Ma un ciclo mestruale scarso deve far preoccupare? Generalmente un ciclo mestruale scarso è determinato da cause di natura assolutamente benigna e, dunque, se ci si ritrova in condizioni per cui è lecito aspettarsi un’ipomenorrea non occorre intraprendere alcuna azione. Se, invece, tutti i parametri fisici non lascerebbero mai ipotizzare una scarsezza delle mestruazioni, allora è il momento di effettuare indagini, probabilmente occorrerà intraprendere un percorso terapeutico.
Tra i fattori di natura benigna che possono indurre un ciclo mestruale scarso primo fra tutti occorre menzionare un’eventuale predisposizione di carattere genetico, oltre, ovviamente, anche l’uso di un contraccettivo di natura ormonale. Il fattore genetico ha notevoli influssi sull’attività degli ormoni e può senza dubbio indurre variazioni del flusso rispetto ai valori standard e questo fattore può essere “misurato” considerando eventuali altri casi familiari di ciclo mestruale scarso. Anche assumere contraccettivi ormonali, ovviamente, influisce sull’azione degli ormoni e può indurre le medesime variazioni di un fattore genetico.
Esistono, come si è già scritto, anche cause di natura NON benigna e, se si ha il sospetto che questa sia la natura del ciclo mestruale scarso, allora occorre sottoporsi immediatamente ad una visita ginecologica perché queste cause potrebbero non solo modificare i livelli del flusso, ma portare anche ad altre conseguenze meno “lievi” e quindi occorre contrastarle, eventualmente, con un percorso terapeutico.
Una delle cause più frequenti di ipomenorrea è l’utilizzo della pillola anticoncezionale (contraccettivo ormonale). In questo caso un flusso di minore intensità è un effetto fisiologico (e, spesso, desiderato) e non occorre preoccuparsi troppo: in ogni caso una visita ginecologica potrà scongiurare altre cause, meno “benigne”.
Alcune cause di ipomenorrea, pur non benigne, non possono al contempo esser annoverate tra quelle “gravi”, possono essere, in buona sostanza, una risposta dell’organismo femminile ad alcune situazione che andrebbero evitate pur senza essere pericolose: lo stress è una di queste condizioni (le ansie e lo stress possono influire sulla produzione di certi ormoni ed influenzare, dunque, anche il livello del flusso), il regime alimentare può esserne un’altra (diete dimagranti particolarmente ferree e, a maggior ragione, un digiuno possono causare un ciclo mestruale scarso).
L’ipomenorrea che abbia origine da una situazione di questo tipoè transitoria, nel senso che, nel momento in cui vengono ripristinate le condizioni “normali” (assenza di stress e/o regime alimentare corretto), essa tende a sparire, anche se gradatamente. Ovviamente se le condizioni perdurano a lungo, sarà necessario intraprendere delle azioni contro le cause, per poi, insieme ad esse, far svanire anche gli effetti, tra cui anche l’ipomenorrea.
In generale possiamo affermare che, essendo il ciclo mestruale fortemente influenzato dai livelli di alcuni ormoni, ogni variazione nell’intensità del flusso può essere, in buona sostanza, ricondotto ad uno squilibrio di tali livelli, quindi anche l’ipomenorrea è riconducibile quasi sempre ad uno squilibrio ormonale. Gli ormoni che presiedono alla funzione mestruale sono i cosiddetti “ormoni sessuali”, e cioè il progesterone e gli estrogeni. Anche gli ormoni tiroidei possono influenzarne il funzionamento.
Diagnosticare in modo efficace un’ipomenorrea vuol dire soprattutto effettuare un controllo sui livelli degli ormoni tiroidei e sessuali. A volte l’ipomenorrea non provoca altre disfunzioni e, in quel caso, si preferisce non intervenire terapeuticamente, in altre situazioni essa interferisce con altre funzionalità dell’organismo e in quel caso si cerca di riportare il ciclo mestruale ad una condizione normale.
Come già spiegato un ciclo mestruale scarso spesso è determinato da cause e condizioni di natura assolutamente benigna, come può essere un fattore di ordine genetico, ed in quei casi non va effettuato alcun trattamento terapeutico. In altre situazioni, quando, cioè, si possano sospettare cause non benigne, allora occorre intraprendere azioni di indagine, diagnosi e, eventualmente, cura (delle cause). Per esempio se l’ipomenorrea è causata da situazioni di stress o di regimi alimentari non corretti.