Di seguito alcune utili informazioni sull’eczema disidrosico, sulle cause di questo disturbo e sui suoi sintomi ma, soprattutto su come curarlo (è una tra le dermatiti meno semplici da gestire e curare).
Come riconoscere l’eczema disidrosico: la sintomatologia tipica
Non è difficile riconoscere l’eczema disidrosico perché le bollicine che compaiono, piene di pus, sono abbastanza tipiche: dimensioni piuttosto piccole (uno o due millimetri di diametro) e prudono molto. La pelle in quell’area risulta molto screpolata ed anche arrossata.
Un’altra tipicità dell’eczema disidrosico è che le zone colpite, in genere, sono piedi (le piante) e mani (palmi e negli interstizi fra le dita). Il disturbo non disdegna, a volte, di localizzarsi anche sulle braccia. Poiché il prurito è abbondante, spesso le bollicine vengono rotte con il grattamento, ed in quel caso le crosticine ne prendono il posto.
Le cause più frequenti dell’eczema disidrosico
La causa principale di questo disturbo pare essere lo stress emotivo. Esso gioca un ruolo fondamentale nell’insorgere di questa brutta dermatite per la quale ancora non sono ben note tutte le cause. Però possiamo affermare che, oltre lo stress, altre situazioni che possono incidere sull’insorgenza di questo eczema sono:
- Alcolismo;
- Infezioni da batteri o funghi;
- Contatti con nichel o cobalto;
- Intolleranze alimentari;
- Sudorazione ed umidità: un’intensa sudorazione può accrescere la sintomatologia e questo fattore rende il disturbo più diffuso nelle stagioni più calde, l’estate ma anche la primavera.
Possibili relazioni tra eczema disidrosico e dermatite atopica
Nonostante non se ne sappia proprio molto, pare esista una relazione tra la disidrosi e la dermatite atopica: non accade raramente che i due disturbi facciano la loro comparsa contemporaneamente e ciò con maggior incidenza tra gli individui di più giovane età.
Come curare farmacologicamente l’eczema disidrosico
Come già anticipato, non è una malattia di facile cura ed in genere i tempi per abbattere in modo significativo la sintomatologia non sono propriamente brevi. In ogni caso in quasi la totalità dei casi è necessario un intervento di tipo farmacologico e i presìdi più qualificati a tale scopo sono:
- Fototerapia;
- Antistaminico;
- Antibiotico (se esiste infezione);
- Crema antinfiammatoria non steroidea;
- Crema steroidea (se il caso è grave si possono assumere farmaci steroidei per os).
Possibili rimedi alternativi
Se con un intervento di tipo farmacologico non si ottiene alcun risultato o, i risultati non sono quelli minimi per una buona qualità di vita, si possono tentare, in qualità di “potenziatori” dell’effetto delle cure farmacologiche, alcuni rimedi alternativi:
- Cura omeopatiche: cure omeopatiche quali il Mezereum o il Lycopodium possono essere un ottimo ausilio nell’ alleviare i sintomi;
- Gel a base di aloe vera e calendula (aiuta ad alleviare rossori e pruriti)
- Tea Tree oil (grazie alle sue capacità antinfiammatorie)
Qualche utile accorgimento
Può essere utile (sempre, ma soprattutto in questi casi) seguire alcuni semplici dettami delle regole di buona igiene personale e di comportamento, nella gestione dell’eczema disidrosico:
- Sottoporsi a docce tiepide e di breve durata: un disturbo come questo va a nozze con acqua ed umidità, quindi occorre non esagerare con i lavaggi. Che siano brevi per evitare contatti prolungati con l’acqua e non calde per non aggravare l’arrossamento e l’irritazione della cute e per non deteriorare la naturale barriera idrolipidica della cute;
- Tenere la pelle sempre ben idratata: le creme idratanti di buona qualità aiutano a tenere sempre ben idratata la pelle. Andrebbero applicate non solo dopo la doccia, ma anche ogni tre ore;
- Impacchi freddi: rappresentano un accorgimento utilissimo per lenire l’infiammazione ed alleviare il prurito;
- Fare di tutto per evitare di sudare o, almeno, ridurre la sudorazione quanto più possibile: la sudorazione, come abbiamo visto è un “potenziatore” della sintomatologia dell’eczema disidrosico;
- I vestiti di cotone, di quello che consente un’ottima traspirazione alla pelle sono assolutamente da privilegiare e, poiché il disturbo predilige come aree le mani ed i piedi, quando possibile è preferibile utilizzare dei calzini e dei guanti di cotone che siano d’ausilio per il contenimento della sudorazione. Evitiamo, nei limiti del possibile, anche di utilizzare scarpe in materiali sintetici che non consentono una ottimale traspirazione al piede.
- Utilizzare solo detergenti ad azione delicata: il detergente aggressivo, infatti, accentua la sintomatologia del disturbo. I prodotti neutri e non deodoranti saranno ideali.
- Evitare il grattamento: precauzionalmente è preferibile tenere le unghie molto corte e sempre ben pulite al fine di evitare di rompere ed infettare le vescicole, quando non si riesce ad evitare il grattamento.