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La trocanterite: definizione, cause e rimedi.

Pubblicato da
Lorenzo

La trocanterite è una patologia che viene anche comunemente chiamata “borsa trocanterica”, e che altro non è che una infiammazione a carico dei tendini con inserzione sul grande trocantere ed anche a carico della borsa sierosa di cui sono ricoperti tali tendini. Questa infiammazione procura una sensibile dolenzia che si localizza laddove esiste la sporgenza del grande trocantere, quindi su un fianco.

La trocanterite, definizione non del tutto corretta.

Per la verità la definizione “trocanterite” non è del tutto corretta, in quanto farebbe pensare ad una condizione patologica che riguardi direttamente il trocantere, quindi una parte dell’osso, mentre, come abbiamo più sopra spiegato, l’infiammazione riguarda i tendini ad inserzione trocanterica ed anche la borsa sierosa di cui sono rivestiti. Quindi, in linea generale, sarebbe più corretto definire questa patologia con il nome di “borsite”, oppure entesite trocanterica o anche, al limite, peritrocanterite. Ripetiamo: la condizione patologica non coinvolge direttamente l’osso.

La trocanterite: le cause.

Solitamente la trocanterite colpisce più frequentemente le donne e, soprattutto, quelle dedite ad una qualche attività di tipo fisico: esse potrebbero accusare queste infiammazioni alla borsa ed ai tendini stessi, originate da una serie ripetuta di microtraumi. Questo in generale, ma a volte anche persone che abbiamo uno stile di vita non così attivo ma anche ben più sedentario potrebbero essere interessato da questo tipo di disturbo.

Diagnosi della trocanterite.

Per prima cosa occorre analizzare la sintomatologia clinica accusata dai pazienti, Poi lo specialista potrebbe anche indicare l’effettuazione di un esame ai raggi X o anche un’ecografia per meglio individuare la natura dei sintomi accusati.

Cura della trocanterite.

La cura della trocanterite dovrebbe sempre e comunque partire dal riposo ed anche dall’applicazione della terapia del freddo sulle parti interessate. Le normali borse di ghiaccio possono essere indicatissime per questo scopo. Non è da escludere, anzi, in certi casi è assolutamente consigliato, l’uso di farmaci di tipo antinfiammatorio anche e soprattutto per alleviare la sintomatologia dovuta all’infiammazione dei tendini e della borsa sierosa.

Attesi i giusti tempi per controllare l’effetto dei farmaci antinfiammatori e, eventualmente, riscontrato che i risultati non siano stati all’altezza delle aspettative, si può pensare di procedere con i trattamenti infiltrativi. Questi consistono in una, massimo due infiltrazioni intra bursali di preparati cortisonici i quali quasi certamente saranno in grado di far diminuire notevolmente i processi infiammatori nell’arco di pochi giorni.

Solo dopo queste applicazioni farmacologiche i pazienti dovranno sottoporsi a esercizi riabilitativi e, ove necessario, a terapie come la laserterapia, oppure la ionoforesi, oppure ancora le onde d’urto a bassa potenza.

Lorenzo