Tra gli altri sintomi tipici delle colichette, anche la distensione addominale accompagnata da emissioni analisi di gas, che contribuiscono a determinare un altro dei tipici nomi delle coliche del neonato, ovvero “coliche gassose”. Ma come poter riconoscere prontamente le coliche del neonato e permettere al piccolo di ritrovare un buon benessere in tempi ragionevoli?
Il pianto è naturalmente il principale campanello d’allarme che dovrebbe permettervi di comprendere lo stato di malessere del vostro bimbo. Le crisi accompagnate da pianto, per poter essere riconducibili alle coliche del neonato, devono tuttavia essere piuttosto ampie e persistenti, manifestandosi per almeno tre ore e per almeno tre giorni su sette, per almeno tre settimane.
È inoltre necessario che, per poter arrivare alla diagnosi delle coliche del neonato, il medico escluda altre cause più gravi, come l’ostruzione intestinale, la peritonite, l’ernia, i problemi nutrizionali e così via.
Purtroppo, non è ancora possibile cercare di risalire alle precise cause delle coliche del neonato. Di norma questo fenomeno è “para-fisiologico”, tanto da non esser considerato una vera e propria malattia da parte dei medici. Per alcuni, però, la cause più frequente sarebbe riconducibile all’eccessiva ingestione di aria durante il pianto e durante le poppate.
Non mancano comunque i riferimenti medici legati alla possibile eziologica psicosomatica, sulla quale potrebbero pertanto influenzare le condizioni di vita del piccolo.
Purtroppo, riconoscere le coliche come la causa del malessere del bimbo potrebbe non essere immediatamente facile, considerato che il pianto è l’unico mezzo attraverso il quale il neonato può manifestare ai genitori e a chi gli sta intorno i propri bisogni, e che pertanto non sempre il pianto è legato alle coliche.
Da non sottovalutare, infine, la possibilità che a influenzare la manifestazione delle coliche del neonato siano numerosi fattori di rischio. Tra i principali, la mancanza del “ruttino” del bimbo dopo la poppata, o ancora la nociva esposizione al fumo di sigaretta sia durante la vita intrauterina che dopo il parto.
Per quanto riguarda altresì alcuni dati sulla loro manifestazione, si tenga conto che le coliche del neonato compaiono tipicamente la sera e possono durare anche tre ore, per poi tipicamente scomparire e ricomparire il giorno dopo.
Pare, in tal proposito, che le coliche neonatali possano interessare dal 10% al 30% dei neonati, tra la 2a-3a settimana di vita in poi, e dei lattanti, scomparendo poi spontaneamente e senza apparente spiegazione intorno al terzo – quarto mese di vita, e alimentando così le valutazioni di chi ritiene le colichette una fase evolutiva della crescita.
Ricordato quanto precede, possiamo cercare di capire in che modo poter porre rimedio alle coliche del neonato, e cercare di fornire un pronto benessere al piccolo. Come tutti i disturbi che sono sì comuni, ma anche di difficile risoluzione, le coliche gassose fanno registrare una lunga serie di potenziali rimedi, invero non tutti particolarmente efficaci.
Molto spesso vengono tuttavia consigliate delle erbe carminative e spasmolitiche, come il finocchio, l’anice verde, la camomilla e la melissa. In questo caso, è essenziale che le erbe siano di eccezionale qualità, al fine di evitare che nell’organismo del piccolo possano finire elementi contaminanti come i metalli pesanti o i pesticidi.
Tra le altre iniziative che potrebbero permettere di arrivare a un migliore benessere da parte del bimbo, si trovano altresì alcune tecniche di massaggio che possono dare un concreto sollievo al lattante che è colpito da coliche. Considerata la fragilità del corpo del bimbo, meglio che i massaggi siano effettuati con la dovuta prudenza e da mani esperte.
Prevenire le coliche del neonato non è sempre facile, considerato che ancora oggi non sono pienamente chiare le cause di questi problemi. Tuttavia, è ben noto che per poter prevenire tali disturbi può essere utile cercare di far ruttare il bambino almeno una o due volte dopo ogni pasto. È altresì ben noto che i probiotici possano avere un ruolo positivo nel trattamento delle coliche del neonato.
Molti medici pongono altresì l’attenzione sugli interventi di consulenza e di supporto ai genitori, al fine di individuare l’origine psicosomatica delle coliche del neonato. Si scopre così che potrebbe essere utile coccolare il piccolo o farlo distrarre con la musica, portarlo in giro, farlo stendere o muovere a pancia in giù con una borsa d’acqua calda (ma non troppo bollente!) avvolta in un panno, e così via.