Diverse sono le cause che sottointendono la formazione del fastidioso tappo di cerume. Cerchiamo di distinguerle in due principali categorie:
Il tappo di cerume è uno dei principali fattori sottostanti la perdita dell’udito. È dunque possibile / probabile che chi soffre di tappi di cerume sia contestualmente in grado di soffrire di ronzii alle orecchie, sensazione di rimbombo della propria voce, riduzione della capacità uditiva, male alle orecchie, percezione di “orecchio pieno”, sensazione di vertigini e perdita di equilibrio.
Numerosi sono altresì gli strumenti e le tecniche utilizzabili per poter favorire la rimozione del tappo di cerume. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi si tratta altresì di tecniche “casalinghe”, che potete replicare semplicemente a casa vostra (ma, considerato il rischio di creare danni all’orecchio, è sempre meglio parlarne con il proprio medico).
Per i nostri scopi, si rivelano particolarmente efficaci le gocce facilmente riscontrabili in commercio, a base di glicerina o olio minerale, da instillare direttamente nell’orecchio 2 volte al giorno per circa 3-5 giorni. Tra l’altro, soprattutto nei bimbi, le stesse gocce possono spesso essere indicate in ottica preventiva, evitando dunque che possa formarsi un eccessivo accumulo di cerume (in questo caso, è sufficiente instillarne 1 volta alla settimana).
Un’altra tecnica che si rivela particolarmente efficace è l’introduzione di un getto di acqua direttamente nell’orecchio, preceduto dall’instillazione di qualche goccia di olio, che possa ammorbidire il cerume rendendo più facile la sua rimozione. Durante il lavaggio, l’acqua verrà spruzzata nell’orecchio attraverso l’utilizzo di apposita siringa. È consigliabile tirare leggermente l’orecchio perso l’alto.
Altri rimedi sono la c.d. “curetta”, un particolare strumento ricurvo utilizzato dal medico per poter rimuovere il tappo di cerume accumulato nell’orecchio, o l’aspirazione del cerume: una tecnica che deve essere effettuata da professionisti, attraverso una cannula collegata a un congegno di aspirazione. Di norma questa tecnica rappresenta una sorta di “ultima spiaggia”, da fruirsi solo se quelle precedenti, meno invasive, non hanno prodotto alcun risultato benefico.
Per poterne sapere di più, vi consigliamo di parlare con il vostro medico, il quale potrà altresì illustrarvi alcune utili indicazioni per poter prevenire il problema.