La cause di questo accumulo possono avere natura diversa e, in base alla presenza di altri sintomi, si può individuare quale sia il problema.
L’orzaiolo è una delle principali cause di gonfiore ed è un processo infettivo a carico delle ghiandole sebacee causato da batteri stafilococchi. Gli orzaioli, sia esterni che interni, oltre che provocare arrossamento, dolore, gonfiore e lacrimazione, danno la sensazione di corpo estraneo nell’occhio.
In alcuni casi, l’orzaiolo ostruisce il dotto lacrimale, e allora si parla di calazio, ma questo può avvenire anche in seguito a un ostruzione a causa di un tumore, ma è un ipotesi molto rara. Molto più frequente è invece la congiuntivite che, oltre alla palpebra gonfia, provoca arrossamento degli occhi, fotofobia e lacrimazione, che in genere è giallastra e appiccicosa, tanto da “incollare” gli occhi dopo la notte passata con gli occhi chiusi. La blefarite è anch’essa un processo infiammatorio del margine palpebrale la cui sintomatologia è spesso generica: si osservano arrossamenti a livello dell’occhio e della palpebra, gonfiore palpebrale, prurito, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, offuscamento visivo. Ci sono anche delle cause episodiche che sono, ad esempio, punture d’insetto o reazioni allergiche.
In alcuni casi, la palpebra gonfia è sentore di un altro tipo di problema. Se si sospetta il coinvolgimento di cuore, reni, fegato o tiroide si deve ricorrere a degli specifici test di laboratorio e alle tecniche di imaging più opportune. La palpebra gonfia può infatti avere anche origini di tipo sistemico – endocrino come edema generalizzato, ipertiroidismo, ipotiroidismo e neoplasie. Il Morbo di Graves è una patologia con basi autoimmuni che colpisce la tiroide e che si accompagna a gozzo, ipertiroidismo, disfunzioni orbitali e dermopatie.
La soluzione del problema della palpebra gonfia dipenda da ciò che l’ha causata. Ci son però alcuni accorgimenti che possono aiutare; in anzitutto, è sempre bene evitare di toccare o strofinare gli occhi, poiché questo rischia di introdurre altri batteri nella zona infetta. In questi casi è bene non utilizzare il trucco che comunque porta scorie e materiali estranei sia sulla palpebra superiore che inferiore. Inoltre, nel caso di utilizzo di lenti a contatto bisogna fare attenzione alla loro igiene e rimuoverle fino a risoluzione del problema.
Per lenire l’occhio da infiammazioni, se non vi sono batteri, si può utilizzare un collirio a base di camomilla o calendula dall’azione calmante e lenitiva. Se invece la palpebra gonfia è così a causa della secchezza oculare, si possono utilizzare lacrime artificiali per lubrificare l’occhio ed evitare il bruciore. Nel caso in cui il problema di palpebra gonfia sia generato da allergie, è sufficiente intervenire con colliri antistaminici e corticosteroidei.
Il rimedio naturale più diffuso resta comunque una bustina di camomilla posta sulla palpebra gonfia perché aiuta a decongestionare gli occhi quando sono arrossati ed irritati. Meglio imbere la bustina la sera prima di andare a letto e metterla in frigorifero, così il fresco dona un immediato sollievo ed effetto lifting.