La tintura madre di calendula è un liquido di natura idroalcolica (cioè composto da acqua – naturale o distillata – e alcool) che si ricava dalle piante medicinali, famiglia alla quale può essere ascritta anche la calendula. Giusto per completezza, la tintura madre si ricava anche dalla lavanda, dall’echinacea e dall’arnica.
Proprietà e caratteristiche della tintura madre di calendula
La tintura madre di calendula viene preparata partendo dalle infiorescenze della Calendula Officinalis. Questa, tra le più famose piante officinali, è rinomata più che altro per le sue caratteristiche di antispasmodico, per la proprietà antidolorifica e per la sua azione di natura estrogenica.
Tra queste caratteristiche quella più importante è il saper conservare ogni proprietà benefica della intera pianta. Per la preparazione della tintura madre, si utilizzano le punte fiorite della calendula. Alla tintura madre di calendula vengono ascritte tutte le caratteristiche che la letteratura scientifica attribuisce al fiore medesimo.
Quali sono le proprietà principali della calendula?
Una delle proprietà più importanti della pianta di calendula è quella lenitiva, decongestionante ed antispasmodica. Ma non finisce qui: la pianta vanta notevoli proprietà antiedematose ed anche antinfiammatorie, per cui riduce gonfiori ed edemi. Questa è una proprietà molto utile soprattutto per le mucose orali. Anche la cicatrizzazione è un processo che viene favorito dalla calendula, per cui anche le applicazioni sulla cute, quindi per un uso esterno, sono possibili.
Utilizzo della tintura madre di calendula
La tintura madre di calendula viene comunemente usata per regolare il ciclo delle mestruazioni. L’azione a carattere estrogenico della tintura, unitamente alle sue caratteristiche di natura antispasmodica ne fanno un presidio naturale alla regolazione del ciclo ed all’alleviamento dei dolori mestruali.
Un altro utilizzo frequente è per combattere eventuali infiammazioni a carico dell’apparato digerente, a partire dalle ulcere per finire a gastrite e colite. In caso di gastrite fanno sentire i loro benefici effetti anche le proprietà di sedazione della pianta.
Come assumerla
La tintura madre di calendula va assunta a seconda del disturbo da combattere: sarà il farmacista a consigliarcene l’uso e le sue modalità di assunzione. A seconda dell’organismo e del problema da affrontare.
Al fine di agevolare l’assorbimento del prodotto, si raccomanda di trattenerlo sotto la lingua per un po’, prima di inghiottirlo. La assunzione generalmente è in forma di diluizione, la più classica sono cinquanta gocce in un piccolo bicchiere d’acqua.
La tintura madre di calendula può venire utilizzata anche per un uso esterno, per combattere alcuni disturbi della pelle, soprattutto quando occorra favorire la cicatrizzazione di qualche piaga cutanea. Anche in questo caso si raccomanda la diluizione, con la quale poi effettuare l’impacco.
La si può utilizzare anche per sanare problemi al cavo orale, ad esempio nel trattamento di gengivite o anche di ulcere. Quando si allatta è utilissima per trattare il fastidioso quanto comune problema delle ragadi al seno. In caso di infiammazioni del cavo orale o della gola si possono effettuare risciacqui o gargarismi, diluita in acqua.
Ha controindicazioni?
Questa sostanza così benefica non presenta alcuna controindicazione, a patto di non essere allergici proprio a questa pianta. L’alcol che si utilizza per la preparazione viene molto diluito in acqua, per cui non avrà alcun effetto dannoso.
Reperibilità
Questa tintura la si trova principalmente in erboristeria, e, ovviamente, anche le farmacie che effettuino la preparazione del prodotto erboristico la potranno procurare. E’ presente anche negli esercizi commerciali che trattano rimedi naturali.