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Cosa mangiare in gravidanza: quali sono i cibi vietati?

Pubblicato da
Lorenzo

Sapere alla perfezione cosa mangiare in gravidanza può essere veramente molto d’aiuto per il bambino, dal momento che potrà contare su ogni tipo di sostanza nutritiva che serve per crescere in maniera completamente sana. Infatti, la futura mamma deve seguire una dieta che sia particolarmente sana e, al tempo stesso, anche decisamente equilibrata. Una dieta del genere comprende sicuramente le proteine, carboidrati, latte e derivati, la frutta e la verdura. Gran parte di questi cibi non è pericoloso, ma ci sono alcuni alimenti che si caratterizzano per poter diventare un vero e proprio pericolo quando vengono mangiati in gravidanza. Avere una perfetta conoscenza dell’elenco di alimenti che possono essere rischiosi in gravidanza è fondamentale anche per garantire un corretto apporto di sostanze nutritive al bambino.

Quali sono i cibi vietati?

Tra i vari alimenti che non si possono consumare durante il periodo di gravidanza troviamo il pesce crudo, nello specifico i crostacei, ma anche le uova strapazzate e tutti quei cibi che vengono cucinati sia con le uova crude che con le uova cotte pochissimo. Meglio evitare anche tutti quei succhi di frutta che non sono pastorizzati, così come è consigliabile non mangiare i germogli crudi (soprattutto quelli di erba medica) e i formaggi molli che sono stati pastorizzati. Ad esempio, in gravidanza è meglio stare lontani da feta, brie, le tome, il gorgonzola, i tomini freschi e questi tipi di formaggi. Al tempo stesso, è bene evitare il latte che non è stato pastorizzato e tutti quei cibi realizzati con latte non pastorizzato. Evitare di mangiare il fegato (per l’eccessiva presenza di vitamina A) e di consumare vari tipi di integratori, così come sarebbe meglio evitare anche tè e tisane realizzati con estratti vegetali.

Il legame tra pesce e mercurio

Allo stesso modo, si consiglia di non mangiare quel pesce in cui vi è un’elevata concentrazione di mercurio, come ad esempio pesce spada e sgombro, così come sia il pesce che la carne crudi. Il prosciutto crudo, giusto per fare un esempio, dovrebbe essere sempre evitato dal momento che è in grado di causare un’intossicazione alimentare. Alcuni tipi di pesce, in modo particolare quelli che presentano una buona quantità di acidi grassi Omega 3 possono essere invece consumati, dato che potrebbero svolgere un’azione benefica sullo sviluppo cerebrale del feto e abbassare, al contempo, il pericolo che il parto avvenga in anticipo. La presenza del mercurio negli animali acquatici è particolarmente pericolosa in tutti i pesci, ma nello specifico in quelli predatori dalle dimensioni maggiori, come ad esempio lo squalo e il pesce spada. Le future mamme farebbero bene ad evitare anche il maccarello, mentre il tonno al naturale, pesce gatto, salmone, merlano e gamberetti vanno bene, ma senza mai superare i 350 grammi ogni settimana. Evitate anche sushi e sashimi, visto che hanno una probabilità di avere al loro interno dei batteri notevolmente superiore in confronto al pesce ben cotto.

Il legame tra latte e derivati e la listeriosi

Diversi formaggi molli e un buon numero di piatti pronti realizzati con la carne, nonché il latte non pastorizzato e relativi derivati, possono provocare la listeriosi. Si tratta di un’intossicazione di natura alimentare che viene provocata da un particolare batterio e può portare numerosi rischi alla futura mamma. Quando insorge questo disturbo i rischi per la gestante sono connessi al parto. Nei casi più gravi ci può essere anche un aborto spontaneo, mentre in numerose occasioni la listeriosi può portare ad un parto anticipato. I sintomi dell’insorgenza della listeriosi sono spesso di natura parainfluenzale, tra cui febbre, dolori ai muscoli, brividi e senso di nausea e diarrea. Si tratta di una malattia molto rischiosa, perché è in grado di trasformarsi in una forma anche mortale di meningite e di infezioni ematiche che sono altrettanto letali in via potenziale. Avvertire immediatamente il medico nel caso d’insorgenza di uno di questi disturbi, mentre sarà l’esame del sangue a confermare o meno la diagnosi. La cura della listeriosi avviene generalmente con farmaci antibiotici.

La prevenzione contro la listeriosi

Alcune linee direttive della FDA per prevenire questo disturbo potenzialmente letale prevedono di evitare di mangiare hot-dog e piatti pronti della gastronomia, tranne quelli ben cotti, evitare di bere latte crudo o di mangiare derivati con latte crudo, evitare di mangiare formaggi molli, tranne quando sono stati prodotti con latte pastorizzato, evitare di mangiare paté e salse realizzate con la carne ed evitare il consumo di pesce affumicato.

Germogli crudi, succhi non pastorizzati, carne e uova

Sia i germogli crudi che i succhi di frutta e di verdura, freschi e che non sono stati pastorizzati, rientrano tra gli alimenti da evitare in gravidanza. Al loro interno, infatti, potrebbero esserci batteri patogeni che li trasformano in veri e propri rischi per il feto. Infatti, possono portare infezioni come Salmonella ed Escherichia Coli, che si riconoscono da alcuni sintomi particolarmente diffusi, come febbre, crampi all’addome, nausea e diarrea.  Per quanto riguarda le carni e le uova è meglio evitare di consumare questi cibi crudi e comunque non ben cotti, altrimenti potrebbero portare a numerosi tipi di intossicazione alimentare, come ad esempio la toxoplasmosi. Un termometro per alimenti potrebbe risultare pratico e utile per valutare la cottura dei cibi. Le uova devono essere sempre cotte, in maniera tale che tuorlo e la chiara diventano ben duri: per tale ragione, meglio evitare zabaione e dolci come il tiramisù.

Lorenzo