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Bioarginina, a cosa serve e quando usarla

Pubblicato da
Lorenzo

La bioarginina è un farmaco che viene utilizzato come elemento coadiuvante nelle oligoastenospermie e nelle iposomie, negli stati di affaticamento e nelle astenie. Le sue modalità di utilizzo e i dosaggi dipendono naturalmente dalla tipologia di quadro clinico da migliorare, e dalla gravità della stessa: cerchiamo di saperne un pò di più, svelando alcune caratteristiche di massimo riferimento del prodotto.

Dosaggio e modalità di somministrazione

Come anticipato, il dosaggio e la modalità di somministrazione dipende dalla tipologia di quadro clinico che si intende sviluppare. Nelle oligoastenospermie, ad esempio, è consigliata l’assunzione di 3 flaconcini al giorno, mentre nelle iposomie il dosaggio può essere ridotto a 1-2 flaconcini al giorno. Per gli stati di affaticamento, e per le astenie, si può ridurre altresì nella stessa quantità di 1-2 flaconcini al giorno. Il prodotto va somministrato per via orale e può essere eventualmente diluito con acqua.

Grazie a tale modalità di assunzione la L-arginina può essere rapidamente assorbita a livello gastrico, distribuendosi elettivamente al cervello, nel fegato, nei reni. La massima concentrazione nel sangue si ottiene dopo circa 4 ore dalla somministrazione orale.

A cosa serve?

Introdotto quanto sopra, cerchiamo di comprendere in maniera più dettagliata quali siano le funzioni della bioarginina, nient’altro che il nome commerciale dell’arginina, un aminoacido che viene venduto – come nel nostro caso – in flaconcini da bere. Si tratta infatti di un aminoacido sintetizzato dall’organismo umano, che nelle ipotesi di malnutrizione, crescita molto rapida, infezioni, ustioni, dialisi peritoneale e altri contesti, può essere opportuno assumere. Presente nel pollame, nel pesce, nella frutta secca e nei prodotti lattiero-caseari, spesso può essere fondamentale cercare di sopperire alla carenza di arginina “nutrizionale” attraverso l’assunzione tramite prodotti ad hoc.

Bioarginina e fertilità

Uno dei casi in cui può essere maggiormente utile cercare di assumere bioarginina è la “ricerca” di un figlio. Di fatti, è noto che la carenza di arginina può ridurre la conta spermatica: l’aminoacido è presente in grandi quantità nel nucleo degli spermatozoi e nel liquido seminale, e questo è altresì il motivo per cui i pazienti che sono affetti da oligoastenospermie (cioè, la presenza di pochi spermatozoi e poco mobili), sono supportati attraverso l’assunzione di dosi consigliate di flaoncini di bioarginina.

Come intuibile, anche se è ben riscontrato il miglioramento della motilità e del numero degli spermatozoi dopo l’assunzione di bioarginina, in ogni caso è sempre opportuno seguire il consulto di un andrologo. Se infatti è vero, come già precisato, che l’assunzione di bioarginina è sicura e ben tollerata, è anche vero che potrebbe interferire con l’azione normalmente svolta dagli anticoagulanti, dagli antiaggreganti e dai FANS.

In aggiunta a ciò, si ricorda come i pazienti che sono affetti da problemi cardiaci, da ulcere gastriche, i diabetici e i pazienti affetti da herpes genitale, dovrebbero assumere arginina con cautela e, ancora a maggiore ragione, sotto la stretta supervisione di un medico specialista.

Se desiderate saperne di più, vi invitiamo quindi a parlarne con il vostro medico di fiducia.

Lorenzo