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Acido linoleico coniugato: a cosa serve ed effetti collaterali

Pubblicato da
Lorenzo

L’acido linoleico coniugato viene chiamato anche CLA e si caratterizza per essere un’altra forma di acido omega-6. Si tratta di una sostanza che si trova piuttosto di frequente in tanti prodotti caseari e nella carni bovine. L’acido linoleico coniugato è un antiossidante che si caratterizza per essere assimilato all’interno dei fosfolipidi nelle varie membrane delle cellule. Il CLA viene assunto dal paziente soprattutto quando bisogna curare un cancro oppure conservare un determinato peso del corpo. Infatti, l’acido linoleico è in grado di favorire il passaggio del grasso che viene impiegato come riserva energetica e garantisce anche una migliore costruzione dell’intera massa dei muscoli.

Benefici sul corpo umano

Come abbiamo accennato sopra, gran parte degli scritti che abbiamo oggi a disposizione, sono stati realizzati solo attraverso modelli in fase di sperimentazione, e da tali ricerche, sono emerse funzioni utili al nostro organismo, ma anche delle limitazioni del CLA.

L’azione anticangerogena, sembrerebbe concludersi con la modulazione del segnale apoptotico, sia tramite vitro che su modelli animali. Questa attività è stata riscontrata osservando patologie neoplastiche della mammella, oppure dell’intestino e del polmone.

Attualmente non ci sono ancora i trails clinici che possano dimostrare tale capacità sull’uomo.

Per quanto riguarda l’azione antitrombotica, questa viene garantita attraverso la modulazione del CLA verso la sintesi di acido arachidonico e delle molecole infiammatorie, come le leucotrine, le prostaglandine e le trombossani. Mediante tale attività, il CLA fornisce una protezione all’apparato cardiovascolare e di conseguenza apporterebbe benefici e prevenzione della trombosi.

Il CLA è in grado inoltre di ridurre le concentrazioni elevate di immunoglobuline, anche su persone sane che non riscontrano tale problema, prevenendo in questo modo reazioni allergiche importanti, per questo gli viene attribuita l’azione immunomodulatoria.

Grazie a questa sua efficacia, possiamo dedurre che da un lato il soggetto non incorre a reazioni allergiche autoimmuni, e dall’altro una protezione ampia verso potenziali attacchi da parte di agenti patogeni. Nella dieta dello sportivo, l’acido linoleico coniugato ha occupato un posto di rilievo, perché aiuta a migliorare la composizione del corpo, sviluppando anche un’azione detta RIPARTITIVA, ovvero la principale responsabile della diminuzione significativa della massa grassa corporea a favore di quella muscolare.

Tale azione ha avuto riscontri evidenti sugli animali, dove il dosaggio dato loro, era nettamente superiore a quello che si applica nell’uomo, e grazie al CLA, è stato possibile osservare un dimagrimento ponderale pari a 90 grammi settimanali.

Nonostante le caratteristiche dell’acido linoleico coniugato, ancora oggi c’è chi è scettico nel consigliare questo integratore alimentare per favorire la massa corporea e dimagrire più velocemente. Questo scetticismo è nato attraverso l’osservazione di dati sperimentali in base all’efficacia animale rispetto a quella dell’uomo, che sembrerebbe ridursi significativamente, ed anche alla presenza di effetti collaterali importanti. Le ricerche continuano e presto si avranno novità per quel che riguarda i risultati.

Acido linoleico coniugato e diabete

Gli integratori di CLA non hanno un effetto benefico sui soggetti che soffrono di diabete. Questi pazienti, infatti, potrebbe subire un pericoloso incremento della sindrome metabolica. Assumere degli integratori di CLA, in questi casi, è un rischio che deve essere sempre stabilito dal medico. Gli integratori a base di CLA sono in grado di aiutare nella diminuzione del grasso del corpo, ma al medesimo effetto si può arrivare per colpa di un aumento di grasso nel fegato. Diversi tipi di CLA sono in grado di provocare iperglicemia o comunque aumentare i livelli di glucosio all’interno del sangue. I motivi derivano dal fatto che il corpo acquisisce una maggiore resistenza nei confronti dell’insulina, che è l’ormone che si occupa di trasportare il glucosio dal sangue fino alle cellule per essere impiegato dall’organismo come energia.

Integratori

Gli integratori di CLA si caratterizzano per poter dare un buon aiuto per ridurre il peso corporeo. In realtà, però, non esiste ancora un parere concorde tra gli studiosi, visto che alcuni sostengono questa ipotesi, mentre secondo altri tali integratori hanno un’influenza negativa sul metabolismo degli zuccheri nel sangue, ma anche sul profilo lipidico e sulla complessiva sensibilità che riguarda l’insulina. Il CLA, in ogni caso, si caratterizza certamente per avere delle proprietà che permettono di bruciare i grassi, che agiscono soprattutto quando il corpo si riposa di notte.

Il dosaggio e l’assunzione

Le dosi di CLA che vengono consigliate sono legate al motivo per cui viene utilizzato. In un soggetto adulto le dosi suggerite sono comprese tra 3,2 e 4,2 grammi al giorno quando si è alla ricerca di aiuto nella perdita di peso e nella sua gestione corretta. In altri casi, invece, la dose consigliata di CLA si aggira intorno a 1,8 grammi al giorno, fino ad un massimo di sei giorni consecutivi. Gli studi ancora in corso su effetti collaterali, dosaggio e modalità di assunzione hanno messo in evidenza la necessità, almeno per il momento di sconsigliare l’assunzione di CLA da parte dei bambini. Ad ogni modo, si consiglia di assumere tali integratori sempre dopo i pasti.

Quali sono gli effetti collaterali

Come in altri casi, gli studiosi sono discorsi sugli effetti collaterali legati all’assunzione di supplementi di CLA. Più comunemente, ci sono alcuni disturbi che potrebbero insorgere per colpa di tali integratori: si tratta di fastidio allo stomaco, un senso generale di stanchezza e una notevole resistenza rispetto all’insulina. Come abbiamo detto, i soggetti che soffrono di diabete devono prestare notevole attenzione all’assunzione dell’acido linoleico coniugato, visto che potrebbe portare ad un incremento dei livelli di zucchero presenti nel sangue. Se si dovessero verificare dei dolori di stomaco, invece, il consiglio è quello di frazionare l’assunzione di CLA in un numero maggiore di dosi ogni giorno, con l’intento di risolvere questo problema. Il consumo di integratori a base di CLA è assolutamente sconsigliato alle persone in gravidanza e nel corso della fase di allattamento. Inoltre, c’è la possibilità che si verifichi una reazione di natura allergica ai supplementi di CLA, portando disturbi come prurito, orticaria, problemi sia a respirare che a deglutire, un senso di gonfiore che colpisce il viso, la lingua e la bocca.

Lorenzo