Con il passare del tempo tuttavia, i tessuti dell’apparato linfatico cominciano a venire meno e le cripte tonsillari, ovvero gli spazi presenti sulla superficie delle tonsille stesse, rimangono prive di difesa e portare con sé alcuni disturbi spiacevoli.
Le tonsille criptiche stanno ad indicare uno di questi possibile disturbi: quando dei sedimenti di cibo o di altra natura occupano lo spazio delle cripte tonsillari, si depositano in maniera permanente e danno luogo a dei piccoli fastidi che occorre correggere tempestivamente.
Il primo segno per identificare con certezza le tonsille criptiche è a livello della gola. Si avverte un senso di disagio e di pizzicore tipico della gola ingrossata. Tutti i sintomi analoghi che si registrano quando si ha la gola infiammata o si avvertono i primi sintomi di un’influenza o di un raffreddore. Un disturbo che inizialmente può non manifestarsi, ma che tende ad acuirsi con l’aumentare dei sedimenti batterici. Nel momento in cui vengono identificate le tonsille criptiche ma non viene fatto nulla per porre rimedio, il male può intensificarsi progressivamente.
Altro segnale rivelatore è dato dall’alito cattivo, definita propriamente alitosi. Dal momento che piccoli residui di cibo ingerito permangono a lungo, unitamente ai batteri, si presenta un odore cattivo e stagnante. In molti casi vengono rilevati anche dei residui di colore biancastro, dovuto molto spesso a dei resti di latticini o altre sostanze di origine casearia.
Nel caso in cui si sia accertata la natura del malessere- per cui è sempre buona norma chiedere al proprio medico curante e non praticare autodiagnosi- esistono diversi metodi per ripristinare la situazione originale senza pratiche troppo invasive. Ad esempio, mediante dei risciacqui a base di aceto oppure a base di erbe dalle proprietà disinfettanti. In quest’ultimo caso si possono anche consumare delle tisane o altri infusi caldi che aiutino a contrastare i batteri presenti nelle tonsille.
Altra soluzione ideale per rimuovere la formazione delle placche a livello delle cripte è dato dall’uso del collutorio. Accompagnato anche ai rimedi precedenti, se utilizzato con regolarità può contribuire in maniera molto incisiva e velocizzare il processo di guarigione. Si consiglia, in quest’ultimo caso, di utilizzarlo sempre in forma diluita.
Solitamente le tonsille criptiche si presentano negli individui che curano in maniera insufficiente l’igiene orale o che seguono delle abitudini fortemente sconsigliate. Sono particolarmente sensibili ai primi sintomi coloro che fumano regolarmente: il fumo va a danneggiare infatti anche la gola, il che potrebbe rallentare o comunque incidere negativamente durante il periodo di guarigione.
Oltre a seguire uno stile di vita più regolare e attenersi ad un’alimentazione più sana (in particolare per quanto riguarda il consumo di latticini e derivati), si può comunque affiancare una corretta pulizia dei denti ad un uso abituale del collutorio.
In alcuni casi particolarmente gravi, o per desiderio stesso del soggetto in questione, esiste l’eventualità di procedere con la rimozione integrale delle tonsille. Non si tratta di un’operazione complessa e viene praticata frequentemente sia nel caso di giovani che di adulti.
Ad ogni modo, prima di prendere in considerazione l’idea di una tonsillectomia si invita sempre a prendere queste decisioni solamente alla luce di un parere medico o di una visita di natura specialistica, senza basarsi esclusivamente sul giudizio personale. Si tratta comunque di un intervento che comporta una serie di rischi, pertanto è bene documentarsi nella maniera più esaustiva possibile prima di procedere.