Da quanto sopra, ne consegue che i livelli di aspartato aminotransferasi aumentano se vi è un danno cellulare ai tessuti e, in particolare, al fegato.
Nell’organismo umano è possibile trovare due diverse forme di aspartato aminotransferasi, chiamate GOT1 e GOT2. Nel primo caso la sostanza, citoplasmatica, si trova principalmente nei globuli rossi e nel cuore; la seconda, mitocondriale, si trova invece in via prevalente nel tessuto epatico.
In estrema sintesi e con dovute semplificazioni, si può qui ricordare come l’aspartato aminotransferasi abbia l’utilità di attivare delle reazioni chimiche molto importanti, favorite dalla presenza della vitamina B6, con scopi energetici e di liberazione di ammoniaca.
La determinazione dei livelli di aspartato aminotransferasi è richiesta principalmente all’interno di un test mirato a comprendere la qualità della funzionalità epatica, considerato che un incremento dei valori corrisponde a un danno cellulare al fegato. Ad ogni modo, la sola determinazione di tali livelli non può fornire alcuna diagnosi sulla natura del problema epatico, rendendosi dunque necessari altri approfondimenti.
Detto ciò, possiamo certamente ricordare come i valori di riferimento dell’aspartato aminotransferasi – pur variabili da laboratorio a laboratorio, con digiuno richiesto da 8 a 12 ore prima del prelievo – sono fino a 45 U/L per gli uomini e fino a 30 U/L per la donna.
Le cause dei valori di aspartato aminotransferasi sono numerose, e difficilmente catalogabili e riassumibili. Possiamo tuttavia accennare a un elenco delle più ricorrenti:
Per quanto intuibile, le cause alla base di un livello alto di AST possono essere ricollegate anche ad altre determinanti, come l’utilizzo di determinati farmaci.
Oltre alla AST, può essere utile comprendere i valori della ALT, un enzima citoplasmatico che come la AST è presente negli epatociti ma non nei tessuti non epatici, dove si trova, ma in proporzioni inferiori rispetto all’AST. Pertanto, nell’infarto miocardico i livelli di AST tenderanno ad aumentare in misura maggiore rispetto a quelli di ALT.
I rapporti AST/ALT vengono inoltre monitorati pichè aumentano anche nelle malattie epatiche alcoliche, nella cirrosi e nei traumi muscolo-scheletrici. Nelle altre lesioni epatocellulari, invece, di solitosi riscontra un incremento dell’AST che è generalmente inferiore rispetto a quello dell’ALT, ed è accompagnato altresì da una crescita della lattato deidrogenasi e della bilirubina.