La cheratosi pilare è un disturbo della pelle molto diffuso: si tratta infatti di un’affezione che altera la cheratizzazione a livello dei follicoli piliferi, interessando gli orefizi dei bulbi piliferi di alcune aree del corpo. Si tratta di un disturbo – come detto – molto comune, che può manifestarsi sia negli adulti che nei bambini, interessando principalmente le cosce, i glutei e le braccia (ma anche, principalmente nei bambini, le guance e le tempie). Ma come riconoscere la cheratosi pilare? Quali sono le sue caratteristiche? E quali sono i suoi rimedi?
I principali sintomi della cheratosi pilare sono rappresentate da un aspetto ruvido e puntiforme della pelle, un’estensione granulare e palpabile al tatto chiamato volgarmente “pelle di gallina”. Più tecnicamente, la cheratosi pilare presenta delle papule cheratinizzate, generate dall’ostruzione degli orefizi follicolari a causa di tappi cheratinici. La malattia non è comunque in grado di determinare delle conseguenze maligne, con la conseguenza che l’unico disagio è puramente estetico.
Purtroppo, non sono note le cause della cheratosi pilare, così come non sono note le cause di molte malattie della pelle. L’unica certezza è la sua classificazione tra le malattie genetiche a trasmissione autosomica dominante. Le statistiche scientifiche pognon inoltre in evidenza che tale malattia compare più evidente in inverno, e meno nell’estate, quando si avverte un leggero miglioramento.
La cheratosi pilare può essere portata a rimedio attraverso l’applicazione di alcune sostanze cheratolitiche (come l’urea) e dei saponi abrasivi che possono alleggerire il disturbo. Fortunatamente, in commercio esistono numerosi prodotti idratanti, vaselina salicilica, lozioni tamponate con isotretinonina o acido lattico, che possono essere scelte insieme al medico curante.
Sono inoltre utilizzati favorevolmente anche i gel ad applicazione topica con acido salicilico al 5-6%. Da alcuni medici vengono consigliati anche l’utilizzo del guanto di crine, per poter creare un’abrasione blanda a livello della cute. Si tenga comunque conto che tutti i trattamenti di cui sopra non sono in grado di risolvere completamente il disturbo della cheratosi pilare, ma possono esclusivamente alleviarlo in misura temporanea.
Ricordiamo altresì che la cheratosi pilare non è certamente un problema grave, e i cui ultimi risvolti sono puramente estetici. Le persone non gradiscono certamente il dover avere a che fare con una parte della cute particolarmente sgradevole dal punto di vista dell’immagine, ma il fatto che i possa comunque porre parziale rimedio, e il fatto che spesso la malattia regredisce in tempi ragionevoli, non dovrebbe creare allarmismi.
Cercate comunque di condividere il vostro stato di salute con il proprio medico curante e con un buon dermatologo: esistono alcuni sottotipi di cheratosi pilare, fortunatamente molto rari, che sono un pò più aggressivi.