quadro clinico completo per la gravidanza extrauterina non è semplice, e quindi i sintomi possono essere generici e si possono confondere con altre patologie dell’apparato genitale femminile, come ad esempio infiammazioni del tratto pelvico, irregolarità del ciclo mestruale, infezioni di varie entità e coliche all’addome.
L’intensità del dolore varia anch’essa in base allo stadio di avanzamento della gestazione ectopica, oppure all’età della paziente e anche ad altre problematiche, infatti per questo alcune donne descrivono di aver avvertito dolore lancinante, mentre altre solo piccoli disturbi.
La gravidanza ectopica lascia una impronta incancellabile, sia emotiva che fisica, sulla donna ed anche sulla sua fertilità. Se la gravidanza ectopica fosse tubarica, una gravidanza successiva non sarà sicuramente priva di problematiche, questo perché l’interno della tuba è stato danneggiato precedentemente.
Recenti studi hanno dimostrato che la maggior parte delle donne che hanno avuto una gravidanza ectopica, siano in seguito più soggette all’impianto extrauterino dell’embrione nella gravidanza successiva.
Una donna con questi precedenti, prima di affrontare una seconda gravidanza, deve sottoporsi ad esami specifici da fare in ospedale, e essere supportata per tutto il periodo della gravidanza da ginecologi e psicologi, nel caso ne avesse bisogno.