Il Sereupin è uno dei farmaci più noti a base di paroxetina. Disponibile in compresse o in soluzione orale, ogni 20 mg (tipica dose da compressa) contiene infatti 20 mg di paroxetina, come paroxetina cloridrato emiidrato.
Trattandosi di un farmaco a base di paroxetina, è intuibile che il Sereupin viene utilizzato – sotto stretto monitoraggio medico – negli episodi di trattamento di depressione, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo da attacchi di panico (con o senza manifestazione di agorafobia), disturbo di ansia sociale e di fobia sociale, disturbo di ansia generalizzata, disturbo da stress post traumatico.
Il Sereupin è somministrato una volta al giorno, al mattino, con del cibo. Se si sceglie di assumere la paroxetina nella forma di compresse, è sufficiente deglutirle, piuttosto che masticarle. Se invece si sceglie di assumere la paroxetina come sospensione orale, è sufficiente agitare il flacone prima dell’uso.
Per quanto concerne le dosi consigliate, queste variano – naturalmente – sulla base del singolo caso clinico. Pertanto, sarà il vostro medico a scegliere quale dose suggerirvi nel trattamento del disturbo manifestato: in linea di massima, per gli episodi di depressione la dose raccomandata è di 20 mg, una volta al giorno, mentre nei casi più gravi la dose può essere innalzata a 40 mg. Generalmente, il miglioramento nei pazienti inizia già dopo la prima settimana, ma può divenire evidente solamente dopo la seconda settimana di terapia.
Ancora, si ricorda che – così come d’altronde avviene con tutti i farmaci antidepressivi – il dosaggio deve essere rivisto e aggiustato periodicamente e, soprattutto, non bisogna interrompere improvvisamente il trattamento.
Numerosi possono essere gli effetti collaterali del Sereupin, sebbene la loro individuazione nel paziente non sia affatto scontata e, soprattutto, possa variare per qualità e quantità. I più comuni sono comunque l’incremento del livello di colesterolo, la sonnolenza, l’insonnia, l’agitazione, capogiri, tremori, mal di testa, scarsa concentrazione, eventuali visioni offuscate, diarrea, vomito, bocca secca, stipsi, sudorazione. Si tratta, comunque, di una frequenza abbastanza minoritaria, in grado di interessare almeno il 10% della popolazione che assume tale farmaco.
Molti possono poi essere gli effetti collaterali poco frequenti o rari, ma più significativi. Proprio per questo motivo è fondamentale che vi sia un attento monitoraggio da parte del medico, onde poter captare eventuali sintomi da approfondire.