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Mastopatia fibrocistica: quali sono i segnali? È pericolosa?

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Il seno è forse la parte più sensibile e più vulnerabile del corpo femminile. Molte sono le condizioni che portano la donna a scontrarsi con un cancro al seno, con gravi conseguenze sull’aspetto psicologico e non solo.

Di per sé, la mastopatia fibrocistica ha una nomenclatura spaventosa, ma non è affatto nociva. O meglio, in alcune donne può portare una sensazione di fastidio. Più della metà della popolazione femminile mondiale svilupperà la condizione a un certo punto della loro vita e molte non se ne accorgeranno neppure.

Ma nonostante non si tratti di una malattia pericolosa, è consigliabile approfondire la situazione in quanto la sua comparsa rende più difficile diagnosticare un tumore al seno.

Le cause

Le cause della mastopatia fibrocistica non sono ancora note alla comunità di ricerca scientifica. Alcuni studiosi ritengono che la colpa sia degli ormoni situati nelle ovaie che potrebbero coinvolgere il seno con dolori e gonfiori, prima o durante il ciclo mestruale.

La condizione è molto comune nelle donne tra i 20 e i 45 anni. È molto raro incontrarla in menopausa, a meno che non si stiano assumendo degli estrogeni.

Inoltre, alcune donne ritengono che mangiare alimenti ad alto contenuto di grassi e bere caffeina possa contribuire a sviluppare la mastopatia fibrocistica, ma i ricercatori medici non hanno trovato prove convincenti che validino tali ipotesi.

I sintomi

I segnali della mastopatia fibrocistica di solito si accentuano durante le mestruazioni e diminuiscono in menopausa. L’utilizzo di una pillola anticoncezionale può portare a un’ulteriore diminuzione dei sintomi, mentre una terapia ormonale li può evidenziare. Questi possono includere:

  • dolore o fastidio su entrambi i seni
  • seno gonfio e pesante
  • dolore o fastidio sotto le braccia
  • seno spesso o grumoso.

È inoltre possibile sviluppare un nodulo nella stessa zona del seno che si ispessisce prima del ciclo. È un nodo che si muove quando viene premuto tra le dita, perché non è bloccato al tessuto circostante. È una specie di grumo che è molto comune con il seno fibrocistico.

Infine, potrebbero notarsi delle fuoriuscite dal capezzolo. Se queste sono di colore chiaro, rosso o miste al sangue, è necessario contattare immediatamente il proprio medico di base.

La diagnosi

La malattia viene diagnosticata con un esame specifico. Per chi ha superato i 40 anni di età, il medico vi chiederà di effettuare una mammografia per escludere il cancro al seno. Per le donne al di sotto dei 35 anni, invece, in genere basta una semplice ecografia per osservare più da vicino il tessuto senotico.

In caso di comparse di noduli potrebbero essere necessari ulteriori esami.

La cura

Chi non presenta alcun sintomo non ha bisogno di subire alcun tipo di trattamento. Se dovesse essere necessario, il medico potrebbe consigliare:

  • farmaci (paracetamolo o ibuprofene)
  • borsa di acqua calda o ghiaccio da posare sul seno, a seconda dei sintomi
  • reggiseno sportivo ben aderente.

In caso di sintomi più gravi, il medico potrà prescrivere una cura ormonale. La chirurgia non è un trattamento indicato per la mastopatia fibrocistica.

In conclusione parliamo di una condizione clinica che colpisce la maggior parte delle donne ma che in sé non comporta alcun pericolo, se non sensazioni spiacevoli come fastidi o dolori durante il ciclo mestruale. Con qualche accortezza e regolari controlli medici, si ci può benissimo convivere, anche perché i sintomi i genere spariscono nel momento in cui si entra in menopausa.

Il consiglio è comunque di non sottovalutare la condizione e di fare tutti gli esami che il medico vi chiede di fare, soprattutto per chi ha raggiunto i 40 anni.

Francesca Rotondo