Può tuttavia verificarsi che in seguito all’infezione o all’infiammazione di uno degli organi dell’apparato urinario del corpo, il numero dei leucociti espulsi mediante l’urina incrementi in misura considerevole. Una situazione che, probabilmente, causerà parecchia preoccupazione al soggetto interessato da tale fenomeno: ma c’è davvero da preoccuparsi?
Le cause sottostanti la presenza di leucociti nelle urine possono essere numerose, e tendenzialmente riconducibili a infezioni o infiammazioni di virus e di batteri nell’apparato urinario. I leucociti nelle urine, oltre soglia, è una condizione che riguarda più le donne degli uomini, a causa della conformazione del loro apparato urinario.
Una delle determinanti comuni di leucociti nelle urine è rappresentato dalla cistite, un’infiammazione della vescica (anch’essa in grado di colpire più frequentemente le donne), caratterizzata da difficoltà nella minzione. La situazione non è di per sé contraddistinta da eccezionale gravità, ma sarebbe comunque bene non sottovalutarla poiché un mancato intervento correttivo potrebbe sfociare in infezioni renali più gravi.
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In tal proposito, ne deriva anche che un’altra causa di leucociti nelle urine è proprio l’infezione renale, come la pielonefrite, in grado di interessare il tratto urinario e poi estendersi, dunque, al rene. Altra causa sono i rapporti sessuali, poiché durante il rapporto i batteri possono penetrare attraverso l’uretra, generando potenziali condizioni di leucocituria e batteriuria (alla base di possibili cistiti).
Ancora, secondo un recente studio americano, i leucociti nelle urine possono altresì indicare la presenza di una dolce attesa. Le analisi confermano infatti che in gravidanza il volume della vescica aumenta ma – di contro – diminuisce la sua tonicità a causa della pressione che viene esercitata dal bimbo che si sta formando nel proprio grembo, con peggioramento della qualità della minzione. Una condizione che non può che favorire la presenza di batteri nella vescica e, a lungo andare, una condizione di pielonefrite.
Infine, un consiglio: evitate di trattenere l’urina per molto tempo, visto e considerato che una simile azione ripetuta per lunghi periodi può indebolire la vescica e rendere più complicato il totale svuotamento degli stessi. Di conseguenza, la presenza di urina “stantia” può costituire un terreno ideale per il proliferare dei batteri.
La presenza dei leucociti nelle urine è facilmente individuabile attraverso un esame delle urine. Non solo: minzione frequente e spesso dolorosa, sangue nelle urine, odore pungente e colore più scuro possono essere “spie” di tale condizione. A seconda della situazione clinica, potrebbero anche insorgere febbre e nausea.
Le cause della presenza dei leucociti nelle urine sono principalmente ascrivibili alle infezioni virali e batteriche. Dunque, per cercare di evitare la loro presenza, è bene compiere degli atteggiamenti preventivi, che passano attraverso il rispetto delle basilari norme igieniche e di pulizia della persona.
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Particolarmente indicato per rafforzare il tratto urinario che può ostacolare l’aggressione dei batteri è inoltre il succo di mirtilli, mentre quando l’infezione è già in atto, e le prevenzioni non servono più, gli antibiotici prescritti dal medico potrebbero aiutare a ritornare in una condizione di salute entro una settimana.
Anche in questo caso, il nostro consiglio non può che essere orientato alla totale condivisione del vostro stato di salute con il proprio medico di fiducia, che vi permetterà di arrivare a un ritrovato benessere, allontanando le situazioni più pregiudizievoli.