Questa pianta, l’anice stellato, ha alcune benefiche proprietà, tra quelle più conosciute ricordiamo le proprietà balsamiche, galattogoghe, di stimolazione delle ghiandole esocrine, quelle carminative, e quelle digestive.
Si attribuiscono all’anice stellato alcune proprietà stomachiche oltre che eupeptiche; grazie a queste sue caratteristiche l’anice stellato sovente viene utilizzato come una cura per combattere la perdita della fame, e questo uso è stato autorizzato in maniera ufficiale.
Ciò nonostante non sono queste le uniche benefiche proprietà di cui è dotato l’anice stellato. Difatti a questa magnoliacea sono state attribuite anche proprietà espettoranti e, nei confronti dell’apparato digerente, anche antispasmodiche. Più nel dettaglio i flavonoidi e l’olio essenziale che sono contenuti nell’anice stellato hanno la caratteristica di esercitare azioni a carattere broncosecretolitico e, inoltre, inducono la muscolatura liscia del tratto gastrointestinale al rilassamento.
Le attività a carattere secretolitico che vengono svolte dall’olio essenziale risultano utili in modo particolare se trattiamo affezioni di tipo infiammatorio dell’apparato respiratorio per curare le quali, oltretutto, esiste una approvazione ufficiale di questa pianta, dell’anice stellato.
Oltretutto dei recenti studi condotti su specie animali hanno posto in evidenza come una sostanza che si estrae dall’anice stellato, l’estratto etanolico, possa essere considerato a tutti gli effetti un valido potenziale ausilio nella prevenzione e nel contrasto della iperlipidemia, oltre che della aterosclerosi. Resta inteso, naturalmente, che prima di ottenere l’approvazione di tale applicazione dell’anice stellato in campo medico saranno indispensabili altri studi approfonditi a carattere clinico, al fine di poterne valutare l’efficacia terapeutica reale ed anche un utilizzo sicuro per il paziente.
Come già scritto sopra, l’anice stellato, e più precisamente il suo olio essenziale, possiede notevoli proprietà stomachiche ed eupeptiche, motivo per il quale l’uso di questo vegetale ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento delle perdite della fame.
Se ne consiglia, in generale, l’assunzione di 3 gr. di droga (o anche di 0.3 gr. di olio essenziale) nelle ventiquattro ore.
Poiché l’anice stellato, come abbiamo visto, possiede anche delle notevoli proprietà secretolitiche (più precisamente le possiede il suo olio essenziale), lo si può utilizzare con grande efficacia per contrastare i processi infiammatori delle vie aeree, come una bronchite, ad esempio, se queste sono accompagnate dalla tosse, oppure in presenza di qualche altra tipologia di disturbo di natura catarrale che interessa le vie respiratorie.
Le dosi di anice stellato da somministrare in caso di tosse e/o bronchite, e delle altre affezioni delle vie respiratorie, è di 0.3 gr. di olio essenziale o, in alternativa, di circa 3 gr. di droga.
Si prega di notare che se l’anice stellato viene usato a scopo terapeutico, è di fondamentale importanza usare una preparazione definita e standardizzata nel principio attivo (l’olio essenziale), in quanto solo in questo modo si potrà conoscere la esatta quantità di sostanze a valenza farmacologica che si stanno assumendo.
Allorquando si utilizzino delle preparazioni con l’anice stellato come principio attivo, i dosaggi del prodotto possono essere variabili relativamente alle quantità di olio essenziale contenute.
Tali quantità, generalmente, sono riportate dalla casa che produce l’olio sul foglietto informativo o direttamente sulla confezione, per cui è di fondamentale importanza seguire alla lettera le indicazioni che vi si trovano scritte.
In ogni caso prima dell’assunzione per scopi di carattere terapeutico di qualsiasi tipologia di preparazione che contenga anice stellato, è sempre consigliabile interpellare in via preventiva il proprio medico curante.
Ben note anche alla medicina popolare sono le qualità dell’anice stellato, e, infatti, da essa viene utilizzato, in particolar modo sotto forma di tisana, per trattare i disturbi di natura dispeptica ed anche quale rimedio per combattere il catarro ed alcune affezioni di natura respiratoria.
C’è da aggiungere che la medicina tradizionale ha attribuito all’anice stellato anche delle qualità galattogoghe ed è per tale motivo che viene utilizzato anche come ausilio alla produzione del latte materno o per incrementarla, a parto avvenuto.
La medicina indiana, poi, impiega l’anice stellato quale presidio contro i problemi di flatulenza, i disturbi di natura digestiva, gli spasmi dell’intestino e la diarrea. Non se ne disdegna l’utilizzo anche per trattare l’artrite reumatoide e finanche come contrasto all’emiparesi ed alla paralisi facciale.
Neanche l’omeopatia disdegna di utilizzare l’anice stellato ed infatti in questo contesto lo si ritrova sotto forma di globuli o anche di tintura madre. In questo contesto l’anice stellato viene utilizzato sempre come aiuto per aumentare o, comunque, favorire la secrezione di latte materno ed anche quale presidio contro le lombalgie.
Il dosaggio a titolo di rimedio omeopatico da assumere può variare tra un paziente ed un altro per esempio in relazione alla tipologia di disturbo da trattare, al tipo di preparato ed alla diluizione omeopatica che si intende utilizzare.
Da tener ben presente che l’utilizzo di anice stellato per il trattamento di questi ultimi disturbi descritti non è stato approvato e neanche suffragato dalle necessarie prove a titolo sperimentale. In alcuni casi tali prove potrebbero non essere state superate. Per tale motivo non si assicura l’efficacia da un punto di vista terapeutico né che certamente non sia dannoso per la salute dell’uomo.
L’anice stellato potrebbe predisporre all’eritema solare, ad una epatopatia, alla epilessia. Una controindicazione potrebbe essere un’eventuale accertata ipersensibilità nei confronti di uno o più dei suoi componenti.