Consumare peperoncino in gravidanza può portare a conseguenze negative per il bambino? Per il momento gli esperti non sono riusciti a raggiungere un’intesa e ad esprimere un punto di vista unico e concorde su tale discussione. Secondo alcuni in gravidanza sarebbe meglio non mangiare tutti quei piatti piccanti, mentre altri evidenziano come solamente gli eccessi di cibi piccanti possano essere dannosi.
La principale regola che una donna che aspetta un bambino deve seguire per quanto riguarda l’alimentazione è sicuramente quella di puntare su una dieta il più equilibrata possibile. In poche parole, si può mangiare un po’ di tutto, ma è fondamentale evitare ogni tipo di eccesso. Il bambino che si trova nella pancia della madre, infatti, ha la necessità di ricevere ogni tipo di nutriente, ma sempre nelle dosi corrette. Mettendo a confronto il numero di esperti che sostengono la possibilità di mangiare peperoncino in gravidanza (a patto di non esagerare) con quello degli esperti che invece lo proibiscono del tutto, si evince come il vantaggio sia sostanzialmente per la prima “visione”. Si possono, quindi, mangiare dei cibi piccanti nel corso dei nove mesi della gravidanza, ma è necessario rispettare due condizioni. La prima è che bisogna consumarli solo di rado, mentre la seconda è che è meglio evitare di abbondare con le dosi di peperoncino.
Secondo quella corrente di pensiero per cui il peperoncino in gravidanza non dovrebbe mai essere consumato, tale spezia è particolarmente dannosa se assunta durante i nove mesi di gravidanza per un motivo ben preciso. Infatti, il peperoncino andrebbe a stimolare in modo prematuro le contrazioni. In questo modo, sarebbe la causa di un possibile parto anticipato o, in alcuni casi, addirittura potrebbe provocare la perdita del bambino. Per il momento si tratta solamente di ipotesi a livello teorico, che non sono mai state confermate da studi e da ricerche ufficiali. Gli studi di settore, però, hanno evidenziato come quando tale spezia viene consumata in maniera moderata, non è in grado di portare a tali effetti negativi. Il feto, poi, non è oggetto di alcun tipo di danno, dal momento che non riesce nemmeno a percepirne il sapore. Ed è sostanzialmente la prima smentita a tutti coloro che sostengono come il bambino riscontri un senso di fastidio nei confronti di un gusto talmente intenso. È certamente vero che il feto si nutre mediante tutti gli alimenti che vengono consumati dalla madre, ma è altrettanto facile da capire che siccome le varie sostanze gli giungono mediante il sangue, non sono in grado assolutamente di percepire alcun tipo di sapore.
Un uso moderato di peperoncino in gravidanza non provoca alcun disturbo, ma quando viene consumato in modo eccessivo, allora le conseguenze possono esserci eccome. Tra le più importanti e diffuse controindicazioni ci sono il senso di nausea e di vomito, un’irritazione che va a colpire la mucosa gastrica, disturbi di diversa natura che vanno a colpire l’intestino e dei forti bruciori di stomaco. Ad ogni modo, si tratta di controindicazioni legate all’eccesso di ogni tipo di cibo. Consumare questa spazio in modo moderato, può portare sicuramente ad effetti benefici rispetto al consumo di carne cruda o di tutti quegli alimenti che vengono catalogati come “cibo spazzatura”. Altre controindicazioni potrebbero insorgere nel caso in cui la futura madre soffra già di alcune particolari patologie. Giusto per fare un esempio, la donna potrebbe avere conseguenze molto spiacevoli se soffre di emorroidi mangiando tale spezia. Quindi, chiedere un parere al proprio medico è indubbiamente la cosa migliore da fare e, nel caso in cui ve lo sconsigli, è bene cercare di seguire tali direttive, facendo una piccola rinuncia al peperoncino per nove mesi.
Il peperoncino in gravidanza, a meno di situazioni particolari, è in grado di garantire diverse proprietà benefiche all’organismo della madre. Ad esempio, il sapore piccante va a stimolare il corpo per quanto riguarda la diffusione di adrenalina, che garantisce coraggio ed energia. Inoltre, va a migliorare la circolazione del sangue, dona un senso di sollievo ai muscoli ed ha importanti proprietà antiossidanti. Nello specifico, il peperoncino rosso e la sua sostanza principale, ovvero la capsaicina, stimolano l’organismo nella produzione di enzimi digestivi e, al tempo stesso, riducono la concentrazione di colesterolo cattivo nel sangue.