Nonostante sia molto semplice da diagnosticare, spesso i soggetti che ne sono affetti tendono a non rivolgersi al medico per paura di doversi sottoporre ad un intervento chirurgico agli organi genitali. In realtà non è così perché non sempre per curare la fimosi non serrata è necessario ricorrere a una operazione. È invece fondamentale intervenire quanto prima sul problema, per evitare la comparsa di pericolose conseguenze.
La fimosi non serrata è un patologia che colpisce il del prepuzio che, in modo parziale o totale, non riesce a coprire il glande. Il prepuzio è un lembo di pelle che, in condizioni non eretto del pene, ricopre il glande. Quando il pene è in erezione, ed in parte anche durante la minzione, il prepuzio scivola all’indietro scoprendo la punta del glande. Nei soggetti che presentano la fimosi non serrata il prepuzio non presenta la capacità di allargarsi per scorrere verso la base del pene, impedendo di fatto al glande di scoprirsi. La fimosi non serrata è molto diffusa e permette di scoprire il glande quando il pene non è eretto. In questo modo è possibile urinare e curare l’igiene del pene ma si hanno difficoltà durante i rapporti sessuali.
Nel caso invece della fimosi serrata il prepuzio impedisce l’esposizione del glande anche con pene non eretto, rendendo difficile anche urinare e mettendo il pene a rischio di contrarre un’infezione. Una situazione del genere può causare la comparsa di diverse infezioni che riguardano tutto il pene, altri problemi si possono manifestare nel momento in cui ci si accinge ad avere un rapporto sessuale. I soggetti affetti da fimosi non serrata possono riscontrare non solo dei problemi fisici, ma anche di carattere psicologico poiché l’aspetto anormale del pene provoca, innanzitutto, vergogna e, in altri casi, anche senso di inadeguatezza.
Le cause della fimosi non serrata possono essere congenite o acquisite. La fimosi non serrata congenita è la forma di disturbo presente sin dalla nascita, che solitamente inizia a venire corretta sin dalla pubertà. La fimosi non serrata acquisita invece si sviluppa in età adulta, nei soggetti che in precedenza non hanno avuto alcun problema nella funzionalità del prepuzio. La causa è una forma di infezione batterica o fungina e si tratta della forma di fimosi più diffusa e anche facilmente curabile.
La fimosi prevede diverse tipologie di terapia, in base alla forma di fimosi sulla quale serve intervenire. La terapia di tipo medico è possibile ed efficace soltanto per la fimosi acquisita, per la quale è sufficiente agire eliminando l’infezione in corso per ripristinare le normali condizioni di mobilità del prepuzio. In genere questa è la fimosi non serrata più comune, quindi non c’è da avere nessun timore a rivolgersi al proprio medico curante.
Però esistono anche una minoranza di casi che sono congeniti. In questo caso, invece, sono possibili soltanto terapie di tipo meccanico o chirurgico. Quando la fimosi non serrata crea problemi soltanto quando il pene è eretto, si tende a seguire una terapia meno invasiva che si basa su una serie di esercizi di progressivo allargamento dell’anello del prepuzio.
Negli ultimi anni sono stati messi a punto dei macchinari per allargare progressivamente il prepuzio che possono essere inseriti dal medico e poi gestiti autonomamente, nel quotidiano, dal paziente affetto da fimosi non serrata.
Solitamente queste terapie di tipo meccanico e manuale hanno un esito molto positivo e permettono di riportare il prepuzio a una perfetta mobilità ma, di contro, devono essere portate avanti per tutta la vita. Questo dispositivo medico è formato da una serie di tuboidi di silicone da applicare gradualmente tra il glande e il prepuzio, al fine di riabilitare il normale scorrimento del prepuzio. Oppure si possono applicare delle creme o delle pomate a base di cortisone.
Per i casi di fimosi serrata invece, quando la salute dell’organo stesso viene messa in serio pericolo, è necessario ricorrere ad un intervento di tipo invasivo. Quando la fimosi diventa troppo invalidante per la vita del paziente è necessario ricorrere all’intervento chirurgico per correggerla. Esistono due diversi interventi: circoncisione e postectomia parziale. La circoncisione prevede l’asportazione totale del prepuzio ed è un intervento semplice se eseguito durante la prima infanzia. Per un adulto, invece, diventa un’operazione più delicata poiché comporta un doloroso periodo post-operatorio che è di circa un mese. La circoncisione permette di risolvere in maniera definitiva la fimosi, permettendo quindi in seguito un vita normale sia per quanto riguarda la salute la sessualità.
La postectomia parziale, invece, prevede l’asportazione della parte terminale del prepuzio, permettendo una parziale copertura del glande. Il post-operatorio è meno invasivo ma, in questo caso, l’intervento potrebbe non risolvere definitivamente il problema e la fimosi può ricomparire nel corso degli anni. La scelta tra le due operazioni è puramente di carattere personale in quanto sono entrambe valide, ma deve essere discussa con il proprio medico di fiducia.