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Dermatite erpetiforme: come riconoscerla e combatterla

Pubblicato da
Lorenzo

La dermatite erpetiforme, fu descritta per la prima volta dal dermatologo Luis Adolphus Duhring, negli Stati Uniti, uno dei fondatori della American Dermatology Society, associazione fondata nel 1876. Egli pubblicò i suoi scritti sulla Dermatite erpetiforme nel 1884, e anche se fu a lungo sottovalutato, fu uno degli innovatori della dermatologia moderna.

Questa patologia rientra a far parte delle malattie rare della pelle e viene anche chiamata comunemente celiachia della pelle. Può essere un problema cronico visto che non scompare mai del tutto e tende a ripresentarsi sistematicamente.

Tale malattia è molto diffusa tra i giovani e gli adulti ed è molto raro che si manifesti nei bambini.

Principali cause e cure mediche

La dermatite erpetiforme è stata classificata come malattia autoimmune, nonostante tale classificazione sia stata più volte messa in discussione da esperti in campo medico.

Questa malattia è strettamente collegata con la celiachia, l’intolleranza permanente al glutine e si può considerare come malattia bollosa provocata da tale intolleranza alimentare, in quanto sembrerebbe essere proprio il glutine la causa della risposta anticorporale in maniera anomala da parte dell’immunoglobulina del tipo A, responsabile del rush cutaneo.

Molto spesso però, questa manifestazione epidermica potrebbe essere causata da altre patologie, sempre a carico del sistema immunitario, come ad esempio l’anemia perniciosa, disturbi della tiroide e diabete di tipo 1.

I fattori genetici sono sempre importanti quando si parla di eziopatogenesi nella dermatite erpetiforme, per questo sia la celiachia che la manifestazione dermica, sono problematiche che riguardano sempre l’intolleranza al glutine.

Per non incorrere in tale problematica, la sola cura adeguata è la prevenzione: osservare un regime alimentare senza glutine non solo aiuta a prevenire l’insorgere di intolleranza alimentare, ma anche della dermatite erpetiforme.

L’alimentazione senza glutine risulta essere la sola cura possibile per contrastare l’insorgenza della dermatite, ma se non fosse sufficiente seguire questo regime dietetico, bisogna rivolgersi al medico, che in questo caso specifico prescriverà al paziente l’impiego di dapsone oppure di sulfapiridina, che potrebbero risolvere non il problema alla radice, ma i sintomi fastidiosi, che tendono a scomparire entro pochissimi giorni.

Questi farmaci potrebbero scaturire nel paziente effetti collaterali come anemia, vomito ed inappetenza. Tali farmaci agiscono solamente in presenza di irritazione cutanea e non sono adatti per la cura della celiachia. In conclusione quindi, solo una rigorosa dieta gluten-free è la possibile soluzione al problema e la cura più indicata.

Diagnosi

Molto spesso fare una giusta diagnosi di dermatite erpetiforme è molto difficile, perché tendenzialmente questa malattia viene confusa con altri disturbi a carico della pelle, come infezioni da Herpes, chiamata anche volgarmente sfogo di Sant’Antonio, oppure con l’eczema.

Il soggetto che presenta disturbi alla cute, deve come prima cosa rivolgersi ad un dermatologo che effettuerà una biopsia, ovvero un esame semplice e non invasivo di prelievo di una parte del tessuto interessato per un’analisi approfondita, ricercando, insieme a questo test, eventuali problematiche legate agli anticorpi che hanno dato origine alla malattia.

Nell’analisi diagnostica, anche una parte di tessuto privo di lesione viene sottoposto ad esame, e se i risultati del test mostrano la presenza di IgA il paziente è considerato affetto da dermatite erpetiforme.

Le IgA sono degli anticorpi che fanno parte del sistema immunitario, e a livello intestinale sono importanti per aiutare l’organismo negli eventuali attacchi da parte di microorganismi patogeni.

Quando le Immunoglobuline di Tipo A si legano a particolari tessuti della pelle, si può presentare una dermatite, perché le cellule che fanno parte del sistema immunitario, si ribellano verso l’organismo stesso.

Anche attraverso le analisi del sangue si possono effettuare delle diagnosi, perché gli anticorpi responsabili della celiachia vanno ricercati anche nel sistema circolatorio.

Gli anticorpi da analizzare sono: anti-gliadina, anticorpi antiendomisio ed antitransglutaminasi tissutale.

Il soggetto affetto da celiachia presenta atrofia nei villi intestinali e carenza di ferro ed acido folico. Tali problematiche sono presenti anche in pazienti affetti da dermatite erpetiforme, per questo il malato deve ricercare la natura di tali carenze per poi sottoporsi ad un trattamento specifico.

Accettarsi sulla vera origine di questa malattia è un passo importante, perché in casi di diagnosi non corretta o parzialmente individuata, il malato non può sottoporsi ad una eventuale terapia medica per la soluzione del problema.

Lorenzo