Dopo un recente convegno mondiale sull’alimentazione, svolto a Budapest, la frutta disidrata e quella secca sono state rivalutate, e sembrano non avere nulla da invidiare alla frutta fresca.
Le mele disidratate, le prugne, i fichi secchi ed anche l’uvetta hanno grandi benefici sul nostro corpo, ed andrebbe consumati quotidianamente, anche se il consiglio è quello di assumerne in piccolissime quantità.
La frutta disidrata ha un sostanziale quantitativo di fibra solubile e, come la frutta fresca, ha un bassissimo contenuto di zuccheri, e di conseguenza di indice glicemico, e può essere un alimento importante per contrastare diversi disturbi legati al mal funzionamento del metabolismo.
Oltre ad avere molte fibre, la frutta disidratata è considerata una delle fonti migliori di potassio ed al suo interno sono presenti vitamine e minerali che costituiscono la tipicità del frutto stesso, oltre ad un quantitativo di rilievo di fenoli.
I polifenoli agiscono positivamente sul cuore, proteggendolo da eventuali malattie cardiache, e gli effetti che hanno sulla nostra salute sono diversi e complessi, agendo sempre in maniera differente, non esclusivamente solo come antiossidanti.
Recentemente i ricercatori hanno scoperto come, differenti polifenoli, hanno un effetto di protezione sul nostro corpo, contrastando la formazione da eventuali malattie.
In questo senso, sono molte le ricerche su questi elementi, che sono parte essenziale anche del vino. E proprio sulla spinta di questo mercato economico, che si sono approfonditi molti temi riguardanti i polifenoli, aiutando così molti ricercatori ad espandere il loro significato anche ad altri alimenti, come la frutta disidrata.
Come abbiamo accennato, per frutta disidratata si intendono: prugne secche, fichi, uva sultanina, mele, albicocche e molta altra ancora.
Per essiccare la frutta, anticamente si utilizzava la forza del sole, oppure il calore di un fuoco molto basso, mentre oggi, per la produzione di questi alimenti, si utilizzano macchine industriali moderne. È possibile realizzare in casa la frutta disidratata in maniera semplice e senza nessun problema, ma bisogna stare molto attenti quando si acquistano alimenti come questi al supermercato.
Nella frutta disidratata commerciale è possibile trovare Diossido di Zolfo, oppure Anidride Solforosa, che spesso viene indicata nelle confezioni con il codice E220.
Questi elementi gassosi si impiegano come disinfettanti, oppure come agente sbiancante o sotto forma di conservante alimentare.
Quando la frutta, prima della disidratazione, viene trattata con anidride solforosa, il suo colore originale non viene alterato, così come il sapore, ma aumenta il periodo della conservazione.
Se consumata in piccolissime quantità non nuoce alla nostra salute, anche se si tratta sempre di un prodotto chimico molto tossico, specie se viene inalato ed in particolar modo deve essere sempre tenuto lontano dalla portata dei bambini.
Leggendo le etichette che si trovano sulle confezioni, è possibile evitare di assumere frutta essiccata realizzata con l’aggiunta di anidrite solforosa, oltre ad osservarne attentamente il colore della frutta, in particolare nelle albicocche, che di certo non si presenteranno dello stesso colore di quando il frutto è fresco, ovvero arancione acceso, ma di un colore molto scuro che ricorda quello delle prugne.
In commercio è possibile acquistare frutta disidrata da agricoltura biologica, o più semplicemente come abbiamo detto, realizzarla in casa.
Il processo di disidratazione prevede la totale eliminazione della parte acquosa presente nella frutta, facendo in modo che si concentrino gli zuccheri, e di conseguenza aumentare anche il quantitativo calorico dell’alimento.
Se la frutta disidrata viene consumata con moderazione, non reca nessun danno alla nostra salute, anche se un altro problema che dobbiamo affrontare riguarda sempre consumo di frutta disidratata industriale.
Molto spesso, per queste preparazioni, vengono impiegati frutti di scarsa qualità e poco saporiti e quindi per apportare gusto al frutto, vengono aggiunti zuccheri, oppure saccarina o dolcificanti artificiali, che non sono salutari per il nostro organismo. Per queste considerazioni, consumando frutta essiccata, ingeriamo un elevato quantitativo di zucchero, che potrebbe provocare problemi legati al metabolismo.
Anche in questo caso specifico bisogna sempre leggere con attenzione le etichette, evitando di acquistare quei prodotti dove sono presenti zuccheri aggiunti, o meglio ancora realizzare la frutta disidrata in casa, in maniera tale da impiegare per la preparazione, dei frutti dolci di natura e molto genuini, senza dover aggiungere nulla che possa compromettere la nostra salute.
Se volete realizzare la frutta secca o disidrata a livello casalingo, basta semplicemente andare alla ricerca su internet di siti di cucina che vi mostreranno in maniera veloce il procedimento di realizzazione.