Stappare il naso è una di quelle sensazioni che è capitata a tutti, specialmente durante il periodo invernale, quando è più facile essere colpiti da raffreddore ed altri malanni del genere. Il naso chiuso è un sintomo che è associato a diverse situazioni, tra cui tante anche non patologiche. Ad ogni modo, è un’ostruzione che colpisce le vie aeree per via di un’attività di natura infiammatoria che può essere provocata da dei batteri, da virus, sostanze che possono irritare, ma anche cambiamenti repentini e forti di temperature, così come uno stile di vita non consono alla stagione in cui ci si trova.
Stappare il naso è necessario soprattutto in relazione al raffreddore. Spesso, però, le cause del naso chiuso derivano anche dalle allergie. Tutti i vari disturbi che possono andare a colpire l’apparato otorinolaringoiatrico possono provocare un’ostruzione delle vie aeree. Tante volte il naso chiuso può derivare da un’irritazione che colpisce la mucosa. Quando ci sono degli elementi irritanti, infatti, che vanno ad agire sulla mucosa, ecco che quest’ultima diventerà sempre più gonfia ed infiammata, andando a rendere più difficoltoso il percorso dell’aria. La colpa è del rilascio dell’istamina da parte dei tessuti della mucosa che sono stati colpiti dall’infiammazione. La mucosa, quindi, inizia a produrre una quantità sempre maggiore di muco, estremamente denso e anche molto vischioso. Questo muco finisce nella cavità nasale dove comincia ad accumularsi, portando spesso a quella situazione definita come congestione nasale. Il naso tappato può derivare anche dal setto nasale deviato. In questi casi, si tratta di un’anomalia a livello anatomica che può essere risolta solamente dopo un intervento chirurgico, evitando che il paziente continui a soffrire per colpa di una congestione patologica. L’intervento chirurgico necessario è quello di settoplatica, che consente di riportare in allineamento perfetto il setto nasale.
Stappare il naso comporta anche prestare maggiore attenzione quotidiana al nostro corpo. In modo particolare, nei bambini vi è una naturale tendenza alla formazione e all’accumulo di muco che non riescono ad espellere da soli. Cercate di mantenere sempre il più pulito possibile il naso dei vostri bambini. Proprio affrontare con leggerezza la pulizia del naso può portare a diverse problematiche irritative quando si diventa adulti e stappare il naso diventa una priorità vera e propria. Ovviamente, la prima cosa da fare è quella di far presente al proprio medico tale situazione, in maniera tale che quest’ultimo possa andare alla ricerca della diagnosi perfetta per approcciarsi in modo corretto al problema.
Per stappare il naso, in alcuni casi, si può ricorrere solamente ad una terapia a base di farmaci, dietro ovviamente prescrizione del proprio medico. In queste situazioni, la causa che ha portato al naso chiuso non si nasconde dietro un normale raffreddore. Per curare il naso chiuso, quindi, vengono utilizzati diversi tipi di farmaci. Si va dai corticosteroidi che sono in grado di garantire un’azione che contrasta infiammazione e dolore fino ad arrivare agli antistaminici, che aiutano a combattere le conseguenze dell’istamina sul nostro corpo. Altrettanto diffusi sono i farmaci mucolitici, che permettono di sciogliere il muco che si è accumulato, stappando adeguatamente il naso. Infine, vengono utilizzati dei farmaci antibiotici nel momento in cui il naso chiuso deriva da un’infezione batterica.
Un altro trattamento particolarmente diffuso per stappare il naso e che può portare a degli ottimi risultati corrisponde all’aerosolterapia. I vantaggi sono notevoli per il corpo, con i farmaci che vengono somministrati usando un dispositivo particolare, denominato per l’appunto aerosol. Ce ne sono ormai tantissime tipologie sul mercato e si caratterizzano per una grande semplicità e comodità d’uso. L’aerosol è composto dal nebulizzatore, dal boccaglio, dall’ampolla, dalla mascherina e dalla forcella nasale. Il farmaco viene posto all’interno dell’ampolla e propagato sotto forma di piccolissime gocce che vengono trasportate fino alle vie aeree, sfruttando un flusso d’aria provocato da questo strumento. Il vantaggio è quello di far arrivare il farmaco fino alle zone più profonde dell’apparato respiratorio, come ad esempio i bronchi e i polmoni.
Questi spray possono tornare molto utili per stappare il naso, andando a svolgere un’azione decongestionante sulla mucosa nasale, garantendo un ottimo sollievo praticamente nell’immediato. Le sostanze contenute all’interno di questi spray si caratterizzano per svolgere un’azione vasocostrittrice, combattendo quella dell’istamina. Tra i principali principi attivi legati a questi prodotti troviamo la nafazolina, meglio conosciuta con il termine commerciale di Rinazina. Bastano due spruzzi ogni giorno, per un trattamento che non deve superare i quattro giorni per stappare il naso in modo efficace. Attenzione a non usarli troppo a lungo, visto che vengono comunque assorbiti dal corpo e a lungo andare possono provocare diversi effetti collaterali.