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Gengive sanguinanti, perché ne soffriamo e come rimediare

Pubblicato da
Lorenzo

A tutti voi sarà probabilmente capitato di sanguinare dalle gengive. Una situazione che spesso è riconducibile alla presenza di un processo infiammatorio, e che – sebbene nella stragrande maggioranza dei casi sia reversibile senza particolari conseguenze – meriterebbe di essere tenuto sotto monitoraggio, con conseguente tempestiva possibilità di cura – al fine di evitare che il contesto degeneri in una malattia più seria, chiamata parodontite. Ma perché soffriamo di gengive sanguinanti? E come intervenire?

Le cause

Cominciamo dal primo punto: perché soffriamo di gengive sanguinanti? Le motivazioni sono per lo più ascrivibili alla cattiva o insufficiente igiene orale, che consente alla placca – uno dei nemici più tenaci per la bocca! – di potersi depositare lungo il colletto dei denti, che è la zona di passaggio tra la corona e la radice. Si viene dunque a creare una condizione basilare fondamentale per le gengive che sanguinano, spesso accompagnate da un rossore e da un gonfiore delle stesse.

In aggiunta a quanto sopra, le gengive sanguinanti possono essere “frutto” di una lunga serie di condizioni da affrontare, come ad esempio l’utilizzo di sostanze anticoagulanti (l’eccessivo uso di tali medicinali provoca emorragie spontanee, o favorite da traumi minimi come quelli da spazzolamento), uso di aspirina, carenze di vitamina C o di vitamina K, abitudine al fumo, gravidanza, malocclusioni dentali, assunzioni di sostanze irritante, spazzolamento troppo energetico, utilizzo improprio del filo interdentale. Insomma, una vasta gamma di determinanti che, ricordiamo, sono tuttavia minoritarie rispetto alla principale: una insufficiente igiene orale!

credit: stock.adobe.com

Sancito quanto precede, possiamo certamente compiere un ulteriore passo in avanti e domandarci che cosa significa fronteggiare adeguatamente le gengive sanguinanti. Il primo consiglio è, in merito, anche quello più banale (ma più importante!): ricorrete sempre alla consulenza del vostro dentista per cercare di scoprire insieme a lui quali sono le cause di origine più specifiche e attendibili.

Di norma, nelle infiammazioni più acute, il dentista potrà suggerire l’utilizzo di appositi collutori, che aiuteranno un congruo risciacquo e un ripristino delle condizioni di salute. Se invece la situazione è ancora più seria, è possibile procedere con l’ausilio di altri rimedi naturali, ad esempio immergendo una garza in acqua fredda, e applicarla sulla gengiva sanguinante per qualche minuto, esercitando una discreta pressione.

Durante il periodo di infiammazione delle gengive (ma la regola è sempre valida!) vi consigliamo inoltre di spazzolare con particolare accortezza e cautela, evitando di generare dei traumi sulle gengive già delicate. Fatevi altresì consigliare dentifricio e collutorio adeguato alla vostra condizione, permettendo pertanto all’igiene orale di poter ripristinare un corretto livello di salute.

Prevenzione

Come intuibile da quanto abbiamo sopra affermato, il modo migliore per poter prevenire la comparsa di emorragie gengivali consiste certamente in un’adeguata igiene orale, eseguita con frequenti lavaggi attraverso uno spazzolino a setole morbide e dentifrici poco aggressivi. Dovete inoltre far rientrare nella vostra cura quotidiana anche l’uso quotidiano del filo interdentale, oltre che periodiche sedute (almeno semestrali) di igiene orale dal dentista. Costituisce un’ottima mano d’aiuto il ricorrere a una dieta equilibrata, povera di zuccheri semplici.

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Farmaci

Se i rimedi di cui sopra non dovessero essere sufficienti, è possibile che il vostro dentista possa suggerirvi qualche medicinale utile per poter ripristinare in tempi congrui una situazione di benessere. Una prima categoria è certamente relativa all’idrocortisone, una classe di corticosteroidi che in caso di gengivite può essere applicato localmente, sottoforma di crema o pasta dentale. Oppure, altrettanto diffuso, la clorexidina, con la quale è possibile risciacquare i denti (si usa in forma di collutorio) dopo averli spazzolati con il dentifricio, e mantenendo il liquido in bocca per almeno 30 secondi. In aggiunta ai farmaci, potrebbe essere utile ricorrere a un supplemento di vitamine, considerato che – come sopra anticipato –la carenza di alcune vitamine potrebbe contribuire ad accentuare l’infiammazione gengivale.

Cosa non fare in caso di gengivite

Concludiamo questo breve approfondimento con alcuni spunti utili per cercare di evitare… guai peggiori. Ovvero, cosa non bisogna fare in caso di gengive sanguinanti e gengiviti? In primo luogo, evitate di adottare un’eccessiva igiene orale perché, contrariamente a quanto possiate pensare, non solo un utilizzo smodato di dentifricio e spazzolino non aiuta, ma può addirittura accentuare i problemi. Evitate inoltre di spazzolare i denti orizzontalmente (dovete invece abituarvi a spazzolarli dalla gengiva verso il dente) e di utilizzare dentifrici e altri prodotti per l’igiene del cavo orale di qualità scadente.

Tra le altre abitudini da abbandonare, quelle di fumare e bere alcolici, l’essere troppo sedentari, mangiare cibi troppo caldi o troppo freddi (aumentano la sensibilità dei denti). Di contro, assumete tanta frutta e verdura, alimenti ricchi di vitamina C e di calcio. Per il resto, ricordate sempre che il vostro dentista è lo specialista più adatto a fornire ogni indicazione di corretta gestione delle proprie gengive. Parlatene con lui, e seguite i suoi consigli: ne varrà sicuramente la pena!

Lorenzo