Le caviglie sono invece una parte della struttura estremamente coinvolta nelle attività quotidiana e, proprio per questo motivo, soggette a numerosi traumi, di lieve o di grave entità, oltre che a diverse patologie. Tra questi ultimi problemi, un cenno di particolare riferimento è ascrivibile al noto e diffuso problema delle “caviglie gonfie”, che riguarda principalmente le persone che stanno in piedi per molto tempo, o stanno sedute per altrettanto periodo. Se infatti i muscoli delle gambe rimangono immobili per parecchie ore, il sangue con fatica riesce a raggiungere il cuore e viene di conseguenza incrementata la pressione venosa, con accumulo del liquido plasmatico nelle caviglie. Di qui, il gonfiore.
Chi è interessato dal gonfiore alle caviglie
Generalmente le caviglie tendono a gonfiarsi in maniera piuttosto improvvisa e graduale, estendendo l’impressione del gonfiore anche più giù, sul piede. Ad essere più colpiti sono soprattutto gli anziani e coloro che fanno una vita sedentaria: si pensi, a titolo di esempio – naturalmente non esaustivo – a chi lavora in ufficio o fa l’autista. Un’altra categoria di pazienti frequentemente interessata da questo problema sono le donne in menopausa. Per quanto intuibile, da quanto sopra annunciato non si tratta di una condizione grave. Anzi, se la condizione si presenta da sola non è affatto preoccupante: il discorso cambia se invece dovessero manifestarsi altri sintomi, in grado di rendere opportuno e consigliabile un approfondimento medico…
Cause caviglie gonfie
Come già annunciato, le caviglie gonfie possono dipendere da una lunga serie di fattori. Tra le principali motivazioni, possiamo ad esempio ricordare che se a gonfiarsi è una sola caviglia, la determinante può essere ricondotta a una lesione o a un trauma, mentre se si gonfiano entrambe le caviglie la causa è probabilmente di altra natura, patologica. Oltre alla sedentarietà, altre cause delle caviglie gonfie sono da ricercarsi nelle situazioni di gravidanza: le caviglie, in questo caso, tenderanno a gonfiarsi soprattutto verso l’ottavo e il nono mese a causa dell’aumento del peso della gestante (il gonfiore sparisce, di conseguenza, dopo 1-2 settimane dal parto).
Altre cause sono la tendinite alla caviglia, una cattiva circolazione sanguigna, la ritenzione idrica, l’insufficienza venosa, un linfedema, i coaguli di sangue, delle patologie al cuore, al fegato e ai reni, delle infezioni, una condizione di obesità, l’artrite reumatoide, le reazioni allergiche, le malattie alla tiroide, la puntura di un insetto, l’anziana età, le mestruazioni e la sindrome pre-mestruale, e ancora l’abuso di sale e di alcool, le temperature calde.
Sintomi caviglie gonfie
La condizione si manifesta principalmente mediante un evidente gonfiore che interessa principalmente la caviglia, ma che sovente può espandersi anche sul dorso del piede (solo raramente può invece espandersi anche sotto la pianta del piede). Altri sintomi connessi, ma eventuali, sono il mal di pancia, il mal di testa, la ritenzione idrica, le infezioni, la difficoltà a camminare, una sensazione di fastidio, l’affaticamento, lo sviluppo di vesciche.
Come rimediare alle caviglie gonfie
Come risulta facilmente intuibile, il gonfiore alla caviglia dovrà essere curato avendo come principale riferimento la causa che ha prodotto questa condizione. Fortunatamente, come già abbiamo avuto modo di anticipare, le caviglie gonfie possono essere facilmente fronteggiate attraverso l’adozione di alcuni semplici consigli. Ad esempio, se passate molte ore nella stessa posizione (seduti davanti alla scrivania) bisogna muovere spesso il piede. Cercate inoltre di effettuare ogni giorno delle camminate e, ove possibile, accompagnarle con del nuoto o dello sport. Evitate inoltre l’utilizzo di scarpe strette e tacchi alti. Potrebbe inoltre essere utile cercare di applicare delle specifiche creme anti-stanchezza e anti-gonfiore, facilmente ritrovabili in commercio, e utilizzo di calze elastiche, non troppo strette. Viene inoltre generalmente consigliato consumare cibi ricchi di antiossidanti e vaso-protettori, e utilizzare il Ginkgo Biloba per favorire la circolazione. Ulteriormente, per coloro che soffrono di ritenzione idrica, sarà utile bere bevande diuretiche più volte al giorno.
Se invece il gonfiore alla caviglia è dovuto a un trauma, sarà necessario riposare, effettuare degli impacchi di ghiaccio, un bendaggio e appoggiare il piede su un cuscino durante la notte.
Per maggiori informazioni, soprattutto nelle ipotesi in cui il gonfiore non dovesse sparire entro pochi giorni, vi consigliamo di consultare il vostro medico di riferimento.