In tante occasioni, si tratta di un esame che serve per una valutazione completa dal punto di vista fisico oppure nel momento in cui secondo il medico il paziente potrebbe essere stato colpito da un’infezione.
L’emocromo si può sfruttare anche per tenere sotto controllo e monitorare l’efficacia di alcuni particolari medicinali. L’esame dell’emocromo completo si caratterizza per mettere a disposizione informazioni e dati su tre tipologie di cellule, ovvero le piastrine, i globuli rossi e i globuli bianchi. Grazie a questo esame del sangue si può effettuare la misurazione del numero di cellule presenti nel sangue e della loro condizione, ottenendo dati importanti come forma, contenuto e dimensioni.
Per effettuare questo esame del sangue non serve altro che recarsi presso un ambulatorio che effettua i prelievi. Per gli adulti il prelievo, nella maggior parte dei casi, si esegue usando una vena del braccio. Per quanto riguarda i bambini più piccoli, invece, il prelievo solitamente viene eseguito dal tallone. Non c’è bisogno di affrontare alcuna preparazione specifica per sostenere l’esame dell’emocromo completo.
I globuli rossi, che vengono chiamati eritrociti, corrispondono a quelle particolari cellule presenti nel sangue che trasportano sia l’ossigeno che il biossido di carbonio in tutto il corpo. Si tratta di cellule che sono ricche di emoglobina, al cui interno vi è una notevole concentrazione di ferro. Il livello di ossigeno collegato all’emoglobina permette a questi globuli di assumere un caratteristico colore rosso. L’emoglobina porta con sé l’ossigeno e lo distribuisce ai vari tessuti, da cui invece riprende l’anidride carbonica, che poi viene buttata fuori dall’organismo mediante la respirazione. La misurazione dei globuli rossi avviene in milioni per millimetro cubo di sangue (mil/mm3).
I globuli bianchi sono stati ribattezzati anche leucociti e si caratterizzano per essere quelle cellule del sangue che vanno a contrastare le infezioni. La misurazione dei globuli bianchi avviene in migliaia per millilitro cubo (K/ml3) di sangue. In compagnia di tutti gli altri esami del sangue, si può scegliere di eseguire anche la formula leucocitaria. Con quest’ultima vengono conteggiati le diverse tipologie di globuli bianchi, tra cui i neutrofili, i linfociti, i monociti, i basofili e i eosinofili.
Non ci sono solamente globuli rossi e bianchi, ma anche ulteriori valori all’interno dell’emocromo completo. Si tratta dell’HCT (o ematocrito), ovvero la percentuale di globuli rossi che è presente all’interno del volume complessivo di sangue. Un altro valore è la conta piastrinica, ovvero la quantità di piastrine espressa in migliaia per millilitro cubo di sangue. Il valore MPV è il volume piastrinico medio, ovvero la dimensione media che caratterizza le piastrine.
Le piastrine giovani hanno una dimensione maggiore rispetto a quelle più anziane e, di conseguenza, hanno un MPV più alto. L’MCH è l’emoglobina corpuscolare media ed indica il livello medio di emoglobina che si trova all’interno di un singolo globulo rosso. Un altro valore è l’MCHC, che corrisponde al livello di concentrazione cellulare media di emoglobina. Si tratta di un parametro che permette di comprendere al medico quanto sia pallida una cellula: questa informazione può ricoprire un ruolo fondamentale per effettuare una diagnosi più certa ed accurata. Il valore RDW indica l’ampiezza relativa alla distribuzione eritrocitaria, ovvero la misura in cui varia la dimensioni dei globuli rossi. Il valore MCV è il volume corpuscolare medio ed indica la dimensioni media di un singolo globulo rosso.
Il medico prescrive questo esame del sangue nel momento in cui il paziente ha dei sintomi di una probabile infezione, oppure accusa spesso debolezza e stanchezza o delle infiammazioni, dei lividi o dei sanguinamenti frequenti. I valori dell’emocromo completo possono anche essere condizionati da diversi farmaci oppure da delle carenze a livello alimentare. L’emocromo completo può essere prescritto dal medico anche nel momento in cui c’è un dubbio circa la presenza di una malattia relativa al sangue. Un esame che, in ogni caso, può essere prescritto anche solamente per una valutazione delle condizioni complessive del paziente, oltre che tenere sotto controllo quanto siano efficaci certe terapie che sono state intraprese.