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Sarcoidosi polmonare: cause, sintomatologia, diagnosi, e terapia

Pubblicato da
Lorenzo

La sarcoidosi affligge circa 140.000 persone solo nelle Americhe, e la stragrande maggioranza di chi ne è affetto può sperare in una qualità di vita standard, quindi una vita attiva, normale, e solo una ben piccola parte dei casi risulta grave o addirittura fatale.

I granulomi

I granulomi possono apparire in un qualsiasi organo del nostro corpo e li si può immaginare come dei piccoli grumi che si formano quale agglomerazione delle cellule dell’apparato immunitario. Il nostro sistema immunitario ha la funzione di attaccare gli agenti patogeni esterni e consta di alcuni speciali tipi di cellule che operano per distruggere batteri e virus: questa cellula che circola nel sangue si chiama globulo bianco. I globuli bianchi appartengono a due famiglie: le cellule B e le cellule T. Le prime, quando scorgono un attacco esterno, creano gli anticorpi i quali attaccano gli agenti patogeni esterni (virus e batteri), distruggendoli. Le cellule T, invece procedono all0identificazione dell’antigene ed alla sua distruzione autonomamente.

Quando entrambi i tipi di globuli bianchi identificano un corpo estraneo producono delle sostanze che hanno lo scopo di reclutare altre cellule del sangue per dare un ulteriore contributo alla lotta contro gli organismi esterni. Tutti questi processi difensivi causano un processo infiammatorio che gonfia e colora di rosso la zona affetta. Può capitare, a volte, che tutte queste cellule deputate alla lotta ai corpi estranei e che si trovano in un’unica zona proprio per arginare l’infezione, si raggruppino in piccoli rigonfiamenti, che prendono il nome di granuloma.

La sarcoidosi

I granulomi prodotti dalla sarcoidosi possono annidarsi in qualsiasi organo ed in tutti i tessuti, ma tipicamente il polmone è il primo organo ad essere colpito. I granulomi si annidano anche sui linfonodi, sulla pelle, nel midollo spinale, negli occhi, nei reni e nel cervello. Normalmente accade che il granuloma si assorba e sparisca in un paio d’anni, massimo tre, a volte senza neppure che il paziente lo sappia o che, comunque, possa fare qualcosa per eliminarlo.

Talvolta il granuloma non scompare ed i tessuti si danneggiano (fibrosi). Se i granulomi non cessano di generarsi (procurando anche delle cicatrici), la sarcoidosi “si è cronicizzata”, in questi casi il disturbo avrà lunghi tempi di durata.

Ovviamente nel caso un organo vitale, come, ad esempio, il muscolo cardiaco viene ad essere interessato in modo ampio ed importante dalla sarcoidosi e dai suoi granulomi, allora i danni possono divenire veramente seri e, a volte, anche fatali. Questa tipologia di fibrosi, grazie a Dio, non è assolutamente diffusa e tantissimi pazienti afflitti dalla sarcoidosi riescono a condurre una vita normale. Il trenta percento soffrirà di danni permanenti e solo il dieci percento rischierà la vita.

Le cause della sarcoidosi

L’origine della sarcoidosi è da ricercare in una risposta anomala del nostro sistema immunitario. La causa di questo comportamento anomalo di un apparato così importante per la salute umana è però ancora sconosciuta.

La sintomatologia

I sintomi di questa malattia possono variare a seconda della parte del corpo che viene colpita, oltre che dipendere da alcune caratteristiche proprie del paziente.

Se sono i polmoni (sarcoidosi polmonare) ad essere colpiti, allora si respira affannosamente e si ha tosse quasi sempre. Se è l’occhio ad essere colpito, potrebbero intervenire glaucoma, cataratta e, a volte, anche cecità. Qualche nodulo piccolo ed escrescente sul viso è il sintomo tipico della sarcoidosi cutanea (solo a volte i noduli possono essere più grandicelli a con delle sfumature violacee). Qualche nodulo può comparire anche sui glutei e sugli arti.

Diagnosticare una sarcoidosi

Non è un compito facile in quanto la sua sintomatologia è in comune anche con altre patologie. Generalmente la diagnosi di sarcoidosi viene effettuata per eliminazione, via via, di altre malattie con sintomatologia simile.

Anamnesi ed un primo esame fisico sono il primo passo, poi esami del sangue e radiografie. Quelle del torace, ad esempio, potrebbero individuare una sarcoidosi polmonare, per gli altri organi può rendersi necessaria una TAC.

La terapia

Poiché la sarcoidosi potrebbe regredire anche senza essere trattata, il medico potrebbe consigliare di tenerla sotto osservazione e non curarla. In ogni caso i trattamenti dipendono dagli organi coinvolti e dall’importanza del processo infiammatorio. Il fine è solo di preservare la funzionalità degli organi ed alleviare eventuali sintomi fastidiosi e/o dolorosi. I prodotti farmacologici a base di corticosteroidi (il cortisone) servono per le infiammazioni e stoppano il formarsi dei granulomi.

Lorenzo