Da quanto sopra, ne deriva che in seguito all’installazione del bendaggio gastrico si verificherà una sensazione precoce del senso di sazietà e una più ridotta capacità di assunzione del cibo.
Diverse sono le forme tecniche di intervento gastrorestrittivo che si avvale del bendaggio gastrico. Distinguiamo anzitutto il bendaggio gastrico regolabile laparoscopico (LAGB o Lap-Band), il metodo più diffuso, e la gastroplastica verticale (VBG), con riduzione del volume dello stomaco garantita da un dispositivo impiantato chirurgicamente.
In particolar modo, l’intervento che abbiamo definito più diffuso, il bendaggio gastrico regolabile, appare essere una tecnica più semplice e meno invasiva: si avvantaggia infatti della presenza di un bendaggio gonfiabile e regolabile, rappresentato da una fascia in silicone, che viene impiantato chirurgicamente intorno alla parte superiore dello stomaco e fissato al fondo gastrico per evitarne eventuali scivolamenti. Si tratta, come detto, di un impianto completamente regolabile, le cui dimensioni dipendono dalla quantità di soluzione salina sterile che si trova al suo interno. Grazie a un sottile catetere il chirurgo può dunque regolare il diametro del dispositivo aggiungendo o togliendo soluzione salina e personalizzando dunque l’entità dello “strozzamento”.
Secondo quanto riportato da alcune recenti ricerche, il bendaggio gastrico regolabile può condurre mediamente alla perdita di circa il 40% del peso in eccesso: naturalmente, il risultato dipenderà da soggetto a soggetto. Occorre altresì tenere conto che la perdita di peso è generalmente più lenta rispetto ad altre procedure chirurgiche, ma a fronte di minori rischi. Non mancano comunque i problemi: i più comuni sono sensazioni di nausea e vomito, e qualche complicazione chirurgica secondaria.
L’operazione del bendaggio gastrico è oggi effettuata in completa sicurezza, con tecniche meno invasive del passato. Di norma, i pazienti sono dimessi dopo una breve degenza ospedaliera di circa 48 ore. Da questo momento, saranno richieste alcune cautele: ad esempio, per le prime due settimane dall’intervento, è bene ricordare che lo stomaco potrà gestire solo piccole quantità di liquidi, tanto che alcune persone si sentiranno sazie per aver bevuto solo un po’ di acqua. Trattandosi di una situazione ben diversa da paziente a paziente, il medico fornirà precise istruzioni sul da farsi, ripetendo altresì qualche consiglio più generico, come il masticare bene gli alimenti e smettere di mangiare non appena si avverte una sensazione di sazietà.
Oltre alla nausea, al vomito e alla già ricordata possibile (non frequente) insorgenza di complicazioni connesse alla procedura chirurgica, è possibile che il paziente possa avvertire ulteriori effetti sgraditi come la difficoltà di deglutizione, la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), il mal di stomaco, il dolore addominale, la stitichezza, l’intolleranza al dispositivo, la dilatazione o ernia della tasca gastrica, alcuni possibili danni allo stomaco per erosione della fascia attraverso le pareti dello stesso, l’allungamento dell’esofago.
Alcune complicazioni ancora più rare includono invece l’ostruzione del passaggio di alimenti solidi e di liquidi, la perdita di liquidi dal bendaggio gastrico, i problemi alla porta di iniezione del liquido e lo spostamento della banda gastrica rispetto alla sua posizione originale.
Per quanto infine concerne i numerosi vantaggi della procedura, ricordiamo come il bendaggio gastrico possa assicurare un discreto calo di peso, e che rispetto ad altri interventi di chirurgia bariatrica il tasso di mortalità legato all’intervento è notevolmente più basso. Non è inoltre necessario, contrariamente ad altri interventi, alcun taglio o pinzatura dello stomaco.
La degenza in ospedale è molto breve, e il recupero è veloce e con minori complicazioni pericolose per la vita. L’impianto è altresì regolabile senza ulteriori interventi chirurgici e l’assorbimento degli alimenti resta invariato.
Insomma, il bendaggio gastrico è certamente uno degli standard moderni per questo genere di problemi di obesità, e grazie alla bassa invasività della procedura chirurgica, eseguita per via laparoscopica, può essere altresì di maggiore gradimento per il paziente interessato. Inoltre, la perdita di peso, pur graduale, è costante nei mesi e spesso negli anni.
Per poterne sapere di più, vi consigliamo naturalmente di parlarne con il vostro medico di riferimento.