Si parla molto poco di tubercolosi, un po’ per paura, un po’ per ignoranza. Considerate che in Europa, solo 5 anni fa, sono stati diagnosticati nuovi 70.000 casi. Qui in Italia sono sempre meno le persone adulte che si ammalano, ma paradossalmente il numero dei bambini è in aumento.
Oggi la tubercolosi è una delle 10 cause di morte più frequenti nel mondo (insieme troviamo malattie cardiovascolari, tumori, ictus, malattie renali, infezioni come HIV etc). Il pensiero comune è che sia debellata in Italia, ma non è affatto vero. Sono si diminuiti i casi di contagio ma, la tendenza a non ritenerla più un problema porta a un’insufficiente prevenzione e una diagnosi tardiva.
Nell’avambraccio del paziente vengono iniettate 5 PPD, unità di tubercolina purificata. 48/72 ore dopo viene letto il test. Solo il personale esperto può effettuarlo. Il test di Mantoux viene effettuato in campo pediatrico e aiuta a capire anche il grado di diffusione della malattia grazie ad alcuni valori di riferimento.
Quando viene iniettata la soluzione, se si forma come una puntura d’insetto sotto la cute, vuol dire che il paziente è positivo al test e perciò ha contratto il batterio della tubercolosi. Alcune volte la puntura è accompagnata anche da arrossamento.
Il test di Mantoux indica che in qualsiasi momento il paziente ha contratto il batterio. Chiaramente non permette di capire ne come è avvenuto il contagio ne da quale persona. Non è detto però che il paziente sia affetto in quel momento da tubercolosi, perché come accade analogamente con la rosolia (o altre malattie esantematiche), quando il batterio entra in contatto con l’organismo, la persona risulterà positiva per tutta la vita.
Quando il test di Mantoux indica che il paziente è positivo all’infezione, non significa che sia malato. Alcune volte infatti può restare latente per molti anni oppure, il bambino potrebbe averla già sviluppata in passato (in questo caso i genitori ne sono già a conoscenza).
E’ il personale medico specializzato a fare tutti gli accertamenti del caso, grazie a diagnosi complete. A questo punto viene intrapresa la cura più idonea, cioè la profilassi e la terapia antibiotica. Visto la potenziale gravità della tubercolosi non va assolutamente ignorata o sottovalutata ed è importante agire tempestivamente.
Ci sono rari casi in cui il test di Mantoux è un falso positivo. Ciò accade quando la persona ad esempio è stata vaccinata per la tubercolosi oppure è entrata in contatto con batteri appartenenti alla stessa famiglia.
Come abbiamo detto, il test di Mantoux non indica come è avvenuto il contagio. E’ generalmente difficile comunque capire quando e chi ha attaccato la tubercolosi perché si trasmette per via aerea. Di solito comunque viene presa da famigliari, da altri bambini nelle strutture scolastiche. Si trasmette attraverso la secrezione delle mucose (come particelle di muco e catarro).
La tubercolosi è molto più comune nei bambini che negli adulti per via del sistema immunitario meno forte rispetto a quello nostro. A differenza però, difficilmente è un bambino a trasmettere il contagio perché non buttano fuori il muco con la tosse. Inoltre questa malattia polmonare di solito non comunica con l’esterno quando è presente nei bambini.
In media comunque, il contagio non avviene velocemente. Non bastano pochi minuti a contatto con un malato di tubercolosi per prendere la malattia. E’ molto importante comunque seguire le normali procedure di prevenzione, cioè l’evitare di stare a contatto con una persona malata di tubercolosi, lavarsi spesso le mani ed evitare di utilizzare oggetti di altre persone (bottigliette d’acqua, forchette etc).
In caso di dubbi, è importante sottoporre tempestivamente il bambino al test di Mantoux e tutte le diagnosi successive così da combattere subito la malattia qualora presente.