La bioarginina è un farmaco che viene utilizzato come elemento coadiuvante nelle oligoastenospermie e nelle iposomie, negli stati di affaticamento e nelle astenie. Le sue modalità di utilizzo e i dosaggi dipendono naturalmente dalla tipologia di quadro clinico da migliorare, e dalla gravità della stessa: cerchiamo di saperne un pò di più, svelando alcune caratteristiche di massimo riferimento del prodotto.
Come anticipato, il dosaggio e la modalità di somministrazione dipende dalla tipologia di quadro clinico che si intende sviluppare. Nelle oligoastenospermie, ad esempio, è consigliata l’assunzione di 3 flaconcini al giorno, mentre nelle iposomie il dosaggio può essere ridotto a 1-2 flaconcini al giorno. Per gli stati di affaticamento, e per le astenie, si può ridurre altresì nella stessa quantità di 1-2 flaconcini al giorno. Il prodotto va somministrato per via orale e può essere eventualmente diluito con acqua.
Grazie a tale modalità di assunzione la L-arginina può essere rapidamente assorbita a livello gastrico, distribuendosi elettivamente al cervello, nel fegato, nei reni. La massima concentrazione nel sangue si ottiene dopo circa 4 ore dalla somministrazione orale.
Introdotto quanto sopra, cerchiamo di comprendere in maniera più dettagliata quali siano le funzioni della bioarginina, nient’altro che il nome commerciale dell’arginina, un aminoacido che viene venduto – come nel nostro caso – in flaconcini da bere. Si tratta infatti di un aminoacido sintetizzato dall’organismo umano, che nelle ipotesi di malnutrizione, crescita molto rapida, infezioni, ustioni, dialisi peritoneale e altri contesti, può essere opportuno assumere. Presente nel pollame, nel pesce, nella frutta secca e nei prodotti lattiero-caseari, spesso può essere fondamentale cercare di sopperire alla carenza di arginina “nutrizionale” attraverso l’assunzione tramite prodotti ad hoc.
Uno dei casi in cui può essere maggiormente utile cercare di assumere bioarginina è la “ricerca” di un figlio. Di fatti, è noto che la carenza di arginina può ridurre la conta spermatica: l’aminoacido è presente in grandi quantità nel nucleo degli spermatozoi e nel liquido seminale, e questo è altresì il motivo per cui i pazienti che sono affetti da oligoastenospermie (cioè, la presenza di pochi spermatozoi e poco mobili), sono supportati attraverso l’assunzione di dosi consigliate di flaoncini di bioarginina.
Come intuibile, anche se è ben riscontrato il miglioramento della motilità e del numero degli spermatozoi dopo l’assunzione di bioarginina, in ogni caso è sempre opportuno seguire il consulto di un andrologo. Se infatti è vero, come già precisato, che l’assunzione di bioarginina è sicura e ben tollerata, è anche vero che potrebbe interferire con l’azione normalmente svolta dagli anticoagulanti, dagli antiaggreganti e dai FANS.
In aggiunta a ciò, si ricorda come i pazienti che sono affetti da problemi cardiaci, da ulcere gastriche, i diabetici e i pazienti affetti da herpes genitale, dovrebbero assumere arginina con cautela e, ancora a maggiore ragione, sotto la stretta supervisione di un medico specialista.
Se desiderate saperne di più, vi invitiamo quindi a parlarne con il vostro medico di fiducia.